Con Howard e Carter sottotono Nelson non si tira indietro e guida la squadra alla vittoria in gara 3
I Bobcats Charlotte ospitano gli Orlando Magic per la prima patita casalinga nei play-off nella storia della franchigia. La città di Charlotte risponde riempiendo la Warner Time Cable Arena fino all'ultimo posto disponibile e l'energia dei tifosi di casa aiutano la squadra di coach Brown a chiudere il primo tempo in vantaggio 46-41.
Orlando parte nettamente meglio, 6/7 dal campo con un 4/4 da tre punti che contrasta nettamente con lo 1/4 dei Bobcats. Nelson parte fortissimo e chiude il primo quarto con 19cpunti e una tripla quasi allo scadere subendo anche fallo. Mettendo a segno il tiro libero aggiuntivo Orlando chiude i primi 12 minuti di gioco 29-27.
Charlotte non trova la fluidità assente anche nelle partite in Florida ma con una pressione difensiva asfissiante sugli esterni recupera moltissimi palloni e segna canestri facili in contropiede. Carter si fa rubare più volte palla ed è avulso dalla manovra dei Magic, prende poche iniziative chiudendo all'intervallo con 2 punti e un deficitario 1/5 al tiro.
Entrambi i coach prima della partita si erano lamentati degli arbitraggi non trovando un metro di giudizio lineare anche nel corsa di una stessa partita. Il risultato è un arbitraggio in gara 3 molto fiscale che punisce ogni minimo eccesso ed a subirne le conseguenze sono i lunghi di entrambe le squadre. L'unico dubbio nel pre gara riguardava Rashard Lewis, sofferente ad una gamba ma regolarmente in campo alla palla a due.
Ratliff commette subito 3 falli che lo costringono alla panchina, Howard non è da meno e gioca solo 9 minuti causa un terzo fallo nel primo minuto del secondo quarto. In particolare gli arbitri decidono di punire ogni movimento non pulito sui blocchi in attacco e nel cercare la posizione vicino a canestro.
Ad incoraggiare i suoi giocatori in panchina anche Micheal Jordan. Non fa mancare un consiglio a nessuno ed è coinvolto dalla partita e partecipa come solo Cuban tra gli owner fa. La connection con UNC nella franchigia di Charlotte è forte. I trascorsi dello stesso Jordan ma anche di Brown e Felton sembrano aver riscontro anche tra il pubblico che non manca di beccare JJ Redick quando prende palla.
Tra i Magic oltre a Nelson, che nel secondo quarto non trova però nessun canestro, solo Lewis è costante e incisivo con 7 punti e 3 assist. Nella sfida tra le panchine ha la meglio quella di casa. Larry Hughes è il miglior marcatore tra i suoi con 10 punti ma anche Thomas e Mohammed contribuiscono con 6 e 4 punti rispettivamente. Orlando trova solo 4 punti con Redick e un canestro da Gortat anche se Van Gundy mette in campo tutti gli effettivi a disposizione tranne Johnson.
Charlotte chiude il primo tempo con soli 5 punti di vantaggio ma con l'inerzia dovuta ad una difesa che ha spesso la meglio sugli avversari. Orlando dalla sua deve cercare di perdere meno palloni e migliorare le percentuali al tiro ( solo il 36% da tre ).
Ricomincia la partita e Howard riesce a stare lontano dal quarto fallo solo per qualche minuto. Mette a segno un canestro e un libero ma è ancora costretto a tornare in panchina. Problemi di falli anche per Lewis che già a metà terzo quarto ne ha quattro.
L'assenza di Howard, specialmente in attacco, è evidente. Gortat è utile a rimbalzo ma non è coinvolto in attacco, così la palla ristagna troppo in azioni isolate degli esterni che faticano a trovare le soluzioni adatte alla difesa proposta dai Bobcats.
Orlando è nervosa, a dimostrazione i tre tecnici presi da Barnes, Gortat e Howard. Il centro dei Magic è una calamita che attrae la difesa avversaria e Charlotte più volte collassa nell'area pitturata nel tentativo di chiudergli la via del canestro. Senza Howard manca totalmente la dimensione interna dei Magic e di conseguenza non si aprono gli spazi per i tiratori.
Le difesa prendono il controllo della partita, le due squadre faticano a trovare la via del canestro. Howard sembra aver trovato l'equilibro per restare in campo ma essere comunque una presenza sotto canestro fino a quattro minuti dalla fine quando in due azioni commette il suo quinto e sesto fallo e deve abbandonate la gara. Orlando di affida a Nelson e Lewis, Charlotte trova il terzo realizzatore che aveva disperatamente cercato nelle prime due gare in Hughes.
Il finale è deciso dai liberi che Crater e Gortat segnano per fissare il punteggio sul 90-86. Orlando vince ma non convince a pieno. Con Howard ancora limitato dai falli e Carter anestetizzato la panchina non è riuscita a dare il contributo sperato.
Sono serviti ancora un Nelson da massimo in carriera nei play-off con 32 punti e un Lewis molto più concreto e coinvolto che in stagione regolare. Il playmaker dei Magic si sta dimostrando il leader della squadra sia nella gestione che nel contributo in campo.
Charlotte ha dato tutto quello che poteva, una grande difesa ma l'attacco vive principalmente di quello che riescono a fare nella metà campo difensiva e nei play-off non basta. Gara 4 sarà giocata con ancora più intensità per evitare lo "sweep" ma gli sforzi fino adesso non sono sufficienti per battere i Magic con Howard e Carter al minimo.
Gara 4 lunedì notte sempre a Charlotte ore 8:00 pm ET, le 02:00 di martedì in Italia.