Kobe e i Lakers in difficoltà 

Crisi passeggera o segnale preoccupante in casa Lakers?

"Non stiamo giocando come dovremmo. Stasera non abbiamo giocato bene, ci è mancata la difesa e siamo in un periodo nel quale non riusciamo a fare tutte quelle piccole cose che facevamo l'anno scorso. Se continueremo a giocare in questo modo, con questa predisposizione mentale, difficilmente riusciremo a vincere altri campionati in futuro"

Quelle sopra riportate sono parole espresse da Kobe Bryant al termine della partita vinta dai Los Angeles Lakers contro i Toronto Raptors. Una partita dura, difficile, nella quale Kobe e compagni hanno rincorso gli avversari per tutto il tempo, prima di riuscire a portarla a casa grazie al sesto buzzer-beater stagionale del numero 24.

Ebbene, niente meglio di quelle parole riesce a fotografare il momento della squadra giallo-viola, che sta chiaramente attraversando un periodo di difficoltà . I play-off si avvicinano a grandi passi, e l'obiettivo dichiarato dei ragazzi guidati da Phil Jackson è anche per quest'anno quello di vincere il titolo, forti del fatto di essere i campioni in carica.

A novembre tutti pensavano che si trovasse a Los Angeles la franchigia favorita per la vittoria finale…ora invece siamo a marzo, e nessuno se la sente di dare garanzie in tal proposito. Andiamo a vedere cosa succede.

RISULTATI
28 febbraio: Los Angeles Lakers vs Denver Nuggets 95-89 (W)
2 marzo: Los Angeles Lakers vs Indiana Pacers 122-99 (W)
4 marzo: Los Angeles Lakers @ Miami Heat 111-114 (L)
5 marzo: Los Angeles Lakers @ Charlotte Bobcats 83-98 (L)
7 marzo: Los Angeles Lakers @ Orlando Magic 94-96 (L)
9 marzo: Los Angeles Lakers vs Toronto Raptors 109-107 (W)

I Lakers partono bene, battendo i Denver Nuggets allo Staples in una gara importante. Importante perchè abbiamo sottolineato più volte le difficoltà  con le quali, in questa stagione, la squadra ha dovuto fare i conti quando si trovava ad affrontare le altre contendenti per il titolo. Nella gara del 28 febbraio invece la prestazione del gruppo è stata incoraggiante, così come due giorni dopo contro i Pacers.

A seguire, 3 sconfitte consecutive (tutte in trasferta) contro i Miami Heat, gli Charlotte Bobcats e gli Orlando Magic. Questa crisi di risultati, ma anche di gioco, ha rischiato di continuare con la sfida ai Toronto Raptors, che pur andando vicini alla vittoria hanno dovuto capitolare di fronte al maggiore talento degli avversari e ad un Kobe Bryant nuovamente decisivo quando la palla scotta.

Per quanto riguarda il record, attualmente recita 47 vittorie e 18 sconfitte: il primo posto nella Western Conference è minacciato dai Dallas Mavericks, che si trovano a sole tre vittorie di distanza e hanno vinto le ultime 12 gare consecutive. Per quanto riguarda il primo posto nella Lega, invece, i Cleveland Cavaliers rimangono saldamente in testa, con tre gare di vantaggio sui giallo-viola.

La squadra

Nelle prossime settimane, forse addirittura nei prossimi giorni, i giocatori dei Lakers dovranno compattarsi in vista del traguardo finale. Sono emersi diversi contrasti all'interno dello spogliatoio, e la situazione andrà  gestita con sapienza dallo staff tecnico ma anche dai giocatori stessi.

Spieghiamo cos'è successo: di recente Odom, Bynum e Gasol si sono lamentati dell'attacco troppo statico e di rifornimenti che arrivano sì dalle loro parti, ma non con la frequenza sperata. Sarebbe logico leggere, nelle dichiarazioni dei tre lunghi, una sorta di attacco nei confronti di Kobe Bryant, il quale si trova in un periodo di forma non brillantissimo, e che nonostante questo continua a prendersi una quantità  di tiri molto elevata in quasi tutte le partite.

Kobe, per tutta risposta, si è reso autore di una grande prestazione nell'ultima gara vinta coi Raptors, nella quale ha messo a segno 32 punti e 6 assist, segnando con il 55% dal campo più il canestro della vittoria ad un secondo dalla fine.

Ma non solo. Intervistato a fine gara, il numero 24 giallo-viola si è reso autore delle dichiarazioni riportate ad inizio articolo, espresse in modo deciso quanto veritiero. Non è da escludere che, in questo modo, Bryant abbia voluto esortare i suoi compagni a dare di più, dimostrando nei fatti di essere disposto a giocare più per la squadra se vedrà  un maggiore impegno intorno a sè.

Insomma, il momento è delicato. Da una parte c'è il leader del gruppo che si trova in un momento di forma fisica non ottimale ma che si comporta come se stesse in formissima, dall'altra ci sono diversi giocatori importanti ai quali questo atteggiamento non va bene ma che sono chiamati a dare comunque qualcosa in più.

I singoli

Dei problemi al tiro di Bryant abbiamo parlato. Nonostante le giocate decisive e nonostante i lampi di classe che si vedono ad ogni partita, è certo che il numero 24 si trova in un momento difficile. A quasi 32 anni, e dopo 14 stagioni NBA, sta iniziando il suo declino? Oppure non si è ancora ripreso totalmente dagli infortuni?

Difficile, in questo momento, dare una risposta certa. E' sicuro invece che se Kobe tira col 30% o con una percentuale peggiore, cosa avvenuta diverse volte negli ultimi due mesi, per i Lakers sarà  dura ripetere l'impresa dell'anno scorso.

Un'altra novità  negativa di questo periodo riguarda Pau Gasol ed Andrew Bynum, che in difesa non stanno giocando ad alti livelli. Gasol sembra essersi un po' perso dopo un inizio di stagione molto incoraggiante, mentre Bynum rimane un difensore mediocre, che non riesce ancora ad aggiungere alle sue doti fisiche importanti la concentrazione e la capacità  di "leggere" gli attacchi avversari, tutte cose necessarie per incidere nella propria metà  campo.

Per il resto, Ron Artest nelle ultime gare sta un po' deludendo. Dopo un mese di febbraio davvero buono, coinciso con il superamento del problema alla pianta del piede, Ron ha continuato a difendere egregiamente senza trovare però il ritmo in attacco. Mai come in questo caso bisognerà  aspettare i play-off per giudicare, ma le sue percentuali sono abbastanza ondivaghe e questo può essere un problema.

Curiosità 

1)Kobe does it…again: Al di là  dei problemi fisici, questa regular season rischia di essere comunque memorabile per Bryant, che contro i Raptors ha messo a segno il sesto canestro decisivo della stagione. La costanza con la quale il numero 24 buca la retina quando il cronometro sta per scadere è impressionante, in questa stagione più che mai…di fronte ad un LeBron sontuoso, i numerosi "buzzer-beater" di Kobe sono forse l'unica speranza per portare a casa il trofeo di MVP.

2)Lapo Elkann, altro che Artest!: per quei due-tre lettori ai quali la notizia sia sfuggita…nella gara coi Raptors Lapo Elkann, sul punteggio di 104-100 in favore di Los Angeles, si è reso autore di un siparietto tragicomico. Seduto in prima fila, ha toccato un pallone che Calderon stava per recuperare, decretando la rimessa in favore dei Lakers. Inutile dire che il play spagnolo si è (giustamente) irritato con lui, accettando comunque con signorilità  l'accaduto.

3)Ron Ron, un po' Dennis Rodman un po' Karl Malone: nella gara con gli Orlando Magic, Ron Artest ha sfoggiato una capigliatura color oro. Capelli cortissimi, immancabile scritta (la parola "difesa" in tre diverse lingue)…insomma, una capigliatura alla Dennis Rodman. Nella gara successiva, ripreso probabilmente da Jackson, Ron Ron ha esibito la rasatura a zero, la quale ha evidenziato un'impressionante somiglianza con un altro campione del passato, Karl Malone.

4)Tre sconfitte in fila…prima volta nell'era-Gasol: l'arrivo di Pau Gasol a Los Angeles, il primo febbraio del 2008, ha migliorato le sorti della franchigia. Per la prima volta da quando lo spagnolo è approdato nella città  degli angeli i Lakers hanno perso tre partite di fila, tra il 4 e il 7 marzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi