Riuscirà Rasheed Wallace a riabilitarsi ed aiutare i Celtics a vincere il titolo NBA?
Inizia una nuova stagione, ed i Boston Celtics hanno tutta l'intenzione di vincerla. Si sono rinforzati molto, Garnett sembra a posto fisicamente e sono pronti per dare battaglia.
Focus sui giocatori
Poteva diventare la telenovela dell'estate, ma sul rinnovo del contratto di Rajon Rondo sapientemente sia Ainge che lo stesso giocatore hanno gettato acqua sui primi focolari e hanno tenuto un profilo molto basso, al punto che sembrava molto più importante la firma di Davis, quando nell'economia dei Celtics il paragone non si pone neppure.
Boston e Rondo hanno tempo fino al prossimo 31 ottobre per trovare un accordo sul nuovo contratto, altrimenti alla prossima estate il giocatore sarà free agent con restrizione, ovvero le altre franchigie avranno la possibilità di offrirgli un contratto, ma con la facoltà dei Celtics di pareggiare qualunque offerta. E se arrivasse una franchigia con un contratto vicino per esempio ai 15 milioni di dollari, questa cifra sarà pareggiata o Rondo sarà perso per nulla?
Sulla questione Ainge ha le idee chiare "noi certamente lo vogliamo e lo consideriamo una grande parte del nostro futuro", ma cerca anche di non pagarlo troppo. Rondo invece si dimostra indifferente "voglio solo giocare cercando di migliorarmi giorno dopo giorno" e quando qualcuno gli chiede un aggiornamento sulla situazione, preferisce dire "chiedete al mio agente" il quale ha probabilmente avuto la consegna del silenzio, visto che da lui non esce nessuna dichiarazione. Rajon però si è lasciato scappare "se Danny mi vuole, sarò qui (a Boston) per i prossimi 10 anni", il problema è solo sulla cifra, come ha ammesso Ainge.
Per il resto Rondo si dichiara entusiasta per l'arrivo di Wallace e favorevole anche per Daniels, mentre ha detto che sta cercando di migliorare il tiro da fuori area, la capacità di gestire il pallone e la difesa, soprattutto sul pick-and-roll. È pure intenzionato ad essere più presente in campo con la voce nel gestire i compagni di squadra oltre ad essersi rinforzato muscolarmente con un incremento di peso di 5 chili, arrivando ad un peso vicino agli 85 chili.
Le uscite prestagionali e gli allenamenti hanno fatto capire a Doc Rivers che Rondo è effettivamente migliorato in difesa "non rischia a rubare la palla (come l'anno scorso), sta di fronte alla palla, sta facendo un lavoro fantastico sul pick-and-roll".
Un altro tema importante per i Celtics durante l'estate appena trascorsa è stato il contratto dato a Rasheed Wallace. In realtà la trattativa è stata veloce, è bastato un incontro per convincerlo a firmare, ma poi la sua fama non proprio lusinghiera ha preso banco domandandoci: sarà più utile o dannoso? "Rasheed è un capo, un ragazzo incredibile, parla tanto in campo e con lui e Kevin in campo, verbalmente e difensivamente, sarà sorprendente per Paul, Ray, Rajon e tutti gli altri" dice Dco Rivers, ma non specifica se questa sorpresa potrà essere positiva o negativa, cosa che, in realtà , non sa nessuno, nemmeno lui. Ora però si parla di lui come abile a giocare con stazza ed abilità verbale intesa come aspetto positivo, quando fino a qualche mese fa era visto in tutt'altro modo. Addirittura Doc Rivers si sbilancia "verbalmente, quando metti lui e Kevin in campo allo stesso tempo e pure Perk, penso che abbiamo una possibilità d'essere la squadra con la voce più alta, in senso positivo, difensivamente nel gioco".
Tecnicamente la sua sola presenza rende problematica ogni difesa avversaria perché può spostarsi oltre l'arco del tiro da tre punti, e come farà il lungo avversario a lasciare sguarnita la propria area? "Abbiamo segnato un paio di canestri dove non ha fatto letteralmente nulla eccetto stare fuori dalla linea da tre punti costringendolo (il centro avversario) a stare con lui" ha detto Doc Rivers durante la pre-season, e Pierce dice "hai un 7 piedi che può giocare dentro, fuori e prendere rimbalzi. È grandioso giocare con uno come lui, ci aggiunge molta versatilità ". La missione di Wallace è una sola: innalzare un nuovo banner a Boston.
Intanto si è meravigliato della calorosa accoglienza che gli ha riservato la città di Boston, evidentemente ha sempre avuto una visione distorta della città del Massachussetts, e ha fatto notare come i cittadini bostoniani chiamino la propria città "Bawston". Wallace comunque aveva già intenzione di dedicarsi molto al volontariato, e così sta facendo "interagire con i ragazzi è il mio tallone d'Achille" e ha dato la sua disponibilità a partecipare al programma Read To Achieve dedicata alla comunità di Boston.
Discorso diverso per Paul Pierce, da sempre ai Celtics e con tutta probabilità finirà qui pure la carriera. Subito prima del training camp aveva detto "mettendo insieme una squadra come questa dovremmo vincere più campionati in una finestra di 5-6 anni. Questo è il terzo anno. Ora dovremo avere qualche anno in più per competere ma cercheremo di farlo ora (vincere un altro campionato)" Ora inizia a parlare del passato con le finestre temporali, evidentemente si è accorto che i giorni migliori stanno passando e si sta mettendo dei paletti oltre i quali non andrà . In un'altra occasione è stato più esplicito dicendo che si vede in campo per ancora 4 anni e ha già iniziato a pensare alla sua vita fuori dai campi di gioco, probabilmente nel front office dei Celtics.
In ogni caso per questa stagione è in forma, ha anche partecipato assieme al numero 2 dei Celtics, Steve Pagliuca, ad un programma di dimagrimento ed ora pesa 4 chili e mezzo in meno con la giusta alimentazione ed il corretto esercizio fisico. La previsione di Pierce per questa stagione? Se nessuno si farà male per lui i Celtics alla fine saranno vincenti.
Sembra completamente ristabilito Kevin Garnett dopo l'operazione di quest'estate (rimozione di un frammento osseo che è risultato più grande di quanto previsto), non sente più dolore, riesce a stoppare e schiacciare senza problemi, e corre bene durante tutti gli allenamenti.
"Sta diventando sempre più forte" ha detto Doc Rivers, mentre Garnett "non ho nessun problema alle ginocchia, le cose che mi danno ancora fastidio sono secondarie". Doc Rivers però ammette che è possibile che nel prossimo futuro possa ancora avere dei problemi, ma col tempo saranno sempre meno frequenti.
Questo infortunio ha fatto capire a Garnett che non è più giovanissimo e che il suo corpo necessita di maggiori attenzioni così da preservarlo da stagioni NBA stressanti e da altri infortuni, anche per questo si è in forma sotto il profilo fisico, con un peso inferiore di 2 chili e mezzo rispetto al suo peso forma di 113 chili.
Garnett e Tony Allen si sono parlati per discutere delle rispettive operazioni poiché il secondo ha già avuto un'operazione delicata al ginocchio: Tony ha consigliato al compagno di squadra di non pensare alla gamba, ma solo a giocare bene.
Anche Ray Allen si è tirato a lucido questa estate "Ho detto a me stesso durante l'estate che sarei stato nella miglior forma della mia vita" insistendo non soltanto sul tiro, ma anche sul suo approccio alla difesa. Si rende anche lui conto di non essere più giovanissimo, per questo ha curato il suo corpo, in particolare potenziando la massa muscolare soprattutto delle gambe e cercando di non aumentare di peso. La sua intenzione è di rimanere in forma a lungo come Reggie Miller, in particolare lui vuole continuare a giocare ad alto livello fino a quasi 40 anni.
Kendrick Perkins invece è stanco di sentirsi chiamare tanti falli come l'anno scorso quando ne ha commessi in media 3,3 a gara, 14esimo in tutta la Lega. Ha così lavorato tecnicamente su questo aspetto, oltre a diminuire ancora di peso, esattamente di quasi 7 chili, arrivando a 122 chili. Contrariamente a quanto si può pensare, lo scorso anno Wallace ha commesso meno falli, ovvero 3 a partita, anche se è stato il primo nella Lega come tecnici subiti con 19 contro il sesto posto di Perkins con 12 tecnici.
Dal punto di vista tattico Doc Rivers ha tutta l'intenzione di non trascurare Perkins nonostante l'arrivo di Wallace "vogliamo usarlo, la cosa che dico a Perk è che ha un ruolo, e deve stare in quel ruolo", ovvero dominare le plance e rendere sempre più problematici i tiri avversari nell'area pitturata.
È stata a torto la telenovela dell'estate perché c'erano temi più importanti che potevano riempire le pagine web che parlavano dei Celtics durante i mesi estivi, ed alla fine si è conclusa con la firma di Glen Davis per due anni con uno stipendio che dipende dal peso che il giocatore avrà durante la stagione. Quando gli è stato chiesto un dettaglio su questa clausola ha risposto in modo vago e sfuggevole "devo pesare un certo peso ad un certo giorno". Alla fine della scorsa stagione era a 130 chili. Doc Rivers lo ha trovato bene al training camp, sia fisicamente che come maturazione "ogni anno è diventato sempre migliore e sempre più maturo" ha riferito il Doc.
Tra quelli che noi europei chiameremo riserve ma che a Boston preferiscono chiamare "second unit" un ruolo di rilievo lo occuperà Marquis Daniels, giocatore che sarà il primo cambio dei piccoli poiché può entrare sia come guardia che come ala piccola. Qualche puntatina potrebbe pure farla nel ruolo di play, ma è probabile che sarà solo durante qualche episodio sporadico.
Dice Doc su Marquis "non vedo l'ora di allenarlo, non mi piaceva allenargli contro, pensavo che fosse molto difficile fermarlo". Secondo il coach difensivamente potrà sostituire degnamente Posey ed aiutare Ray e Paul, anche se riconosce che Marquis ha differenti caratteristiche rispetto a James, il primo ama tenere la palla in mano e prendere delle decisioni, mentre il secondo lavorava molto senza la palla. È inoltre un gran passatore, bravo nel pick-and-roll ed il suo alto QI cestistico lo porta a prendere spesso la giusta decisione anche in azioni decisive.
Quello che Daniels ritiene più importante sulla sua decisione di accettare l'offerta di Boston è il fatto che ha acconsentito ad un contratto più basso rispetto al suo reale valore di mercato (1,99 milioni di dollari) perché la sua speranza è di poter firmare un contratto più lungo ed oneroso l'anno prossimo, un po' come ha fatto Posey insomma.
Tra i più contenti di stare a Boston possiamo annoverare Eddie House il quale, dopo i primi 3 anni a Miami, ha passato i successivi 6 in giro per l'NBA. Ora ha trovato casa a Beantown, di sicuro non è indispensabile, ma sa esattamente quello che è e cosa deve fare per essere utile ai Celtics. Dice Doc "può tirare e fa paura a tutte le altre squadre" ed Ainge, quasi a fargli da eco "è un tiratore da paura come quasi nessuno nell'NBA". Non sarà mai un gran play, non gestisce con maestria il pallone e non ha molta visione di gioco, ma se serve un tiro dalla lunga distanza si può andare tranquillamente da lui.
I medici gli hanno ordinato di stare lontano dai contatti per tutta l'estate, e Brian Scalabrine ha eseguito. Ora i problemi di commozione cerebrale sono quasi del tutto spariti dopo alcuni mesi passati solamente a tirare senza poter giocare neanche partitelle sui playground da cinque-contro-cinque.
Per lui Doc Rivers ha avuto in serbo una sorpresa: vuole farlo giocare da ala piccola! Il motivo è da ricercarsi nella possibilità di poter entrare in campo in entrambi i ruoli di ala se ce n'è la necessità , anche se dubitiamo che possa essere efficace, soprattutto in difesa delle alette avversarie piccole e veloci. Vedremo quanto sarà efficace questo esperimento.
Tra i giovanissimi in roster, se per Walker c'è un problema di natura fisica che lo terrà lontano dai campi di basket fino almeno a fine novembre (leggere la sezione Infortuni per i dettagli) , gli altri due giovani, con le opportune accortezze, hanno dato qualche segnale positivo. Lester Hudson, la seconda scelta dell'ultimo draft, ha dato più di un segnale positivo, tanto che la dirigenza Celtics sta pensando di trattenerlo più di quanto aveva previsto.
Per il secondo anno J.R. Giddens tutta la sua concentrazione è orientata a dimostrare che i Celtics hanno bisogno di lui, visto che il nuovo contratto collettivo dice che i secondo anno possono essere lasciati a casa alla fine della stagione.
Ha già ricevuto degli attestati di stima da parte di Doc Rivers come buon marcatore, migliorato da un anno all'altro, buon difensore e rimbalzista, ma poiché i realizzatori nei Celtics non mancano, Doc dà il là a quello che dovrà essere il suo marchio di fabbrica "non sarà un marcatore, ma potrà essere un difensore, e se vuole avere questo ruolo (nei Celtics) ci saranno minuti per lui". In pratica quello che doveva essere Tony Allen e che non è stato.
Significativo per Giddens quello che ha detto dopo una gara di pre-season "la mia famiglia probabilmente riderà sapendo che ho giocato 33 minuti e ho eseguito solo 5 tiri" ed è chiara la filosofia di gioco che finora lo ha accompagnato, ma se vorrà rimanere ai Celtics dovrà cambiare completamente approccio, cosa che si è ripromesso di fare.
Per i due sophomores la decisione di trattenerli o lasciarli andar via non è ancora stata presa e comunque c'è ancora tempo, l'urgenza attualmente rimane la decisione su prolungamento di contratto per Rondo.
Durante la pre-season in roster Boston presentava 16 giocatori ed uno doveva essere lasciato andare. La scelta è caduta su Michael Sweetney, decisione scontata visto che, tolti i giocatori di talento, quelli che hanno un contratto fisso, il rookie ed i due secondo anno, rimanevano solo lui e Williams. Visto che quest'ultimo è stato cercato da Ainge, è facile pensare che voglia vederlo almeno qualche mese prima di decidere della sua sorte.
Durante la pre-season Doc Rivers ha compiuto vari esperimenti, cosa che ha meravigliato così tanto Wallace da fargli dire che lo ritiene uno "scienziato pazzo". Il più interessante è il tentativo di giocare con un quintetto molto alto, di cui il 6 e 5 (196 centimetri) Ray Allen è il più piccolo come guardia, Daniels play, Pierce e Garnett come ali mentre al centro c'era Wallace.
Un'alternativa sarebbe Daniels e Pierce guardie, Garnett e Perkins ali con Wallace centro. Decisamente atipica come soluzione rispetto ai canoni classici e bisogna notare come manchi del tutto la presenza di Rondo, per cui traspare una certa tendenza a metterlo in secondo piano e forse a fargli capire che non è così importante in vista di un ipotetico rinnovo di contratto. Generalmente queste soluzioni così lontane dai canoni classici hanno funzionato solo in determinate e limitate occasioni, ma anche il solo fatto di poter pensare di poter proporre un quintetto del genere amplia la gamma a disposizione di Doc Rivers.
Infortuni
Tony Allen si è operato alla caviglia destra lo scorso mese di giugno. Ad inizio training camp Ainge si diceva dispiaciuto del fatto che il recupero non andava come previsto. "Farò tutto quello che serve, anche passare bottiglie d'acqua" ha detto il giocatore, la cui caviglia gli faceva male per tutta la scorsa stagione ed alla fine ha deciso per l'operazione. Che sia stato questo il motivo del suo rendimento al di sotto delle aspettative? In ogni caso ha giocato poco durante gli allenamenti del training camp e ha messo piede in campo nella pre-season solo 8 minuti contro i Knicks perché aveva chiesto con insistenza di giocare per verificare le sue condizioni, ma nei successivi giorni Doc Rivers ha preferito lasciarlo recuperare in palestra senza forzare ulteriormente la caviglia saltando pure qualche allenamento.
A Bill Walker è stato diagnosticato una lacerazione al menisco destro, è stato operato lo scorso 2 ottobre ed i medici si aspettano che rimanga fuori per circa 6-8 settimane. Purtroppo già due settimane prima aveva fatto notare che sentiva un po' di dolore, ma ha continuato ad allenarsi partecipando alle prime due sessioni di allenamento dei Celtics, probabilmente peggiorando la lacerazione. Salterà sicuramente tutto il primo mese di stagione, poi si farà il punto della sua situazione.
Piccoli problemi sono occorsi a Rasheed Wallace, ormai ripresosi bene dalla leggera distorsione alla caviglia subita lo scorso 13 ottobre contro New Jersey durante la quarta partita di pre-season, per Marquis Daniels con problemi di indisposizione alimentare, ma pure lui si è ripreso subito e per Brian Scalabrine con una scavigliata destra per evitare un cameraman durante la penultima partita di pre-season.
Curiosità
Anche in America ci sono delle misure per evitare il contagio della nuova influenza che sembra più pericolosa del solito, così l'NBA ha invitato i Celtics a non stringere le mani ai tifosi.
Twitter e Facebook sono ormai famosi anche tra i giocatori NBA che li usano per comunicare con i loro tifosi. Per Allen "è un altro modo per conoscere qualcosa di più dei loro atleti preferiti" mentre Pierce ha detto "lo uso generalmente per cose positive che faccio per la comunità ". La politica dei Celtics dice che devono essere usati con moderazione mentre l'NBA ha deciso che è vietato il loro uso durante le partite, comprese le pause.
Garnett è secondo come numero di magliette vendute in Europa dopo Bryant. Tra i top 15 ci sono anche europei come gli italiani Bargnani e Belinelli, gli spagnoli Calderon e Fernandez ed il francese Noah.
Previsione sulla nuova stagione
L'anno scorso Ainge ha deciso di non muoversi perdendo P.J. Brown (per ritiro), Sam Cassell (per volontà di non impiegarlo) e James Posey (da free agent) preferendo puntare solo sulla crescita dei giovani in roster. Questa speranza di miglioramento (perché di speranza che si trattava) viene chiamata dagli americani con la frase bellissima "addiction-by-substraction formula".
Capito l'errore, Ainge ha corretto il tiro e ha portato a Boston delle addizioni come Wallace, Daniels e Williams le quali rendono la squadra sicuramente più competitiva ed in grado di lottare seriamente per il titolo.