Una curiosa espressione di Udonis Haslem, una certezza per gli Heat…
Dopo la stagione della rinascita, coincisa con il ritorno ai Play-off trascinati dal capocannoniere delle lega Wade, Miami si affaccia alla stagione 09-10 con la consapevolezza che replicare il 5° posto della stagione scorsa sarà un impresa molto più difficile ma anche più stimolante.
Spoelstra dopo la bella stagione di esordio avrà il duro compito di dare l'input necessario alla squadra per migliorare, potendo contare su uno dei migliori giocatori della lega , un roccioso e generoso capitano, un all star in cerca di riscatto, e giovani talenti in rampa di lancio.
Un mix indispensabile per far fronte alla dura lotta dei Playoff ad est, dove quest'anno, il 43-39 con cui è stata chiusa la scorsa stagione potrebbe anche non bastare per evitare le schiacciasassi Magic, Cavaliers e Celtics, visto anche il povero mercato estivo Heat, fatto esclusivamente di riconferme e pochi acquisti.
Conference: Eastern Conference
Division: Southest
Arrivi: Richardson
Partenze: Blount, Moon
Scelte: Beverley (Ucraina/Arkansas), Dozier (Memphis)
Probabile Quintetto
PG: Chalmers
SG: Wade
SF: Richardson
PF: Haslem
C: O'Neal
ROSTER
Guardie: Chalmers, Quinn, Wade, Cook.
Ali: Jones, Wright, Diawara, Richardson, Beasley, Haslem
Centri: O'Neal, Magloire, Anthony
Head Coach: Erik Spoelstra
Commento
Quello che sta per iniziare è percepito da molti addetti ai lavori come l'anno della verità in Florida, un anno di esami da parte di Spoelstra, e per molti giocatori con il contratto in scadenza per convincere la dirigenza a far parte del progetto futuro.
Riley e Spoelstra durante l'estate non si sono sbilanciati in proclami e obiettivi, ma dopo un estate parsimoniosa è chiaro che Miami punta a consolidarsi nelle zone alte della Eastern Conference e attirare la prossima estate i top Free Agent, oltre che con i soldi a disposizione anche con certezze e progetti ambiziosi.
Riley non ha fatto mistero per tutta l'estate di cercare in cabina di regia un giocatore di talento, con punti nelle mani e la capacità di togliere pressione a Wade creando dal palleggio, in modo da completarsi con Chalmers, play con appena un anno di esperienza nella lega, ma maturità in campo (un pò meno fuori…) da veterano.
Si dice che Miami sia molto vicina al ritorno di Rafer Alston o di Keyon Dooling, ed è stata sondata la disponibilità di Steve Blake da Portland, giocatore attualmente chiuso nel ruolo dall'arrivo di Andre Miller e pallino di Riley che già lo voleva qualche stagione fa.
I tre giocatori sono raggiungibili via trade, in particolare usando l'eccezione di 4 milioni derivante dall'affare Marion dello scorso febbraio, visto che Riley ha escluso, dopo un estate passata a trattare Tinsley e Iverson, di poter firmare un veterano dal mercato dei Free Agent per non imbrigliarsi con il cap in vista dal fatidico 2010.
Con l'arrivo di uno dei due play, il reparto sarebbe completo, con Chalmers e uno tra Alston, Dooling o Blake a battagliare per il quintetto con Quinn da terzo play di scorta pronto uso per eventuali infortuni. Wade e Cook completano il settore guardie.
Il primo ha bisogno di pochi preamboli, dopo una stagione stratosferica e senza problemi fisici, ha conteso a lungo a Bryant e James il titolo di MVP stagionale, e si appresta a vivere un'altra stagione di alto livello personale, pronto a guidare la sua squadra verso nuovi obbiettivi.
Cook lo scorso anno è stato un giocatore importante, a cui viene chiesta continuità e meno dipendenza dalle percentuali al tiro per poter essere utile anche nelle serate storte, magari difendendo più forte sulle guardie avversarie e aiutando il play ad impostare l'azione.
Il reparto ali è numericamente il più affollato, con Richardson, Jones, Wright, Diawara a giocarsi minuti per una posizione. Quantità , tanti gregari, ma anche molte opzioni per Spoelstra, che può contare sulle doti balistiche di Richardson e Jones, l'esperienza del primo, la freschezza atletica del secondo, il potenziale e l'atletismo di Wright o la fisicità e abnegazione del francese.
Haslem e Beasley continueranno a spartirsi minuti come power forward con la possibilità del capitano anche di giocare da centro e di B-Easy di scalare più verso il perimetro, dopo un estate fatta di lavoro specifico per renderlo in grado di marcare le rapide small forward che circolano nella lega.
Lo staff della Florida punta molto sullo sviluppo dell'ex Kansas State come alternativa affidabile in attacco a Wade, dopo aver intravisto nella sua stagione da rookie lampi di talento abbagliante.
Tuttavia i recenti fatti di cronaca, fanno un po smorzare l'ottimismo, con Beasley ricoverato in una clinica a Houston per depressione e dipendenza da droghe leggere reso necessario dopo alcune dichiarazioni preoccupanti rese pubbliche su Twitter.
In realtà già dopo l'ingenuità dello scorso anno, in cui assieme a Chalmers venne beccato in flagrante durante il programma di ambientamento dei rookie, e un atteggiamento non proprio maturo, già prima dell'inizio dello scorso Training Camp, Riley lo avrebbe spedito volentieri in una clinica idonea a rimetterlo in riga sotto il profilo umano.
Sicuramente questa è proprio una brutta tegola per Miami, con Haslem ora più che mai confermato titolare e elemento importante del quintetto. Udonis si era detto disposto anche a partire dalla panchina per il bene della squadra, mostrando un atteggiamento da vero Capitano e di attaccamento alla maglia, una maglia che sembra avere cucita addosso nonostante voci di trade smentite, visto che è uno dei giocatori più amati della città , nonchè prodotto locale delle strade di Miami.
Nel ruolo di centro Spoelstra punta sulle motivazioni di Jermaine O'Neal, nel suo ultimo anno del contratto che fino a luglio vale oltre 20 milioni, giocatore di talento indiscutibile, ma da troppo tempo vittima di problemi fisici.
Nell'estate ha lavorato con Tim Grover, personal trainer di Jordan prima e ultimamente di Wade, per risolvere i problemi alle ginocchia e dare quel contributo offensivo che Miami si aspetta da un giocatore che fino a 3 anni fa aveva medie di oltre 20 punti a partita ai Pacers.
A dargli il cambio, il carneade pretoriano di Spoelstra Joel Anthony, talento per il gioco rasente lo zero, ma voglia, intensità , lavoro sporco e durezza fisica che tanto piacciono al coach di origine filippina e Jamaal Magloire, confermato per un altro anno, un po' a sorpresa, lo scorso anno utile con i suoi cm e il suo fisico nelle battaglie in area.
Le scelte al secondo giro dell'ultimo draft, Beverley e Dozier, si sono accasate entrambe in Grecia, all'Olimpiakos e al Colossos di Rodi. Miami dopo una serie di stagioni sfortunate, sta ritrovando convinzioni, stimoli e sostenuta da un progetto forte sta risalendo la china, pronta a dare battaglia a ogni squadra della lega a testa alta, da sempre lo spirito professato da Riley ed ora ripreso dal suo delfino Spoelstra e dal leader Wade.