Ecco Daniels in un fotomontaggio in prospettiva della prossima stagione
Dopo l'acquisizione di Rasheed Wallace, il presidente operativo Danny Ainge ha continuato a costruire la squadra per l'anno prossimo con due acquisizioni: Marquis Daniels (ancora in attesa di ufficialità ) e Shelden Williams, ma Powe non sarà in canotta biancoverde l'anno prossimo.
Nuove acquisizioni e vecchie conferme
In attesa di vedere se e come Rondo firmerà coi Celtics (Ainge è stato chiaro al riguardo "non è questione di migliore giocatore, ma potrebbe essere il miglior giocatore al giusto prezzo", ovvero ti paghiamo ma non ti diamo il massimo), dopo l'acquisizione di Wallace il presidente operativo Danny Ainge ha operato altre acquisizioni e confermato qualche giocatore mentre ne ha lasciati andare altri. Andiamo con ordine.
Il giocatore che ha fatto parlare di più di sé durante questa estate è stato certamente Glen Davis. È rimasto mesi in attesa che una squadra qualunque dell'NBA gli offrisse un contratto importante sperando che il mercato fosse più lucrativo di quello che è stato in realtà , complice la crisi economica che ha investito in pieno anche gli Stati Uniti. Tra le varie opzioni che si sono prospettate, ma che alla fine si sono rivelate false o poco praticabili, possiamo annoverare l'offerta di contratti da parte di molte squadre come Orlando, San Antonio, Mempis, New Orleans, Detroit, Cleveland, New Jersey, Charlotte e Portland.
Si è anche ventilata l'ipotesi dei Celtics di offrirgli la qualifying offer, un anno a basso costo e poi Davis sarebbe stato free agent senza restrizioni, ovvero i Celtics non avrebbero avuto la facoltà di pareggiare le offerte di contratto, infatti alla fine è stata proprio questa paura, sapientemente alimentata da Ainge il quale ha sempre detto che voleva che il giocatore rimanesse a Boston, a tener lontane le squadre più o meno interessate a lui, le quale erano consapevoli che avrebbero dovuto offrire un contratto di una certa entità per evitare che i Celtics pareggiassero l'offerta, ed alla fine evidentemente nessuna franchigia ha ritenuto che Davis meritasse un contratto elevato (presumibilmente Ainge non avrebbe pareggiato contratti superiori ai 5 milioni).
La sua frustrazione nel non ricevere offerte che lui riteneva adeguate è stata elevata ed alla fine ha vinto Ainge che lo ha firmato a 2 anni per 6,3 milioni di dollari totali. Il giocatore ha riferito che ha lavorato per tutta l'estate a Houston scendendo di peso grazie alla pratica di arti marziali ed allargato il suo arco di tiro fino al tiro da tre punti. Vedremo a novembre se sarà riuscito a migliorare.
Il secondo nuovo arrivo più importante della stagione è sicuramente Marquis Daniels, ancora in forze ai Pacers ed in attesa di trovare la formula più adatta per portarlo a Boston, ma è certo che sia un Celtic, manca solo la conferma ufficiale. Secondo le intenzioni Daniels sarà per i Celtics quello che finora non è riuscito ad essere Tony Allen e che probabilmente non sarà mai, ovvero un buon cambio come guardia. Il contratto che avrà a Boston sarà molto più sfavorevole di quello che avrebbe potuto ottenere in un'altra squadra, e va dato atto al giocatore di aver accettato solo 1,9 milioni di dollari per due anni. Si può presumere che Daniels voglia fare lo stesso percorso di Posey, ovvero mettersi in vetrina in una squadra importante per poi ottenere un contratto di un certo livello, ai Celtics od in un'altra squadra.
Se per Daniels non è ancora arrivata la conferma ufficiale, per Shelden Williams invece è già tutto sistemato, sarà dei Celtics per un anno al minimo salariale e farà il quinto/sesto lungo dietro Garnett, Perkins, Wallace e Davis, alla pari con Scalabrine, ma a nostro avviso attualmente gli è dietro anche se era entrato nell'NBA nel 2006 (quinta chiamata assoluta) con ben altre prospettive. Possiamo considerarla come una scommessa per un giocatore che sta offrendo prestazioni ben al di sotto del suo potenziale, se andrà bene si potrà ricavare un nuovo Powe, se invece andrà male i Celtics avranno perso solo il minimo salariale.
Purtroppo tra le mancate conferme bisogna segnalare Leon Powe, Ainge gli ha riferito che prima di firmargli un contratto lo voleva vedere guarito, lui invece non ha voluto attendere e ha firmato per Cleveland, due anni al minimo salariale (valore complessivo 1,77 milioni di dollari) con opzione per la squadra per il secondo anno. Per Powe i Celtics rimarranno nel cuore, ma i Cavs hanno voluto scommettere sulla ripresa del giocatore più dei Celtics, di questo gliene va dato atto.
Nessun rimpianto invece per i tifosi biancoverdi nel sapere che Stephon Marbury non vestirà la casacca biancoverde. Dopo aver speso tutto per Wallace, al prodotto di Coney Island hanno offerto solo il minimo salariale pari per lui a 1,3 milioni di dollari. La risposta del giocatore è stata di disgusto per la cifra ridicola, ma a nostro avviso è già tanto che abbia ricevuto un'offerta, visto che non ha dato quasi nulla ai Celtics nei pochi mesi che è rimasto a Boston.
È probabilmente di indifferenza invece la reazione prevalente dei tifosi biancoverdi per la mancata firma di Gabe Pruitt. Il giocatore non ha mai mostrato lampi di classe nei 461 minuti di gioco suddivisi in 62 partite in due anni con la maglia di Boston che avrebbero giustificato un rinnovo nonostante non abbia giocato male alla Summer League un paio di mesi fa. Ainge aveva tempo fino a fine luglio per rifirmarlo, ma ha lasciato cadere la scadenza senza presentare alcuna offerta avendogli preferito Marquis Daniels.
Terminiamo la nostra carrellata con Mikki Moore, ala-centro acquisita a metà campionato e che non ha per nulla impressionato nonostante il suo commovente impegno. Il suo agente Mark Bartelstein ha riferito che non ha mai ricevuto offerte dei Celtics per il suo assistito.
Dopo tutte queste modifiche al roster, Ainge si dichiara soddisfatto "penso che siamo molto migliori, i Lakers e Cleveland sono diventati migliori, e pure noi abbiamo migliorato" da cui traspare anche la convinzione che siano le due squadre citate quelle che, per il presidente operativo, potranno dare più problemi ai Celtics.
Infortuni
Per i giocatori di Boston quest'estate è anche un'occasione per sistemare piccoli o grandi infortuni.
Tra i più importanti, spicca sicuramente l'infortunio di Kevin Garnett, il quale si è operato al ginocchio destro e sembra che tutto stia andando bene per il suo recupero. Ha già iniziato da tempo a camminare normalmente, parla sempre tanto ed è felice, riferisce Doc Rivers. Dopo l'operazione Garnett è andato nella sua villa a Malibù ed Ainge, dopo che gli ha fatto visita, ha detto che il suo recupero sta proseguendo molto bene.
Appena arrivato a Boston, subito Lester Hudson, seconda scelta dei Celtics all'ultimo draft, si è infortunato alla Summer League durante la gara contro i Thunder rompendosi l'indice del dito della mano sinistra. Anche per lui il decorso operatorio sta proseguendo bene e dovrebbe recuperare al 100% la funzionalità del dito per la metà di settembre.
Curiosità
Fino a qualche anno fa la Summer League era molto utile ai Celtics per testare i giovani acquisiti via draft (Al Jefferson, Kendrick Perkins, Ryan Gomes, Rajon Rondo solo per citare qualcuno), ora però i nomi più importanti sono Pruitt, Walker, Giddens e Hudson, di certo non della stessa caratura, quindi anche l'importanza per i Celtics di questa competizione estiva è molto calata, ma almeno una cosa è stata appurata: Pruitt non sarà mai un giocatore che farà la differenza, quindi non è stato rifirmato. Inoltre nessuno è stato meritevole di firmare un contratto per i Celtics e tra i giocatori già a roster la battaglia tra Giddens e Walker per un posto di riserva di prestigio, ovvero come cambio di Pierce, si è rinnovata senza che uno dei due prevalesse in modo netto, anzi nessuno dei due è stato capace di presentare un tiro affidabile; nonostante questo, Ainge ha avuto parole di elogio per i due, ma la sensazione è che siano solo parole di circostanza. Non male neanche il neo-arrivato Hudson, peccato che si sia infortunato in modo leggero ad un dito a metà manifestazione (vedi la sezione Infortuni). Da segnalare che gli allenatori sono stati Austin Ainge (figlio di Danny e neo-coach dei Maine Res Claws), Mike Longabardi e Jamie Young.
All'inizio di agosto è uscito il calendario della nuova stagione NBA ed i Celtics inizieranno subito col botto giocando a Cleveland il prossimo 27 ottobre in cui si fronteggeranno, tra gli altri, i neo-acquisti Wallace e O'Neal. La prima partita a Boston sarà alla seconda giornata contro Charlotte. Anche quest'anno giocheranno il giorno di Natale, precisamente contro Orlando e, contrariamente all'anno scorso quando il ritmo è stato subito incalzante, prima della pausa dell'All-Star Weekend prevista dal 14 febbraio i Celtics avranno giocato 50 partite, ben 5 in meno rispetto all'anno scorso. Le sfide contro i Lakers sono previste per il 31 gennaio in casa ed il 18 febbraio a Los Angeles. I biancoverdi saranno sempre molto presenti in TV: ben 25 apparizioni, di cui 5 alla ABC e sette su NBATV. Una curiosità : è la prima volta che i Celtics iniziano la stagione in trasferta dal 2001.
Dopo il rifiuto di Rondo e Perkins a partecipare al camp dal 22 al 25 luglio a Las Vegas organizzato dalla US Basketball (quella che gestisce la nazionale americana) a causa del matrimonio del secondo proprio il 25 luglio nelle Woodlands in Texas, terra natia di Perkins, inizialmente Glen Davis aveva confermato la sua partecipazione, ma alla fine ha deciso anche lui di non parteciparvi per non mettersi in cattiva luce visto che in quel periodo non aveva ancora firmato il contratto. La nazionale americana quindi rischia seriamente di non avere nessun rappresentante dei biancoverdi durante il prossimo campionato del mondo in Turchia del 2010 e la successiva olimpiade a Londra nel 2012.
Austin Ainge, figlio del presidente operativo dei Celtics, è stato nominato primo allenatore della neonata franchigia della D-League Maine Red Claws, affiliata ai Celtics, i quali riducono di molto la distanza rispetto agli Utah Flash da 4000 a 200 chilometri. Dice Austin: "ho alle spalle molti allenamenti e partite come assistente allenatore, ho parlato di X e O con alcune delle migliori menti del basket per tutta la mia vita, ho giocato uno contro uno con Steve Nash quando cercava di guadagnare minuti (a Phoenix), tutto questo sarà per me un grande vantaggio". Ha anche lavorato come scout, vedremo se tutto questo bagaglio gli sarà utile per questa sua nuova avventura.
Si è svolta lo scorso 23 luglio l'audizione finale per le ragazze che vogliono essere delle Dancers, le ballerine che intrattengono il pubblico durante le pause delle gare. Sono 44 le finaliste che hanno anche avuto la possibilità di presentare una loro coreografia. Chi avrà la fortuna di assistere alle gare a Boston potrà ammirarle dal vivo.
Antoine Walker, ex Celtic per molti anni, dopo essersi recato in tre casinò ed alberghi (Caesars Palace, Planet Hollywood e Red Rock Resort) ed aver pagato con assegni scoperti per un totale di 822500 dollari, è stato arrestato in un quarto casinò, il Harrah's a South Lake Tahos nel Nevada lo scorso 15 luglio. Questa disavventura giudiziaria ne segue un'altra per aver guidato ubriaco lo scorso gennaio a Miami Beach. Una brutta storia per un giocatore che nell'NBA in carriera ha guadagnato quasi 100 milioni di dollari.
Questo è l'ultimo Summer report dei Celtics per il 2009, il prossimo appuntamento sarà per il pre-season report a fine ottobre con le ultime novità da Boston prima di una nuova stagione NBA.
A risentirci.