Marquis Daniels sta giocando sui livelli di inizio stagione
Se c'è qualcosa che non si può rimproverare ai Pacers in questa stagione è il carattere. E' vero che hanno perso tantissime partite negli ultimi minuti soprattutto nella fase iniziale ma è anche vero che poche sono le state le partite in cui sono stati dominati dall'avversario. Tutte partite giocate fino alla fine.
Milwaukee che rappresenta al momento l'ultima squadra della griglia per i playoffs nonostante tutto non è lontanissima, appena 2 gare, seppur ci siano molte squadre interessate a quell'ultimo posto. I Pacers non hanno smesso mai di crederci.
Infatti Indiana giocherà 8 delle prossime 15 partite contro squadre con record negativo, 10 di queste peraltro alla Conseco Fieldhouse. Importanti saranno gli scontri diretti con Bulls, Bucks, Bobcats e Nets.
Il tutto con un Mike Dunleavy utilizzato pochissimo e che è stato costretto all'operazione al ginocchio con dei tempi di recupero che saranno lentissimi, addirittura potrebbe saltare l'inizio della prossima stagione. Ma anche con un Danny Granger fuori ormai da 11 gare e che solo nella successiva partita potrebbe tornare in campo.
La squadra però si è ben compattata ed è riuscita a sopperire piuttosto bene alle assenze dei due perni del gioco di O'Brien, si è identificata particolarmente in Jack, Daniels e Murphy che stanno attraversando il periodo (se non la stagione) più positivo della loro carriera.
Addirittura Troy Murphy è anche entrato nella storia della franchigia, infatti ha già superato i 594 rimbalzi che Jermaine O'Neal aveva totalizzato nella stagione 2002-2003 diventando ufficialmente il migliore. Inoltre nella scorsa partita contro i Jazz ha realizzato ben 7 triple, l'unico a riuscirci (per due volte) era stato niente di meno che Reggie Miller.
Ma l'ex Warrior da 12 partite va costantemente in doppia doppia (terzo nella lega dietro solo ad Howard e Lee), è una nota molto lieta di questa stagione. “I suoi numeri sono sconcertanti per un giocatore della sua taglia, essendo capace di tirare così bene. Le abilità di questo ragazzo sono incredibili“. Ha detto di il suo compagno Jack. “E' il nostro miglior giocatore da un bel pò di tempo” – ha dichiarato invece Diener – “Fa una doppia doppia ogni sera, puoi contare su di lui“.
Coach O'Brien anche per questo lo definisce "unico" per il suo gioco, sono pochi i lunghi che posso prendere così tanti rimbalzi e avere una mano così calda dalla lunga distanza.
Ma è da sottolineare anche come Jarrett Jack abbia ben risposto, diventando una delle principali forza dell'attacco dei Pacers, mantenendo più di 12 punti di media e più di 20 con Granger out. “Ci sono giocatori in questa lega che possono giocare si in PG che in SG, ma pochi lo posso fare allo stesso livello di Jarrett“. Le parole di coach O'Brien. “Inoltre è un leader“.
Una delle priorità di Bird sarà proprio quella di bloccare Jack che diventerà restricted free agent, pareggiando qualsiasi tipo di offerta. “E' un professionista serio Jack” – ha dichiarato Bird – “Sta facendo tutto quello che si può chiedere ad un giocatore di basket. Sta giocnado bene, si allena seriamente, lavora anche dopo l'allenamento, è un grande compagno di squadra. E' un onore averlo come un Pacer“.
Non si avevano invece tanti dubbi su Marquis Daniels che prima del rientro di Dunleavy era la SG titolare e stava giocando al top della sua carriera. Adesso è tornato a quei livelli, forse anche più intensamente con più di 17 punti di media e 5 rimbalzi di media.
Anche per lui ci sarà da decidere qualcosa a fine stagione, visto che i Pacers dovranno decidere se fare valere l'opzione contrattuale da 7 milioni di dollari, anche se Bird indietreggia un po' rispetto a Jack, forse perchè non ha ancora dimenticato qualche brutto precedente fuori dal campo del giocatore.
“Non ci stiamo pensando per adesso” – ha fatto sapere Bird – “Quando la stagione sarà finita avremo tante cose da valutare, ci sarà anche il draft. In questo momento stiamo pensando ad accedere ai playoffs“.
Quanto i Pacers credano ancora nei playoffs lo si capisce dall'atteggiamento di O'Brien verso i rookies e il loro minutaggio. “E' molto importante far crescere Roy e Brandon e loro hanno avuto molte opportunità di crescere come giocatori. Stanno migliorando e la crescita procede” – ha detto O'Brien – “Però noi vogliamo ancora dire la nostra per i playoffs. Il piano A è quello di vincere, il piano B è quello di crescere i nostri giovani il più possibile, se loro non mi danno garanzie vado col piano A“.
Adesso con il rientro di Granger si tenterà l'assalto decisivo verso la post season, anche se senza di lui Indiana ha dimostrato di poter fare bene. “Non vogliamo giocare senza Danny Granger per tanto tempo” – ha detto Bird – “E' vero che abbiamo vinto qualche gara senza di lui ma è il nostro miglior giocatore ed è lui che ci deve guidare“
Tre vittorie il bilancio dei Pacers nelle ultime 6 partite, la prima ottenuta in casa contro un'avversaria di spessore come Denver per 100-94, ancora una volta una grande si arrendeva alla Conseco Fieldhouse.
Dopo tre quarti costantemente sotto, Indiana si svegliava nell'ultimo quarto grazie alla carica e alle giocate di un giocatore che proprio i Nuggets volevano acquisire prima della deadline: Jeff Foster. “Questa è l'importanza che ha Jeff Foster in questa squadra“. Diceva Jack. “Jeff ci ha concesso diversi extra-possessi ed è demoralizzante per la squadra che deve difendere. Ci ha dato la possibilità di andare a vincere questa partita“. Le parole invece di un Murphy da 22 punti e 18 rimbalzi.
Con rammarico era la sconfitta in casa dei Blazers 107-105, visto che si concedevano due tiri liberi decisivi a Roy su un dubbio fallo di Jack e si sciupavano 14 punti di vantaggio nel secondo tempo. “Questa poteva essere per noi una grande vittoria, ma siamo stati sfortunati“. Le parole di coach O'Brien.
Due giorni dopo non si sprecava la chance di ottenere una vittoria sul campo dei Kings 109-117 grazie al massimo stagione di Jack a quota 26 punti e i 23 di Murphy, ma importantissimo era il contributo di Diener uscendo dalla panchina con 18 punti in 21 minuti di utilizzo
Sul campo dei Clippers i Pacers passavano al fotofinish 105-106 con un gioco da 3 punti decisivo di Jack e una stoppata di Daniels all'idolo di casa Indiana Eric Gordon, fino a quel momento immarcabile.
Indiana anche sotto di 15 lunghezze nel terzo quarto recuperava nei momenti topici ancora una volta trascinata dalle triple di Murphy, autore a fine gara di 22 punti conditi da 15 rimbalzi.
In casa contro i Jazz invece si pagavano a caro prezzo le 22 palle perse di squadra e si perdeva 100-112. “10 palle perse rispetto agli avversari hanno chiaramente fatto la differenza” – dichiarava O'Brien – “Tutto sommato abbiamo fatto una buona gara“.
Mentre si perdeva l'occasione del riscatto in casa degli Hawks 101-87 con un brutto terzo quarto in cui ci si dimenticava della difesa nonostante un grande Ford da 29 punti e un ottimo Hibbert nel primo tempo che realizzava 14 dei suoi 15 punti finali.
Due trasferte in cui si può tentare la vittoria sul cammino dei Pacers: Toronto e Charlotte, nel mezzo ci saranno partite casalinghe impegnative con Portland, Dallas e Miami.