La stagione di Rip Hamilton e dei suoi Pistons deve ancora decollare
I Detroit Pistons continuano la loro marcia tra alti e bassi,alternando giornate più che positive a batoste attese o imprevedibili.
Ma è un team al quale si chiede di lottare per le prime posizioni,quindi le vittorie per il momento fanno poco testo,mentre le sconfitte,come vedremo pesanti,cominciano a preoccupare.
Li avevamo lasciati euforici e vittoriosi dopo i tre successi di fila ottenuti in California,tra i quali quello sui Lakers di Jackson(al loro primo e fin qui unico k.o.,ndr),li ritroviamo adesso battuti e non di poco da Celtics(ancora") e Timberwolves(addirittura").
Con in mezzo la grande vittoria sui Cavaliers che non perdevano da 8 gare.
E' un momento interlocutorio della stagione,con Curry e Iverson che studiano la situazione cercando di capire come aiutarsi a vicenda per favorire la crescita del team.
L'MVP 2001 si batte con l'impeto e la voglia di un ragazzino(combinando appunto qualche marachella di cui parleremo più avanti),spesso fa sfracelli,a volte fa cilecca,le statistiche dicono che da quando è arrivato lui,la sua squadra viaggia col 50% di vittorie,6W e 6L,davvero pochino.
Ma 12 gare non sono ovviamente sufficienti per poter dare un giudizio completo e l'ottimismo non ha abbandonato Motown che intanto è stata avvolta dal solito e bianco gelo invernale.
Ma analizziamo nel dettaglio gli ultimi match.
BOSTON ANCORA FATALE
Dopo il viaggio ad Ovest,i nostri eroi tornano a casa e battono Cleveland 96-89 con un mostruoso Rasheed Wallace autore di 21 punti e 15 rimbalzi e un ispirato Iverson che realizza 23 punti.
Il pericolo numero 1,LeBron James of course,viene limitato a 25 punti con 8/21. Inutili per gli ospiti anche i 25 di Mo Williams.
E il grande ex Ben Wallace se ne va sconfitto non senza aver detto la sua sulla trade Denver-Detroit:"Senza Chauncey è finita un'era per i Pistons,non sono più la stessa squadra!"
Vero,ma guardare avanti è necessario,l'anello di Chauncey&Ben appartiene al passato e la nostalgia canaglia qui non deve essere di casa.
Inutile dire però che tutta l'attenzione finiva sul secondo match dell'anno contro i campioni in carica,quei biancoverdi del Massachusetts che stavolta ospitavano i Bad Boys al Garden.
E ancora una volta non c'era partita:stesso copione del primo scontro,12 minuti di equilibrio,poi Boston accelera e Detroit semplicemente sparisce dal campo. Inaccettabile. Eppure è successo di nuovo:98-80 il triste score,Rondo(18p) e Iverson(16) i migliori realizzatori della serata,Celtics con le riserve già ad un'infinità di minuti dalla conclusione!
La nostra impressione è che Detroit venga attanagliata da una delusione profonda e si lasci andare senza accettare la sconfitta come un bambino che ricevendo un giocattolo non desiderato lo butta per aria gridando:non lo voglio!
Ma per crescere bisogna invece accettare la realtà :Garnett e co. adesso sono superiori,hanno vinto cinque delle ultime sei gare contro i Pistons e vinceranno probabilmente anche la prossima sfida.
L'altra sfida,quella più importante,deve entrare nella mente di Curry e i suoi ragazzi e cioè diventare col tempo più forti dei rivali,magari cominciando a far calcoli già da ora,guardando la classifica e cercando di battere tutte le avversarie più deboli(e sono tantissime) per ottenere la miglior posizione possibile in griglia,senza avvilirsi se al momento loro sono uno squadrone e noi"un po' meno.
Giocando spensierati e senza grilli per la testa state certi che il k.o. contro Boston avrebbe avuto dimensioni inferiori.
Questo il nostro consiglio ai Bad Boys,capaci come sempre di essere insieme genio e sregolatezza,ovvero croce e delizia dei propri fans in ogni momento della stagione.
PROBLEMI ANCHE AL PALACE"
Tornati a casa,Wallace e co. s'imbattono nei lupi di Minneapolis che arrivano nel Michigan e stravincono senza pietà :80-106.
Uno scatenato Randy Foye dà il via al banchetto con 23 punti e 14 assist,a cui aggiungiamo i 20 punti di Gomes e i 19 di Jefferson. Inutili i 20p di Prince.
"Stanotte sarà dura dormire" il singolare commento di A.I. a fine gara,dopo aver realizzato solo 9p.
Sconfitta a parte,ciò che "sconvolge" se così si può dire è la differenza-punti:la media degli ultimi 3 k.o. dice che i Pistons hanno beccato uno scarto di 18.7 punti dai rivali. Non si può perdere senza lottare,è un limite caratteriale che va combattuto più di Garnett e Bryant.
E la netta vittoria sui Knicks dai mille volti di questo periodo non può esaltare più di tanto:110-96 il risultato,con 17 punti di un ritrovato Rip Hamilton che vanificavano i 25 della nuova star della grande mela,Al Harrington.
Quindi una vittoria contro Milwaukee di cui parleremo tra poco e un altro capitombolo,contro i TrailBlazers di Oden(11p e 13r) che s'impongono 96-85 grazie soprattutto a Aldridge,27p. e Roy,19punti.
Hamilton e Stuckey limitano i danni con 18 e 15 punti,purtroppo inguardabile Iverson,9 punti in mezz'ora con 2/9 dal campo"Poco utilizzato Prince,10p in 22 minuti.
ALLEN CHE COMBINI?
Purtroppo il day-after della sfida col team di D'Antoni è stato caratterizzato da un"colpo di testa di The Answer: coach Curry ordina a tutti di allenarsi anche il giorno del ringraziamento,ma A.I. non si presenta preferendo,come riportano i siti statunitensi,family&food!
Scatta così una multa pesante(tra l'altro anche Marbury ne combina una tutta sua la sera del match,rifiutandosi di entrare in campo e salata ammenda anche per lui,ma di questo si parlerà nel Knicks report").
Sono piccoli campanelli d'allarme anche questi,perché quando si fanno grosse trade il presidente(e non solo lui)viaggia sempre ponendosi nella sua testa la fatidica domanda:ma avrò fatto bene?
Fermo restando che Allen finora non ha demeritato,anche se da lui è giusto aspettarsi di più,è necessario che tra il nuovo arrivato ed il club non ci siano frizioni che potrebbero ostacolare il processo d'ambientamento.
Infatti nel successivo match contro i Bucks Iverson,che nel frattempo si era scusato con la società ,non è partito in quintetto(sostituito da Stuckey autore di una bella gara condita da 12 punti in 23 minuti):il risultato è stato una ritrovata umiltà che ha permesso al campione di Georgetown di disputare un buon match e realizzare 17punti e 7assist in 27 minuti.
I Pistons si sono imposti senza troppi patemi per 107-97 respingendo l'attacco di Jefferson e Session,entrambi arrivati a 21 punti. Bene Hermann,16 punti grazie soprattutto a cinque "bombe".
Taglia corto Iverson prima nel pre-gara:"Non ho scuse per ciò che ho fatto,chiedo perdono a tutta la squadra""e poi nel dopo-partita più caldo di questo avvio di regular season:"L'unica cosa che volevo era giocar bene."
RIP&DICE
Due giocatori che ancora devono"digerire la grande trade che li ha messi in crisi.
Hamilton stenta non tanto nei nuovi schemi di Curry,quanto nei nuovi schemi di"Iverson!
Da quando è arrivato A.I. la media realizzativa di Rip è calata sensibilmente,basta guardare le cifre delle ultime gare:punti 12,9,un buon 17 e poi ancora 12"e 18 e,canestri a parte,anche nel resto del campo sembra far fatica a carburare e a trovare gli spazi giusti.
Tra i tifosi c'è chi a questo punto lo vedrebbe bene come sesto uomo con Stuckey titolare,o chi addirittura lo vedrebbe meglio altrove(povero Rip") e si vocifera che possa diventare una pedina di scambio per arrivare ad un grosso centro,forse Brad Miller?
Supposizioni,per adesso il 32 non si tocca,ma se le prossime partite dovessero evidenziare la flessione,allora chissà "
Quanto a Tony McDyess è stato messo alla porta e poi clamorosamente richiamato a Motown quando qualcuno ipotizzava addirittura un incredibile passaggio ai Celtics.
Non sappiamo se fosse già d'accordo con Dumars al momento della cessione fasulla ai Nuggets,ormai stupirsi è qualcosa che non conviene più.
Ha dichiarato subito che in Colorado proprio non voleva andare,ed è probabile che a Denver lo sapevano benissimo,intanto è stato fermo un mese e non si sa in quali condizioni fisiche e soprattutto psicologiche affronterà la sua nuova avventura nel Michigan.
Comunque può essere soltanto un valore aggiunto,è un bene che sia tornato anche se forse di questa piccola telenovela avremmo fatto volentieri a meno.
CALENDARIO
Martedì 2 si vola in Texas per affrontare i San Antonio Spurs,quindi tre giorni più tardi arrivano al Palace i temibili 76ers,vogliosi di rivincita dopo gli ultimi playoffs ma dal rendimento altalenante fino a adesso.
Poi due trasferte in due bellissime città :New York e Washington. Venerdi 12 c'è Detroit-Indiana e il giorno dopo Bobcats-Pistons,una visita al vecchio Larry Brown definito qualche anno fa "il migliore coach del mondo" da Allen Iverson.
La classifica non sorride a Rasheed e co.:ben tre team sono davanti ai nostri,Boston,Cleveland e Orlando.
Pistons al momento quarti col 62,5% di W,è ora di migliorare,lo diciamo ai ragazzi e soprattutto al coach,a cui per ora abbiamo risparmiato ogni giudizio ma nel prossimo report statene certi che il suo operato non sfuggirà alla nostra analisi,piena di complimenti(uhm")o impietosa che sia.