Lebron James sarà come sempre il sorvegliato speciale di tutte le difese NBA…
Quarta stagione consecutiva ai play off, innanzi tutto, essere competitivi contro Boston e Detroit, le due potenze consolidate dell'Est, e, di nuovo, cercare di convincere Lebron James che si può vincere a Cleveland, che non è necessario pensare di andare a New York, Chicago o Los Angeles.
L'estate del 2010 si avvicina…
Conference: Eastern Conference
Division: Central Division
Arrivi: Mo Williams (Bucks),Lorenzen Wright (FA), Lance Allred (FA), Tarence Kinsey (FA), Micheal Dickerson (FA),Ronald Dupree (FA)
Partenze:Damon Jones (Bucks), Joe Smith (OKC)
Rookie:J.J. Hickson, Darnell Jackson, Jawad Williams
Probabile quintetto base:
Playmaker: Mo Williams
Guardia: Sasha Pavlovic
Ala piccola: Lebron James
Ala grande: Anderson Varejao
Centro: Zidrunas Ilgauskas
Roster
NO PLAYER AGE POS HT WT SCHOOL
41 Lance Allred 27 C 6-11 250 Weber State
11 Zydrunas Ilgauskas 33 C 7-3 260
17 Anderson Varejao 26 C 6-10 240 No College
4 Ben Wallace 34 C 6-9 240 Virginia Union
55 Lorenzen Wright 32 C 6-11 255 Memphis
21 J.J. Hickson 20 PF 6-9 242 North Carolina State
0 Darnell Jackson 22 PF 6-8 250 Kansas
23 LeBron James 23 SF 6-8 250 No College
8 Tarence Kinsey 24 SF 6-6 179 South Carolina
10 Wally Szczerbiak 31 SF 6-7 245 Miami (Ohio)
Jawad Williams 25 SF 6-9 220
12 Ronald Dupree 27 SF 6-7 209 LSU
1 Daniel Gibson 22 PG 6-2 194 Texas
20 Eric Snow 35 PG 6-3 205 Michigan State
2 Mo Williams 25 PG 6-1 185 Alabama
3 Sasha Pavlovic 24 SG 6-7 239 No College
13 Delonte West 25 SG 6-3 180 St. Joseph's (PA)
8 Michael Dickerson 33 SG 6-5 190 Arizona
HEAD COACH: Mike Brown
Commento
Cleveland riparte da due capisaldi: Coach Mike Brown e Lebron James.
Ormai l'allenatore e la sua stella sono le due facce della franchigia, Lebron è il lato pubblico, spettacolare che ha fatto diventare Cleveland un mercato interessante per la NBA, Brown è l'allenatore di sistema che riesce e costruire un gruppo, a far giocare la sua difesa, il suo attacco controllato alla sua squadra e insieme alla presenza della superstar James riesce ormai da tre anni a portare i Cavaliers ai play off dove hanno sempre recitato un ruolo da protagonisti pur non avendo un roster di livello assoluto.
La scorsa stagione i Cavaliers hanno cambiato diversi giocatori in corsa, si sono dovuti riaggiustare ad un roster diverso, e hanno comunque impensierito sino alla fine i futuri campioni in carica dei Boston Celtics.
A Cleveland sono mancate le alternative a Lebron James, scambiati Gooden e Hughes non c'erano più giocatori affidabili nel mettere punti a tabellone, solo Ilgauskas e a tratti Gibson sono sembrati in grado di trovare la via del canestro, ma sempre con una certa difficoltà , e mai in modo consistente e continuato.
Dallo scambio con Hughes è arrivato il contratto di Ben Wallace,in scadenza a liberare spazio proprio quando anche LBJ potrà testare il mercato dei free agent; ma a livello tecnico non è stato assolutamente significativo l'impatto dell'ex difensore dell'anno.
Gooden, morbido ma affidabile attaccante, è stato sostituito da Joe Smith tenace difensore ma attaccante inconsistente; Cleveland si è sostanzialmente privata di due delle sue principali alternative offensive per dei contratti in scadenza da scambiare sul mercato o per avere flessibilità salariale quando si dovrà negoziare il contratto di King James.
Durante il mercato estivo il GM Danny Ferry è riuscito a modificare una situazione salariale e di tecnica che sembrava cristallizzata portando in Ohio dai Bucks Mo Williams guardia molto offensiva, veloce, in grado di crearsi il tiro dal palleggio ed in grado di esser un'alternativa sia in fase di creazione sia in fase di finalizzazione a Lebron James.
Williams ha sempre aumentato la sua produttività offensiva nel corso della sua carriera attestandosi intorno ai 17 punti di media accompagnati da oltre 6 assist a partita, certamente un giocatore più forte in una metà campo rispetto all'altra.
L'arrivo di Williams ha voluto dire anche un maggior impegno salariale della franchigia ma ha certamente dato maggiori soluzioni offensive a Mike Brown e alla sua squadra, Mike Brown che dovrà inculcare la mentalità Cavs al nuovo arrivato, facendogli capire che si parte dal sistema di gioco, sistema che inizia con l'applicazione difensiva.
Se Williams capisce che giocare di fianco a James automaticamente ti consente di avere tiri gratis, che se ti muovi sul parquet in attacco e hai dato il tuo contributo in difesa Lebron ti trova e ti da opportunità di mettere punti che solo pochi “visionari” del gioco del basket sono in grado di dare ad un loro compagno, per conferma chiedere a Varejao quanti lay-up LBJ gli ha concesso di mettere a segno.
Per un giudizio definitivo sulla trade che ha portato Williams in Ohio, valgono per tutti le parole del padrone della franchigia, Lebron James: “Può aiutarci molto, Penso che Mo sia una point guard molto valida. Può creare per se stesso e per gli altri, così credo sia stata una grande trade, la valuterei con una “A””.
Sentite queste parole credo che il GM Ferry si sia sentito sollevato e con lui tutta la franchigia, l'approvazione del Re è la condizione sine qua non affinchè le cose avvengano in casa Cavaliers.
Quest'anno Pavlovic e Varejao inizieranno la stagione con la squadra, non più coinvolti nelle beghe contrattuali che li hanno tenuti fuori squadra sino a stagione in corso e ne hanno limitato la preparazione fisica e il conseguente impatto in campo per i primi mesi della scorsa stagione.
Szczerbiak e West, anche loro arrivati a metà anno da franchigie perdenti hanno avuto qualche mese per adattarsi ai compagni, alla difesa di Mike Brown e a Lebron James e adesso dovrebbero essere pronti a dare il loro contributo alla franchigia dell'Ohio.
Anche se il miglior contributo che Wally Szczerbiak potrebbe poter portare alla causa dei Cavaliers è… il suo contratto da 13.000.000 di dollari in scadenza a fine anno, che potrebbero sia liberare spazio per dei free agent sia diventare un asset appetibile da utilizzabile dal GM Ferry nel mercato invernale per cercare di rinforzare ulteriormente i Cavaliers.
Se il reparto dietro di Cleveland sembra avere punti e talento diffusi, non va dimenticato il pupillo di Lebron, Daniel – Boobie – Gibson, è il reparto dei lunghi che sembra esser più sguarnito in termini di talento e punti.
Difatti il solo Ilgauskas sembra poter contribuire offensivamente alla causa, ma Wallace, Wright e Varejao sono giocatori fisici con una produzione offensiva davvero limitata; gli altri componenti della front line dei Cavaliers sono rookies di belle speranze ma con scarso pedigree, ad oggi non è possibile valutare se avranno o meno un impatto reale per i Cavaliers o saranno solo muscoli e falli da spendere durante la prossima stagione.
Questa stagione sarà un'altra stagione che i Cavs vivranno cercando di far capire a James che si può vincere anche a Cleveland, che esiste una struttura societaria e un management in grado di ottenere dei risultati tecnici di rilievo.
Ormai la squadra è da qualche stagione stabilmente tra le prime forze dell'Est, quindi i playoff sono dati quasi per scontati, adesso i Cavaliers e Lebron vogliono fare strada nei playoff, tornare alle finals NBA assaggiate due anni fa ma non gustate pienamente, giocate senza combattere contro gli Spurs, finali NBA da protagonista, questo è quello che chiede LBJ e quindi quello che vogliono ottenere i Cavaliers.
Certamente i Celtics sembrano ancora un passo avanti rispetto a tutta la concorrenza, ma LBJ vuole iniziare a togliersi le soddisfazioni vere, non più solo MVP dell'All Star Game, ma è arrivato il momento di vincere qualcosa di davvero significativo, bisognerà vedere se i suoi compagni hanno il talento e la capacità per dargli la collaborazione che serve.