Pistons, i perchè di un K.O.

Rasheed Wallace tra luci e ombre,come i suoi Pistons

E così per quest'anno è calato il sipario sul Palace di Auburn Hills.

Le luci si spengono,la gente abbandona l'arena"anzi,prima le persone sfollano,poi va via la luce altrimenti i tifosi rischierebbero un capitombolo per le gradinate,come quello a cui sono andati incontro i loro beniamini,usciti sì a testa alta ma pur sempre anzitempo dai playoffs 2008.

E' il terzo anno di fila che la marcia dei Detroit Pistons si arresta con un 2-4 ad un passo dalle Finals,di certo stavolta è andata un po' meglio rispetto alla passata stagione quando i Bad Boys si fermarono di fronte ai tutt'altro che irresistibili Cavaliers dell'irresistibile James.

Nell'ultimo report di regular season avevamo così pronosticato:l'anello andrà  ai Pistons oppure a chi li eliminerà !

Sta a Boston adesso darci torto o ragione ma in fondo poco importa,i guerrieri di Motown sono stati eliminati da un team eccellente che poi riesca o meno laurearsi campione.

Però sono andati a casa,e alla fine questo conta.

Adesso la cosa più importante è capire il perché,affinché quest'estate si possa lavorare per un miglioramento dell'organico,importante,anzi decisivo se si vuole tornare al vertice.

Innanzitutto bisogna considerare che storicamente Detroit non è un team che ha vinto tanto,appena 3 titoli in 50 anni,di media quasi uno ogni 17.

E' difficile che una franchigia stravincente come Celtics o Lakers arrivi 6 volte consecutive in Finale di Conference e vinca un solo anello"

Ciò accade quando nell'ambiente c'è poca abitudine al successo e così capita che Boston costruisca dal nulla la squadra dell'anno mentre Detroit,la ben più esperta Detroit ed egregiamente costruita da anni,debba cederle il passo.

E tutti a dire:i Pistons hanno vinto poco per quella che è stata la loro vera forza in questi anni.
Già ,è così,è anche così che franchigie come Boston e LA Lakers si fanno beffe di squadre considerate nei sondaggi della vigilia leggermente favorite(a dire il vero soprattutto gli Spurs).

Ma ovviamente la componente storica non è tutto.

C'è da fare anche e soprattutto un discorso sul roster che,almeno nei suoi Big,è lo stesso da quasi un lustro.

Probabilmente la dirigenza,che ha svolto un lavoro fantastico e nessuno lo mette in dubbio,a volte si è però un pochino accontentata di essere lassù,tra le migliori,senza cercar di dare alla concorrenza il colpo di grazia:Cleveland ti fa secca quattro volte di fila,vuol dire che qualcosa non va,occorre una sistemata urgente e invece davvero poco è cambiato da quel momento.

Mentre Boston e Los Angeles divoravano il mercato"

Al termine di Gara6 contro i Celtics la TV americana ha mandato in onda una tabella con l'età  dei giocatori di Detroit:non è sfuggito ad un occhio vigile che i migliori sono tutti over30 tranne Prince,che comunque non ci va lontano(28):

Hamilton 30,Billups quasi 32,Rasheed 33"

E i sonnellini che ogni tanto attanagliano questo team facendolo letteralmente scomparire dal campo in momenti topici del match possono essere spiegati anche da questo fatto:la squadra perde via via freschezza e lucidità  specie nei momenti finali delle partite come Gara1 contro Phila,Gara3 contro Orlando e,ahinoi,soprattutto come Gara6 contro Boston"

L'età  aumenta,il team gioca 100 partite l'anno(esattamente 99 questa stagione,ndr) dal 2002 e ricordiamo che Prince un paio d'anni or sono rinunciò alla chiamata in nazionale proprio per evitare il sovraffollamento di impegni(ripetiamo che Tayshaun è il più giovane tra i migliori").

E' anche vero che quando hai tra le mani una squadra con un quintetto del genere,una volta che ti butti sul mercato è più facile fare danni che migliorarla. A questo proposito viene un po' il dubbio che la cessione di Ben Wallace non sia stata poi azzeccatissima"

"Non so cosa accadrà  adesso,mi piacerebbe continuare a giocare qui e penso di restare ma non si sa mai"" ha dichiarato Chauncey Billups interrogato sul suo futuro. Ma a meno di colpi di scena lui resterà .

Rasheed Wallace ha giocato una brutta serie contro i Celtics.

Nervoso,falloso,litigioso(soprattutto con gli arbitri e l'ultima protesta gli è costata 25.000 dollari di multa,ndr),quando veniva inquadrato a bordocampo dalle telecamere non sembrava lui"spento,sguardo pieno di dubbi,senza quel carisma che lo ha reso più forte del campione che già  era.

Per ciò che ha fatto in queste stagioni,per la sua classe e la sua voglia di vincere meriterebbe la riconferma,che è probabile ma non del tutto scontata.

E poi ci sono dei dubbi sui gregari.

Lindsey Hunter dovrebbe ritirarsi e Theo Ratliff sta pensando se fare o meno la stessa cosa e ha fatto sapere che deve prima consultarsi con la sua famiglia.

Walter Hermann probabilmente rimarrà  a Detroit mentre il più deluso di tutti è Juan Dixon.

L'ex Raptors è come se avesse guardato i playoff in pantofole e pop corn davanti alla TV,aveva lasciato Toronto perché Mitchell non lo impiegava molto ma nel Michigan le cose per lui non sono migliorate:chiuso da Billups,Hamilton e soprattutto Stuckey sta seriamente pensando di accasarsi altrove,come del resto Jarvis Hayes.

A proposito,il rookie Stuckey è piaciuto,la sua personalità  ha convinto tutti(straordinaria la sua prestazione in Gara2 al Garden) ed è un punto fermo del team in vista del futuro prossimo.

Quanto al draft poche illusioni:Detroit ha la scelta numero 29,almeno in quello sarà  davanti a Boston(30°,ndr)!
Se il Mock draft del nostro Gerry si rivelasse esatto arriverebbe il centro californiano Hardin,ma dirlo ora è un'impresa titanica,vedremo"

Ma la domanda che gira principalmente tra i tifosi dei Bad Boys è la seguente:resterà  Flip Saunders?

Giunto alla terza stagione sulla panchina dei Pistons,Saunders è al momento più delicato della sua avventura nella città  dei motori. I risultati che Joe Dumars si aspettava(l'anello") non sono ancora arrivati anche se il rapporto tra i due è a dir poco buono e il lavoro del coach in questo triennio è stato di tutto rispetto.

"Joe e io ci metteremo seduti e valuteremo la situazione" ha affermato Flip dopo l'ultimo k.o. coi Celtics ma a Detroit c'è addirittura chi ha ipotizzato il suo addio con la imminente promozione a head coach del valido assistente Michael Curry anche se per il momento sembrano più che altro supposizioni.

Certo è che una decisione arriverà  presto,intanto l'altro assistente Terry Porter è nel mirino dei Suns.

Saunders ha sbagliato qualcosa? Quante colpe ha se i Pistons non hanno visto più le Finals?

Probabilmente ha fatto ciò che ha potuto o quasi.

Al suo arrivo migliorò il gioco offensivo del team,ricevette i complimenti dagli addetti ai lavori e il primo anno i risultati sembravano dargli ragione ma se è vero che la difesa vince e l'attacco vende biglietti,ecco che forse con quelle nuove soluzioni offensive ha venduto qualche ticket in più ma ha vinto un pochino meno,no?

Battute a parte(ammesso che siano solo battute") si è rivelato un buon coach e dovrebbe restare,a nostro avviso ha pagato all'inizio un po' di sua inesperienza e in seguito probabilmente ciò di cui abbiamo parlato nell'articolo.

In un momento però non ci ha convinto:la Finale di Conference 2007 si doveva vincere,anche se poi avesse beccato quattro sberle dagli Spurs"ma in quelle Finals Detroit ci sarebbe dovuta stare,troppo inferiori i Cavs,lì si addormentò anche Flip,niente scuse anche se James fu gigante.

L'estate che verrà  ci chiarirà  i principali dubbi,i tifosi vogliono un gruppo sempre più forte e ai Pistons manca poco per poter rivivere le emozioni del 2004.

Però qualcosa manca ormai da tempo e se Celtics e Lakers sono in Finale dopo i superbi arrivi di Garnett,Allen e Gasol ci chiediamo se forse non sia quella la strada da seguire,cioè non è forse il caso di portare a Motown un nuovo campione,magari under25/30"che possa dare classe,energia e un talento grande così?

Magari anche a costo di sacrificare"dunque vediamo Prince no,Rip no,Chauncey non se ne parla,Rasheed guai a chi lo tocca"

E' tosta ragazzi,auguri a Joe Dumars,che sia ben ispirato,qui c'è un popolo che vuol tornare a far festa e non soltanto perché son 50 anni che ammira grandi campioni!

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