I Pacers mantengono il 50%

Jamaal Tinsley durante le interviste…se l'è vista brutta

Neanche due partite molto difficili hanno fermato il discreto momento dei Pacers, che hanno vinto sei delle ultime nove partite mantenendo quota .500 dopo 10 vittorie e altrettante sconfitte. Anzi, Indiana è andata ad un passo dal battere anche i Phoenix Suns, prima di espugnare il parquet degli Orlando Magic.

Proprio la vittoria su Orlando 115-109 (la prima in trasferta contra una rivale di Conference) ha dato la conferma che questi Pacers possono giocarsela contro chiunque, anche contro la seconda squadra della Eastern Conference.

“Questa vittoria significa molto, sapendo che venivamo da una partita dove potevamo battere Phoenix – diceva Tinsley a fine gara – battere uno dei top team dell'Est vuol dire molto per noi. Quando facciamo la differenza anche in difesa, possiamo competere con chiunque”. Già , proprio la difesa concedeva soltanto 42 punti (con appena il 33% dal campo) ai Magic nel secondo tempo facendogli forzare ben 13 palle perse.

Abbiamo fatto delle buone rotazioni difensive – ha detto O'Brien – nel primo tempo non difendevamo bene sui pick and roll. Nel secondo tempo abbiamo fatto un grande lavoro nel marcare il giocatore al momento del pick, il risultato è stato che loro hanno sbagliato diversi passaggi e noi abbiamo ruotato bene“.

Ma anche l'attacco girava alla grande. Sette giocatori su otto entrati in campo andavano in doppia cifra, guidati ancora da Jamaal Tinsley che segnava 11 dei suoi 20 punti nel secondo tempo, aggiungendo 10 assists e 7 rimbalzi.

Inoltre i Pacers tiravano 11-20 dalla linea dei 3 punti, grazie a un Danny Granger particolarmente ispirato (6-7) che chiudeva con 27 punti e faceva la differenza in difesa, come da copione. “Granger era da tutte parti in difesa“. Dichiarava a fine gara il coach.

L'unico giocatore a non andare in doppia cifra era Shawne Williams, arrivato appena in tempo per l'inizio della gara, dopo aver assistito nel pomeriggio stesso al funerale, tenutosi a Memphis, della nonna morta di Alzheimer, Celeste Williams. I giocatori solitamente rifiutano di giocare dopo un avvenimento del genere, ma Williams ha voluto esserci.

Qualche giorno prima i Pacers erano stati sconfitti dai Phoenix Suns per 121-117, nonostante un Jermaine O'Neal che raggiungeva i 10000 punti in NBA e chiudeva con 30 punti (14-20 al tiro) e 11 rimbalzi. Ad un passo dalla vittoria perché con 1:15 da giocare i Pacers con una tripla di Mike Dunleavy erano avanti 117-113.

Una sconfitta dura da digerire – ha detto O'Brien – abbiamo giocato meglio nel secondo tempo che nel primo, ma Nash ci ha tagliato le gambe. Questo è quello che un due volte MVP può fare“. Steve Nash infatti segnava sei degli otto punti finali e serviva l'assist decisivo a Stoudamire.

L'inaspettata esclusione di Troy Murphy dalla partita non aveva nessuna giustificazione diversa da ragioni tecniche. “Non penso fosse una buona gara da fargli giocare – si è giustificato O'Brien – avevamo bisogno di corsa dai nostri lunghi e Troy al momento non può darcela“. Il coach riproponeva fin dall'inizio Williams (11 punti al termine) al posto di Jeff Foster come power forward a fianco di O'Neal per una coppia lunghi più mobile.

A proposito di lunghi, i Pacers hanno appena rilasciato il poco utilizzato Courtney Sims, che venne tagliato appena finito il training camp per poi essere rifirmato qualche giorno prima dell'inizio della regular season per far fronte a diversi infortuni. Questo taglio fa ben sperare per un imminente recupero di Ike Diogu, di cui il coach ha detto di aspettarselo entro Natale.

I Pacers non hanno assegnato Sims alla lega di sviluppo a Fort Wayne perché hanno in mente di firmare un altro giocatore in un altro ruolo, ad esempio una point guard visto che i ricambi di Tinsley stanno faticando a trovare spazio con continuità , Andre Owens ma soprattutto Travis Diener, preso in estate per il suo tiro da 3 punti che in questa stagione fatica ad arrivare.

Dopo 20 gare, Diener sta tirando col 32% e appena il 24% da 3 punti. Per il coach una delle cause è il fatto che il giocatore non ha trovato la giusta posizione e le situazioni per "bombardare". “Penso che Travis possa essere servito meglio sul perimetro quando in caso c'è uno come Jermaine – ha detto O'Brien – ha bisogno di essere in campo con qualcuno che chiuda le difese e possa scaricare fuori. Non abbiamo avuto molte opportunità  per via dei problemi fisici di O'Neal“.

Diener aveva cominciato come backup di Tinsley, salvo poi perdere credito partita dopo partita, sostituito da Marquis Daniels. “Non ho tirato bene – si accusa Diener – è frustrante per me questo, ma sono fiducioso nel mio prossimo tiro. So di saper tirare“.

Per i Pacers iniziano da adesso le vere opportunità  per migliorare il record e scalare posizioni nella Eastern Conference. Nelle prossime nove gare non figura una squadra con record positivo: la prima parte sarà  la più difficile però con Cleveland in trasferta, Chicago e Toronto in casa. Le restanti avversarie saranno Miami, New York, Philadelphia, Minnesota, Washington e Atlanta.

Guai scampati per Jamaal Tinsley

Per la terza volta in meno di un anno, nonostante la grande stagione che sta disputando, Jamaal Tinsley si è fatto notare per brutti episodi fuori dal campo, questa volta in una sparatoria dove per fortuna non è stato coinvolto attivamente.

Secondo la polizia l'incidente è cominciato al “Cloud 9”, un club nella 38th Street di Indianapolis, verso le 3 del mattino di domenica, dove la comitiva di Tinsley (fra cui l'equipment manager dei Pacers Joey Qatato) era stata “punzecchiata” riguardo le loro costose auto (tra cui una Rolls Royce).

Non appena il gruppo Tinsley ha lasciato l club, una Chrysler grigia e un'altra autovettura li hanno inseguiti fino al Conrad Hotel nel Downtown Indianapolis. Qui è cominciata la sparatoia, dove la Rolls Royce è stata colpita da diversi colpi di proiettili, mentre Qatato è stato colpito in entrambi i gomiti.

Un ufficiale del Methodist Hospital ha detto che Qatato ha ricevuto le cure ed è stato rilasciato prima di mezzogiorno di domenica.

Sempre secondo la polizia, pare che il fratello di Tinsley, James Tinsley, insieme ad altri due veicoli del gruppo, abbiano inseguito i malviventi fino al Monument Circle per cercare giustizia. Il sergente Paul Thompson ha voluto precisare che Jamaal Tinsley non ha preso parte a questo inseguimento.

Secondo coach Jim O'Brien, Tinsley è stata una vittima che non ha causato problemi, ma non accetta il fatto che alle 3 del mattino il giocatore era in quella situazione. “Jamaal si è cacciato in una situazione molto, molto pericolosa”. Lo stesso coach non ha intenzione di punirlo.

Larry Bird ha detto invece che il giocatore verrà  punito se si dimostrerà  che Tinsley abbia delle colpe. "A Jamaal io devo dire: Perché eri in un posto come quello alle 3 e mezzo del mattino? Non ho nessun problema con i giocatori che restano fuori fino a quell'ora, ma devi conoscere l'ambiente". Ha detto Bird. "E' giunta ora che Tinsley prenda delle decisioni migliori".

Anche Jermaine O'Neal ha voluto dire la sua sull'accaduto. “Da giocatori capiamo la situazione e il contraccolpo che scaturisce“. Ha sottolineato O'Neal. “Da giocatori dobbiamo capire che quando usciamo di casa siamo dei targets. Abbiamo tanti soldi, guidiamo macchine costose, per la gente siamo degli idoli, per altra proviamo invidia. Dobbiamo metterci in situazioni migliori. Non sto dicendo che Jamaal non era in una buona situazione, ma dobbiamo sapere sempre in che situazioni ci andiamo a cacciare quando usciamo di casa“. Continua O'Neal. “E' stato sfortunato, specialmente considerando la stagione che sta avendo. Al momento lui è il nostro MVP. Abbiamo bisogno che lui giochi molto, molto bene. Dobbiamo stargli vicino e sono sicuro che questa città  farà  lo stesso".

Il diretto interessato si è espresso lunedì, definendo l'accaduto come uno stupido errore. "Devo cercare di non intrufolarmi in queste situazioni - ha riferito Tinsley ai media della Conseco Fieldhouse - night clubs, alchool e armi in tarda notte, mi sono messo in un bel pasticcio".

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