Le cifre del Mago vanno un po' a corrente alternata in questo inizio…
Due vittorie e una sconfitta nelle prime 3 gare ufficiali dei Toronto Raptors contro squadre della Atlantic division, bilancio aggravato però dagli altri 2 ko consecutivi.
Il più inaspettato è stato forse quello nel Wisconsin, dove i canadesi hanno incassato 112 punti dai Bucks del cinese Yi Jianlian (che intanto viaggia a 9.8 punti e 4.8 rimbalzi di media).
Dopo l'ottima prova contro Sixers e Nets, Bosh e compagni hanno incontrato le prime difficoltà , cedendo prima ai Celtics del magic-trio, poi a Milwaukee e Orlando, partita forte (4-1).
Meno brillante il nostro Bargnani dopo il buon avvio contro Philadelphia (20 punti e 5 rimbalzi) e l'ottima prova a East Rutherford (20+5); Andrea ha chiuso contro Boston con 9 punti e 8 rimbalzi a referto, ma soprattutto con un brutto 3 su 17 dal campo, e addirittura 5 soli punti contro Milwaukee.
Meglio davanti al suo pubblico contro i Magic (16+8), Andrea ha sfiorato la doppia doppia, centrata invece da un rinato Bosh (26+10).
Per completare la prima tornata di gare contro le franchigie della Atlantic manca la sfida contro New York, programmata solo per il prossimo 11 gennaio.
Male anche Golden State: 0-4 il bilancio delle prime gare di regular season, che hanno visto i Warriors opposti, nell'ordine, a Utah, LA Clippers, ancora Utah e Cleveland.
La difesa resta il principale problema dei guerrieri, come dimostra il bilancio dei punti concessi agli avversari: addirittura 478 in 4 partite (qualcosa come 119 a gara!!!).
Esordio in gare ufficiale per il secondo italiano attualmente impegnato nella Nba, non molto utilizzato, per ora, da coach Don Nelson.
6 punti in 12 minuti di gioco per Belinelli contro i Jazz al debutto, 5 con 3 assist nella prova successiva, e ancora 2 punti con 1/6 dal campo nella seconda sfida contro Utah. La gara contro Cleveland, invece, il Beli l'ha vista tutta dalla panchina. Arriveranno certamente tempi migliori.
1° quesito di oggi: dopo il difficile periodo iniziale, riuscirà Belinelli ad esplodere tra i Pro?
Chi non smette di stupire, nella Nba di questi primi giorni di stagione, sono gli Hornets: dopo 4 vittorie in fila, per la franchigia di New Orleans è arrivato anche il primo ko, di misura contro Portland (93-90), nonostante uno strepitoso David West (34+18).
Sugli scudi anche Chris Paul, ormai tra i migliori nel suo ruolo della Lega: il play ha infilato un'altra doppia doppia (18+12), la sera dopo aver incantato lo Staples center di Los Angeles e distribuito 21 (!) dei 29 assists della squadra (record di franchigia per Paul), ai quali vanno aggiunti 19 punti, nella serata in cui uno scintillante Stojakovic ne ha messi 36.
Hornets 4-1, ed ecco l'altro quesito d'obbligo per i lettori: la Southwest division, dopo San Antonio, Dallas e Houston, ha partorito un'altra big?
Capitolo "zero": no, non stiamo parlando del futuro di Gilbert Arenas, ma di quelle squadre con la casella delle vittorie ancora immacolata.
Se si potevano ipotizzare difficoltà di partenza per Seattle (0-5) e Minnesota (0-3), entrambe profondamente cambiate in estate, nessuno forse si aspettava un avvio così stentato da parte di Golden State (0-4), Miami (0-4), Washington (0-3) e soprattutto Chicago (0-4), che per l'apertura di stagione non sembrava avere un calendario proibitivo (Nets, Sixers, Bucks e Clippers).
Zero imperante anche per Pistons, Celtics e Clippers, ma questa volta nella casella delle sconfitte: se la notizia non sorprende certamente per le prime due, di sicuro in pochi si aspettavano questa lanciatissima partenza della compagine californiana (4-0), nonostante l'infermeria affollata e tutti i dubbi delle scorse settimane.
Intanto, tra le notizie che arrivano dal magico mondo della Nba, si è appreso che il proprietario dei Seattle Supersonics, franchigia fondata nel 1967 e campione nel 1979, ha comunicato ufficialmente alla Nba l'intenzione di trasferire la franchigia stessa ad Oklahoma City.
Se tutti gli incartamenti saranno in ordine entro i termini, e salvo ripensamenti, i Sonics potranno trasferirsi ad Oklahoma City già dal 2008/2009.
A proposito di Sonics, se qualcuno avesse avuto dei dubbi sulla possibilità che Kevin Durant vincesse il premio di "Rookie of the year" forse, dopo le prime prestazioni (22.6 punti, 5.4 rimbalzi, e 2.4 assists), avrà cambiato idea" o no?
Alla prossima!