Orlando Magic: Preview

Dwight Howard è uno dei più forti lunghi della Lega

Obbiettivi

Facendo alcune considerazioni il primo turno dei playoff per questa stagione è un obiettivo minimo. Il gruppo che ha permesso ad Orlando di rimettere piede nei playoff è stato ritoccato e sulla carta appare più forte. Sicuramente però come si è rafforzata Orlando si sono rafforzate altri team ad Est, l'esempio lampante è Boston che è passata al ruolo di contender dopo aver chiuso la stagione con 24 vittorie, quindi i Magic non possono riposarsi sugli allori e dare per scontato l'accesso alla post season.

Per carità , un'eliminazione al primo turno non può essere vista ancora come un fallimento totale, però se è vero che la squadra è stata rinforzata in estate ora è lecito aspettarsi qualcosa in più.

Stranamente infatti, l'ottimo risultato ottenuto l'anno scorso ora diventa quasi un problema. Perché bisogna migliorarlo.

Conference: Eastern Conference
Division: SouthEast Division

Arrivi: Rashard Lewis, Adonal Foyle
Partenze: Grant Hill, Darko Milicic, Travis Diener
Rookie: Marcin Gortat

Probabile quintetto base:
Playmaker: Jameer Nelson
Guardia: Keith Bogans
Ala piccola: Hedo Turkoglu
Ala grande: Rashard Lewis
Centro: Dwight Howard

Roster

Guardie: Jameer Nelson, Keith Bogans, J.J Redick, Keyon Dooling, Carlos Arroyo,
Ali: Rashard Lewis, Hedo Turkoglu, Trevor Ariza, Bo Outlaw, James Augustine, Pat Garrity, Marcin Gortat, Tony Battie
Centri: Dwight Howard, Adonal Foyle

Head Coach
Stan Van Gundy

Assistant Coaches
Brendan Malone
Patrick Ewing
Steve Clifford
Bob Beyer

Strength And Conditioning Coach
Joe Rogowski

Athletic Trainer
Tom Smith

Commento

È ritornato l'entusiasmo ad Orlando dopo alcuni anni opachi che avevano visto i Magic fuori dai playoff. Era datata 2003 l'ultima apparizione alla post season: come finirono quei playoff? Per la risposta basta dire che allora i Magic schieravano con la casacca numero 1 un certo Tracy McGrady.

Eliminazione per mano dei Detroit Pistons al primo turno, un incubo per T-MAC dotato eppure di un talento pazzesco e raro. Dopo aver passato tre anni avari di soddisfazioni, qualcosa ad Orlando è cambiata e i frutti si sono già  visti la scorsa stagione.

Per una buona parte iniziale infatti i Magic hanno rappresentato la sorpresa della stagione, guidando la Division con un buon record. Poi c'è stata una flessione, ma grazie a quanto fatto in precedenza e, soprattutto, al crollo degli Indiana Pacers, la post season è arrivata.

Con un avversario come i Detroit Pistons, detentori del miglior record della Conference, c'era poco da fare, ed il cappotto subito non ha stupito più di tanto. Ciò che contava era fare esperienza e rendere la piazza interessante per qualche free agent.

E proprio dal mercato free agents è arrivato il grande colpo dei Magic, che hanno firmato l'ex Sonic
Rashard Lewis. La mossa è di quelle importanti, seconda solo ai movimenti in entrata dei Celtics con Kevin Garnett e Ray Allen, anche se è giusto sottolineare che il sacrificio è stato notevole pensando a quanto percepirà  Lewis nei prossimi anni. Proprio per questo motivo in molti avevano dei dubbi, insomma il valore dimostrato negli ultimi anni in campo dal giocatore è alto, ma è stata una mossa azzeccata offrirgli così tanto?

Il tempo ci dirà  chi aveva ragione, per ora a favore della dirigenza di Orlando parlano le cifre dell'ex Sonic che ha mantenuto nelle ultime stagioni circa 20 punti di media.

Ma l'aspetto più affascinante dell'operazione è rappresentato dal compagno con cui Lewis andrà  a fare coppia: Dwight Howard. Prima scelta assoluta nel 2004, a soli 21 anni è già  l'uomo franchigia dei Magic e continuerà  ad esserlo per parecchi anni visto che Lewis non ha manie di protagonismo.

La coppia è ben assortita e sarà  sicuramente interessante seguirla già  da questa stagione. Lewis punirà  i raddoppi su Howard specialmente fuori dall'arco dove ha sempre avuto medie importanti, mentre dal canto suo Howard dovrà  dimostrare i miglioramenti fatti in pre season nel tiro dalla media distanza. La sua capacità  di andare a rimbalzo è indiscutibile e lo colloca come uno dei migliori in tutta la Lega. Chi gli permetterà  di tirare il fiato sarà  il nuovo arrivato Adonal Foyle.

Sembrava una off season felice poi però quando meno te lo aspetti arriva il colpo capace di rimettere in discussione quasi tutto.

Il vero problema infatti in questa pre season per Orlando è stato l'infortunio occorso a Tony Battie, fuori per gran parte della stagione (o tutta intera). Ciò costringerà  il nuovo coach Stan Van Gundy a schierare un quintetto con Rashard Lewis e Hedo Turkoglu ali. Il turco poteva anche essere scambiato, visto che con l'arrivo di Lewis era destinato a trovare poco spazio, ora con Battie fuori il suo minutaggio è destinato ad aumentare.

Questa coppia di ali è già  stata utilizzata in pre season, che sappiamo essere poco significante; quindi la reale coesistenza tra i due resta un punto interrogativo, soprattutto a rimbalzo dove entrambi non hanno ottimi numeri. Importante sarà  allora l'apporto di Trevor Ariza, aggressivo e decisivo quanto basta quando si alza dalla panchina.

Nel ruolo di playmaker nessuna novità , si riparte ancora da Jameer Nelson profondamente toccato in estate dalla morte del padre. La società  gli ha riconfermato la fiducia, spetta ora a lui ripagarla dimostrando che la media assist in pre season non è stata un caso isolato. È una stagione importante sia per lui che per Carlos Arroyo, poiché se le cose non dovessero soddisfare in pieno la dirigenza potrebbe aggiungere un nuovo tassello proprio in quel ruolo.

Keith Bogans sarà  probabilmente la guardia titolare, ma è J.J Redick a destare maggiore curiosità . La scorsa stagione è stato fermato dagli infortuni ora è chiamato a riscattarsi. È in possesso di un ottimo tiro ma dovrà  accontentarsi di uscire dalla panchina, anche perché in coppia con Nelson non offrono garanzie in difesa.

A coach Stan Van Gandy spetta il compito di migliorare il risultato ottenuto dai Magic la scorsa stagione che potevano contare sul contributo di Grant Hill e Darko Milicic; ciò significherebbe superare il primo turno dei playoff o quantomeno arrivare alla post season con un record migliore.

Van Gundy, di ritorno in Florida dopo la prima esperienza sponda Miami, dovrà  far rendere al meglio la coppia Howard-Lewis. Su entrambi ci sono pochi dubbi, se si troveranno bene sin da subito per i tifosi dei Magic saranno soddisfazioni.

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