Larry Bird potrebbe ricavare una scelta nel draft di domani
Per i Pacers questa sarà una lunga estate e lo abbiamo capito dai rumors che - giornalmente - arieggiano a Indianapolis riguardo Jermaine O'Neal.
Ma prima di tutto ci sarebbe il draft. A un giorno dall'evento, i Pacers non hanno ancora scelte, ma al momento del draft tutto può accadere e Larry Bird ha fatto sapere che c'è il 50% di probabilità che arrivi una chiamata attraverso una trade. "Abbiamo parecchie discussioni riguardo questa cosa e probabilmente avremo una scelta". Le dichiarazioni di Bird, ottimista perché squadre come Atlanta, Phoenix, Philadelphia, Charlotte e Detroit hanno più di una scelta in questo draft.
Qualora dovesse arrivare una chiamata, la cosa certa è che si punterà su un tiratore, ovvero un giocatore ideale per il progetto di O'Brien. Il nome più insistente è quello del nostro Marco Belinelli, prospetto che Bird segue da parecchio tempo, dai tempi in cui selezionò Erazem Lorbek nel draft di due anni fa. Ma si parla anche dello spagnolo Rudy Fernandez, di Morris Almond, del croato Marko Tomas e di Demetris Nichols, tutti col denominatore di saper tirare da fuori.
E chissà , una chimata potrebbe derivare proprio da una cessione del giocatore più importante, quel O'Neal che lo stesso che Jim O'Brien ha fatto sapere di volere allenare nella prossima stagione.
“Ci siamo seduti e ho parlato con Jermaine sulla sua situazione e riguardo il futuro - ha detto Jim O'Brien in una intervista all'Indianapolis Star – se sarò il suo coach nella prossima stagione, cosa che mi aspetto e che voglio, il mio lavoro e la sue leadership remeranno dalla stessa parte, abbiamo bisogno entrambi di essere da esempio per la squadra”.
O'Neal aveva già detto di non voler rimanere in caso di ricostruzione, ma questa è una situazione che Bird ha escluso e che O'Brien non ha previsto. “So che gli scambi sono difficili da realizzare quando di mezzo ci sono gente come Jermaine O'Neal o Kevin Garnett perché loro sono estremamente importanti per il futuro della franchigia e non puoi permetterti di sbagliare con loro - continua il coach che rimarca poi il fatto di essere certo che O'Neal resterà ai Pacers – io ho l'impressione che Jermaine O'Neal non sarà scambiato, nella mia mente sto già programmando di allenarlo nella prossima stagione”.
Le squadre potenzialmente in lotta per contendersi O'Neal sono le solite, in particolare i Lakers e i Celtics, con l'aggiunta sembra degli Hawks nelle ultime ore, pronti a cedere i loro dubbi su chi prendere con la chiamata n.3. Addirittura su ESPN si vociferava uno scambio a 4 con i Pacers che cedendo O'Neal a Boston avrebbero ricavato dai Lakers i due che sentiamo parlare da ormai troppo tempo, ovvero Lamar Odom e Andrew Bynum.
Nel frattempo O'Brien, in queste tre settimane ha organizzato il suo staff e ha sentito per telefono tutti i suoi giocatori. In questa settimana vedrà di persona Troy Murphy e Mike Dunleavy che al momento si trovano a New York.
La telefonata più interessante sembra sia stata quella con Jamaal Tinsley che ha definito "Grandiosa". Al nuovo coach il play piace tantissimo e non lo ha mai nascosto nemmeno in precedenza. "Abbiamo avuto una splendida conversazione e sono sicuro che instaureremo una grande relazione".
Alla domanda su eventuali presenze di lacune in squadra, O'Brien non ha voluto rispondere, girando un po' il discorso. Col roster attuale il coach non avrebbe dubbi su quale sarebbe il quintetto iniziale: Tinsley, Granger, Dunleavy, O'Neal e Murphy, sottolineando il fatto di apprezzare molto le qualità di Jeff Foster.
I tifosi che incontrano l'ex coach di Boston e Philadelphia per strada gli chiedono se questa squadra sarà in grado di raggiungere i playoffs nella prossima stagione. Lui risponde loro con due parole perché ne è convintissimo: "Assolutamente si".
Nel frattempo, l'impegno più imminente per i Pacers - draft permettendo - è quello della Summer League di Orlando. Sul roster al momento non si conosce molto. Shawne Williams e Danny Granger giocheranno sicuramente, Orien Greene è in dubbio, mentre Ike Diogu e David Harrison non ci saranno, il primo per motivi di studio mentre il secondo per l'infortunio che l'anno scorso lo ha condizionato per gran parte della regular season. O'Brien ha fatto sapere che saranno firmati – come ogni anno – dei free agent pronti a battagliarsi un posto in squadra. Il coach sarà Lester Conner, nuovo assistente di O'Brien.
Lester Conner è pronto per i Pacers
Lester Conner fa parte dei fedelissimi di O'Brien, pronto a seguirlo ad ogni avventura. Non appena i Pacers hanno ufficializzato il nuovo coach, non ha pazientato un attimo Conner a rescindere il contratto che lo legava ai Bucks.
Per Conner questo è una sorta di ritorno. In pochi se lo ricordano ma giocò nei Pacers lo spezzone finale della stagione 1993/1994. Da giocatore per lui ci sono 13 anni di carriera trascorsi in sette squadre.
Lui dice però che la sua volontà di fare il coach sia nata per caso, quando un giorno stava prenotando le nozze di matrimonio da un certo Joe Iracane, che poi venne a sapere fosse il miglior amico di Rick Pitino, all'epoca coach dei Boston Celtics.
Fortunatamente per Conner le circostanze lo hanno portato ad entrare nello staff di Pitino e quando a questi gli successe Jim O'Brien, cominciò a nascere una grande relazione tra quest'ultimo e Lester.
Conner reputa O'Brien una grande persona. “Per me è come un padre. Mi ha insegnato parecchie cose della vita, della famiglia, della relazione con le persone, dei soldi, su come diventare un buon marito e diventare un buon padre. Ho appreso tante cose da lui oltre al basket”.
O'Brien ha molta fiducia in Conner. “Io e Lester siamo stati insieme per lungo tempo. Allenerà la squadra della Summer League perché ha le abilità per diventare un grande head coach. In NBA c'è tanta gente che non ha le sue stesse conoscenze. Da giocatore ha lavorato per diversi coaches e questo lo aiuterà ". Ma per O'Brien ha anche altre qualità . “E' un grande comunicatore, capisce ogni aspetto del gioco ed è un grande lavoratore. Tutti gli ingredienti per diventare un grande coach in futuro".
Conner ora dovrà convertire le belle parole in fatti.
Orien Greene vuole riscattarsi
In questo periodo Orien Greene è impegnato in Florida, nel suo luogo di origine, dove insegna il basket ai bambini. Da lì ha fatto sapere di essere molto ottimista riguardo Jim O'Brien ma ha anche aggiunto di volersi rifare della passata annata, trascorsa per troppo tempo in panchina, prima per infortunio poi per scelta tecnica sotto Rick Carlisle.
“Spero di avere la possibilità di mostrare quello che so fare. L'anno scorso ho sofferto un po' per l'infortunio. Se gioco, sento di poter fare buone cose”. Ha detto la venticinquenne point guard arrivata l'estate scorsa da Boston.
La rottura del mignolo della mano sinistra ha condizionato la sua scorsa stagione. “Avevo intenzione di giocare anche con questo problema - continua Greene – Donnie e Larry però mi hanno detto di aspettare che io fossi pienamente recuperato”.
Con O'Brien si praticherà un basket più rapido e di questo Greene è molto contento. “Questo è lo stile con il quale voglio giocare. Con coach Carlisle, l'imperativo era dare la palla sotto a O'Neal. Coach O'Brien vuole anche una dimensione esterna”.
Ma è soprattuto la difesa il punto forte di Orien, quello con il quale - già dai tempi di Gainesville - si è fatto conoscere al grande pubblico. Nell'aspetto difensivo, in molti sono d'accordo sul fatto che sia il migliore in squadra tra gli esterni.
Per Greene potrebbero aprirsi nuovi scenari.