Grande equilibrio in Gara-4. Nella foto: il senegalese Diop e il lettone Biedrins.
Quando compare la corpulenta figura di coach Don Nelson, la sala stampa della «Oracle Arena» è in religioso silenzio. Nellie si siede lentamente al suo posto (mostrando un po' di comprensibile stanchezza). Beve ancora un sorso dalla lattina, guarda i giornalisti presenti e si sistema la giacca.
Il vecchio guru ha il faccione rilassato e – anche se non lo mostra in modo esplicito – è molto felice. Per prima cosa è soddisfatto per la prestazione della sua squadra, giovane ed inesperta (nei playoff). In secondo luogo, Nellie è contento per un'altra incredibile vittoria.
Golden State ha battuto Dallas 103 a 99! Ed ora conduce 3 a 1 nella serie!
La sua voce è calma, le sue parole misurate. Il cervello di Nellie – nonostante un'apparente indolenza fisica (ma è solo l'inevitabile rilassamento dopo momenti di tensione) – è molto attivo: il coach cerca di analizzare i punti più importanti del match (senza esagerare con l'enfasi) e tenta di non sbilanciarsi troppo (non è nuovo a dichiarazioni “tattiche” o spiazzanti).
Sono molto orgoglioso di questa partita, indipendentemente dal risultato finale. È stata una grande vittoria per tutti noi.
Tutti pensano che ormai abbiamo il controllo della serie, ma noi la pensiamo diversamente. Abbiamo disputato solo quattro partite e ci aspettiamo una serie lunga.
Certo, siamo contenti di essere in vantaggio. Ma nutriamo grande rispetto nei confronti dei Dallas Mavericks: l'hanno già dimostrato più volte in questa stagione, non hanno problemi a vincere tre partite in fila.
Nellie conclude la sua pacata dichiarazione, e si rivolge ai giornalisti: ci sono domande? Seguono attimi di silenzio. E una battuta del coach: «Grazie, allora posso andare via». A questo punto una voce chiede un giudizio sulla prova del Barone.
Nellie sulla prestazione di Baron Davis:
Ho chiesto a Baron di essere “dominante” e lui ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore. Ha fatto girare la palla molto bene e ha fatto le giuste scelte per la squadra.
E poi su Mickael Pietrus (precisando – tra le risate dei presenti – che lui, Nellie, non conosce la lingua fancese):
È il giocatore che ha vinto la partita. Ha disputato una gara fantastica: ottima difesa, rimbalzi (molto importanti), canestri, grande impegno, presenza determinante in campo.
Un'ultima considerazione su questa sua formazione:
Questa è la squadra più divertente che io abbia mai allenato.
All'inizio abbiamo avuto delle difficoltà : troppi alti e bassi. Ma non mi sono mai divertito tanto come quest'anno. Questa squadra gioca i Playoffs. E li gioca molto bene.
La partita
L'incontro è equlibrato (e si deciderà solo nel finale del quarto periodo). Dallas scende in campo agguerrita per cercare di vincere il match e riportare la serie in parità . Nel primo tempo Josh Howard non sbaglia un tiro (un'altra ottima prova: 22 punti, 12 rimbalzi e 4 assist). Jason Terry è “caldo” e disputa una buona partita. Il centro DeSagana Diop – schierato da coach Avery Johnson nel lineup – cattura 13 rimbalzi, rifila 4 stoppate e difende davvero come un matto. Dalla panchina Jerry Stackhouse realizza ben 24 punti (con una tripla da distanza siderale). Anche il tedesco Dirk Nowitzki gioca abbastanza bene: 23 punti, 15 rimbalzi, 3 assist, 4 palle recuperate e, nel vibrante finale, un paio di tiri da 3 punti incredibili!
Nonostante tutto questo… vincono i Golden State Warriors!!
Per la seconda volta consecutiva in 48 ore, c'è il record di spettatori presenti all'Arena nella storia della franchigia: 20,672!
Il pubblico è caldissimo: all'interno è una vera bolgia.
Quando mancano 3 minuti alla fine dell'incontro, Dallas è avanti di un solo punto: 90-89. Howard si complca la vita con una difficile penetrazione e sbaglia il passaggio. Jason Richardson (22 punti e 5 rimbalzi) recupera la palla e serve il Barone che vola in contropiede concludendo in sotto-mano per il 91-90 Warriors. Stackhouse sbaglia la conclusione dalla lunga distanza. Mentre Andris Biedrins, dall'altra parte del campo, schiaccia a due mani (subendo fallo). GSW avanti 93-90.
Negli ultimi 45″ Dallas segna ben 3 volte dall'arco (2 Nowitzki), ma questo non è sufficiente per superare gli scatenati padroni di casa. Che grazie ad una “bomba” di Matt Barnes e all'ottimo Pietrus, non si fanno rimontare dai Mavs negli ultimi istanti.
Miglior giocatore
Baron Davis
44 minuti
33 punti (con 12/17 al tiro, di cui 3/4 da 3)
6 su 12 dalla lunetta
8 rimbalzi
4 assist
2 palle recuperate
1 stoppata
2 palle perse
Brevi considerazioni su Dallas
"¢ Jason Terry non è l'ideale “distributore di palloni” di cui i Mavs avrebbero bisogno nelle situazioni delicate. Si suppone che Devin Harris sia l'uomo “giusto”, ma il ragazzo è giovane e non sempre affidabile: 8 punti, 3 assist e 3 palle perse in 20 minuti.
"¢ Josh Howard è stato mostruoso nel primo tempo. Nella ripresa, invece, ha giocato pochissimi palloni. Comunque, è una garanzia: in questa serie viaggia a 20.8 punti e 9.5 rimbalzi di media.
"¢ Dirk Nowitzki non sta giocando male. Ma non è un fattore. Spesso è fuori ritmo in attacco e i suoi compagni lo servono troppo lontano dal canestro. Se si escludono le due triple negli ultimi secondi (che hanno riaperto il match), si nota come il tedesco non abbia trovato ancora la chiave per essere incisivo con continuità . Dirk deve solo pensare che la serie non è finita e che c'è ancora tempo per recuperare (e per tornare ad essere decisivo).
"¢ Dallas è sotto 3 a 1. Non è facile recuperare. I tifosi texani si aspettano una grande reazione (soprattutto caratteriale) da parte dei loro beniamini.
Dallas non può più perdere: un'altra sonfitta e sono fuori. Reggeranno la pressione? Ai Warriors “basta” vincere una delle prossime tre partite. Difficile? Considerando che ne hanno vinte tre su quattro e che Gara-6 si giocherebbe nella bolgia di Oakland…