Bobby Jenks, decisivo closer per gli White Sox
Finalmente novità in vetta alla AL Central: i Tigers hanno infilato la striscia negativa peggiore della stagione, inanellando 5 sconfitte consecutive di cui tre nell'attesissimo scontro diretto contro Chicago. I campioni del mondo hanno dunque riaperto la corsa al pennant, guadagnando allo stesso tempo campo sui rivali per la Wild Card.
Gran settimana dunque per i southsiders, che con una sequela di vittorie uguale e contraria rispetto ai rivali del Michigan riescono a riaccendere la fiammella di speranza ormai sopita.
Le Squadre
Benché il manager Jim Leyland ostenti sicurezza, fischiettando nel dugout per alleviare la tensione dei suoi giocatori, lo slump che hanno attraversato in questa settimana i Detroit Tigers (77-41) ha ricordato a tifosi ed analisti più la squadra perdente delle stagioni passate che la schiacciasassi vista in questo 2006.
Detroit ha iniziato la settimana male, perdendo 1-2 la serie contro Minnesota (pur avendo vinto gara-1), e l'ha proseguita peggio, con un doloroso sweep subito dagli White Sox; la W conquistata nella notte nell'opener contro Boston ha messo fine alla serie negativa, ma le conseguenze psicologiche sul gruppo si potranno vedere solo nei prossimi giorni. "No panic" dunque per i Tigers, che possono incolpare il cuore del lineup per lo scarso rendimento in questi incontri (2 soli RBI per i battitori nr. 3 4 e 5) e devono farsi forza della rotazione migliore delle Majors: Rogers, Robertson, Miner, Bonderman e Verlander sono 5 ottime ragioni per non perdere la fiducia nel possibile - probabile pennant.
Gongolano dunque i campioni del mondo, ben contenti di aver pressoché dimezzato in una settimana lo svantaggio dalla vetta: i Chicago White Sox (71-46) ben ricordano come - nella scorsa stagione - un vantaggio ampiamente rassicurante (ben 15 partite) su Cleveland si assottigliò fino ad arrivare ad una sola gara vinta in più, ed è questo ricordo a mantenere viva la speranza di vincere ancora la Division. Pur avendo iniziato la settimana perdendo contro Los Angeles nel recupero di un incontro rained out in Maggio, le Calze Bianche hanno vinto entrambe le serie successive, prima 2-1 contro gli Yankees e poi con il già citato sweep ai danni dei Tigers. Avversari quindi di livello massimo, battuti spesso con punteggio stretto (grande al contributo di un grandissimo Bobby Jenks). Chicago ha dimostrato ancora una volta di poter vincere le partite importanti, ed a dimostrarlo senza ombra di dubbio ecco il record degli scontri diretti contro Detroit: un indiscutibile 9-3 parziale a favore dei campioni del mondo. Gli White Sox non possono che contare sulle sette partite rimanenti per agganciare i rivali, con quattro importantissimi incontri al Comerica Park tra dieci giorni.
Al terzo posto, le altalenanti prestazioni dei Minnesota Twins (68-49) hanno deluso chi vedeva Minnie come forza esplosiva nell'equilibrio della AL Central: se vincere 2-1 la serie contro i capoclassifica Tigers alimentava ancora tali speranze, le tre sconfitte consecutive contro i pari-livello Toronto Blue Jays (serie persa 1-3) hanno posto altri dubbi sulle reali possibilità dei Twins di rientrare nella corsa alla Wild Card. Non è un caso che le tre W conquistate in settimana siano venute da Radke (ben 2) e Santana, ovvero gli unici partenti di livello rimasti, data l'assenza per infortunio del rookie-meraviglia Liriano. Peraltro il problema al gomito del giovane mancino, frutto senz'altro di sovrautilizzo (un cavallo da tiro da 200 inning si costruisce, non si inventa!) e potenzialmente season-ending, può danneggiare la corsa di Liriano a premi cui legittimamente ambiva, quali il Rookie of the Year e addirittura il Cy Young Award dell'American League.
Da notare che nelle tre partite perse contro Toronto, la rotazione ha fatto male (i tre partenti - due rookie ed il veterano Silva - hanno ottenuto un'ERA di 9.82) ma il lineup non li ha assistiti per nulla, portando a casa 1 solo punto! Con prestazioni come queste, la postseason rischia di rimanere un sogno irrealizzabile.
Scendendo al di sotto di media .500, benché l'unico scopo sia quello di sviluppare dei prospetti interessanti per il prossimo anno, quanto ai risultati l'andamento settimanale ha visto le due franchigie perdenti della Division affrontarsi nel weekend in una drammatica ("per i Royals) serie di 4 incontri.
Drammatica, si diceva, solo in Missouri, visto che in Ohio i tifosi dei Cleveland Indians (53-64) hanno potuto assistere ad un bellissimo sweep: tre incontri punto-a-punto vinti dal bullpen (finalmente decisivo in positivo, dopo tutti i danni fatti in passato) ed una conclusiva partita domenicale travolgente - con un 1° inning da 11 punti! - che ha rappresentato la sesta vittoria consecutiva, visto che la settimana era iniziata già con una serie vinta 2-1 contro gli Angels.
Con un attacco che continua a produrre senza soste, trascinato da un Hafner formato MVP, al sesto GS della stagione - record storico di Don Mattingly del 1987 eguagliato - battendo .303 di media e con una produzione al piatto che lo pone come secondo nelle graduatorie AL sia per HR (35) che per RBI (104).
La Tribe è ora attesa da una lunga trasferta, che sarà dedicata all'ulteriore sviluppo dei giovani rookie da poco chiamati dalle Minors, tra i quali il più promettente è l'OF koreano Shin-Soo Choo che sembra già pronto per partire titolare nel 2007 date le fenomenali capacità difensive, abbinate ad una notevole pazienza al piatto. Per lui media .395 negli ultimi 11 incontri, con 1 HR e ben 14 RBI.
Per quanto riguarda i fanalini di coda Kansas City Royals (41-78), spazzati via nel weekend come appena raccontato, avevano aperto la settimana nel modo meno atteso: rifilando a loro volta un clamoroso sweep ai Boston Red Sox, una delle migliori compagini dell'AL impegnata tuttora nella corsa alla postseason. Tre vittorie sudatissime, con soli 4 complessivi punti di vantaggio, frutto del lavoro di un bullpen tutt'altro che rassegnato dal fatto di lanciare per la peggior squadra delle Majors.
Per i Royals la fase di sviluppo sarà ancora più lunga e complessa che per gli Indians, in quanto alcuni dei giovani più promettenti (tre ex-prime scelte: lo SP Zach Greinke, l'OF Billy Butler e il 3B Alex Gordon) sono ancora in Doppio-A e verranno chiamati in prima squadra verosimilmente solo a fine Settembre"alla fine dei loro playoffs.
Il Migliore
In questa settimana torniamo a premiare un lanciatore, riportando così l'attenzione sul monte.
La prestazione forse più brillante è stata quella del partente dei Minnesota Twins Brad Radke, che benché sotto infiltrazione a causa di un problema alla spalla è stato autore di due belle W, in cui ha subito solo 2 punti in 14 inning (ERA 1.29) con 5 K a fronte di 2 BB. Nonostante il dolore per l'infortunio il veterano ha deciso di non operarsi, essendo prossimo al ritiro a fine stagione, per condurre la propria squadra alla disperata corsa verso una difficile postseason.
Sebbene la storia di Radke sia affascinante, è giusto che il migliore della settimana appartenga alla squadra che questi sette giorni ha dominato: i Chicago White Sox. Il closer Bobby Jenks è stato determinante nelle sei vittorie collezionate dai campioni in carica, con 1 W e 3 S ottenute grazie a 5.1 scoreless inning in cui ha concesso solo 3 valide, a fronte di 6 K e una sola BB. Jenks è un lanciatore colossale (1.90 per 115 kg) dalle fastball costantemente sulle 99 mph che lo rendono quasi intoccabile dalle mazze avversarie (2 sole BS in stagione, su 35 opportunità di salvezza).
Coming Up
Nella settimana appena iniziata, Detroit sarà attesa da altre due partite per chiudere la serie a Boston, per poi tornare in Michigan ed ospitare i Texas Rangers.
Chicago e Minnesota, dal canto proprio, si affronteranno nel fine settimana in una delicata serie che avrà spettatori interessati anche le altre contendenti alla Wild Card (Yankees e Red Sox), dopo aver disputato serie intradivisionali rispettivamente contro Kansas City e Cleveland.
Queste ultime concluderanno poi il weekend fuori dalla Division, con gli Indians di scena a Tampa Bay e i Royals a ricevere gli Oakland A's.