Team Report #4

David Ortiz, guida la MLB con 37 HR e 105 RBI

Il mese di luglio ha emesso le sue prime sentenze tagliando definitivamente alcune squadre dalla corsa per i playoff ed allo stesso tempo ha infiammato in entrambe le leghe la lotta per la conquista della wild card. A parte la National League East, che sembra già  essere assegnata ai Mets, tutte le division sono molto equilibrate e si prospetta un mese di agosto veramente caldissimo"".

AL East

Continua serratissima la lotta per la conquista della division con i Boston Red Sox (62-40) sempre in testa ma tallonati da vicino dagli eterni rivali degli Yankees. I Sox mantengono un buon ritmo grazie alla continuità  di prestazioni di Curt Schilling (13-4, 3,84 ERA) e Josh Beckett (13-5, 4,76 ERA) che hanno concluso un mese con buona solidità . Positivo anche l'impatto del rookie Jon Lester (5-1, 3,49 ERA), mentre Tim Wakefield (7-8, 4,14 ERA) entra in lista infortunati con una costola fratturata. Brilla ancora la stella di Jonathan Papelbon (0,51 ERA, 29 SV) che rasenta la perfezione concedendo un solo punto a luglio, ma tutto il bullpen nel suo complesso è stato più che affidabile. L'attacco è sempre incisivo con il n° 3 ed il n° 4 del lineup, David Ortiz (.285) e Manny Ramirez (.314), che continuano a terrorizzare i lanciatori avversari colpendo in due 20 HR e 58 RBI soltanto a luglio! Il rientro di Coco Crisp (.265) ha rafforzato l'assetto difensivo all'esterno centro, ma offensivamente si è rivelato più che deludente.

A pochissime partite di distacco seguono i New York Yankees (60-41) sempre più decisi a non mollare la scia dei calzini rossi di Boston. In attesa di verificare l'impatto del neo arrivato Bobby Abreu, acquistato per sostituire almeno uno tra gli infortunati Hideki Matsui e Gary Sheffield, gli Yankees si affidano alla coppia Chien-Ming Wang (12-4, 3,77 ERA) e Mike Mussina (13-3, 3,40 ERA) per mantenersi ai piani alti della division aspettando sempre che Randy Johnson (11-9, 5,07 ERA) esca dal torpore che lo pervade da inizio stagione. L'acquisto di Sidney Ponson (0-1, 10,00 ERA) non può rappresentare la soluzione dei problemi sul monte, ma può di certo essere d'aiuto visto il momento critico che sta interessando Jaret Wright (6-6, 4,73 ERA). Con l'assenza di Matsui e Sheffield il peso dell'attacco è stato tutto sulle spalle di Jason Giambi (.248) e Alex Rodriguez (.280) che stanno rispondendo comunque bene con 12 HR e 37 RBI combinati. Rodriguez, tra l'altro, con il fuoricampo colpito venerdì 21 ha raggiunto contemporaneamente due traguardi storici e cioè il fuoricampo n° 450 (il più giovane giocatore della storia a questa quota) e la valida n° 2.000 in carriera!

Per i Toronto Blue Jays (57-47) ancora terzo posto in classifica e perenne rincorsa, mai ultimata, ai primi posti della division. Non manca niente ai Jays per essere squadra di vertice, a partire da monte di lancio con Roy Halladay (13-2, 3,04 ERA) sempre in forma Cy Young e Ted Lilly (9-9, 4,02 ERA) che garantisce una buona continuità . Quello che ancora non funziona è il resto della rotation con A.J. Burnett (2-4, 4,53 ERA) tornato a lanciare, dopo l'infortunio, su livelli mediocri e Casey Janssen (6-10, 5,07 ERA) assolutamente fuori controllo a luglio con quattro sconfitte e un'ERA di 7,65. L'attacco è il vero punto di forza della squadra grazie ad un equilibrato mix di potenza e contatto. Il leadoff Reed Johnson (.346) è caldissimo, ma anche Vernon Wells (.323) e Lyle Overbay (.304) non sono da meno con .348 e .312 nelle ultime quattro settimane. Troy Glaus (.265) e lo stesso Wells garantiscono la potenza necessaria e comunque sembra facile per tutto il lineup andare oltre le recinzioni con oltre 140 HR (terzi nella MLB) già  realizzati in stagione.

Sempre più deludenti invece i Baltimore Orioles (47-58) che accusano ormai un ritardo incolmabile dalle tre squadre di testa. Il monte di lancio è sempre più in crisi con il solo Erik Bedard (12-6, 3,87 ERA) che sembra aver beneficiato della cura del nuovo pitching coach Leo Mazzone con quattro vittorie e un'ERA di 1,54 nel mese di luglio. Anche Kris Benson (9-9, 4,71 ERA) è in netta flessione nelle ultime settimane con quattro sconfitte e un'ERA di 6,52, mentre il promettente Daniel Cabrera è addirittura stato retrocesso nelle Minor leagues per ritrovare controllo sui suoi lanci. L'acquisto di Russ Ortiz (0-2, 11,57 ERA), scaricato non a caso il mese scorso dai D-backs, si è poi rivelato disastroso e quasi imbarazzante. Quanto all'aspetto offensivo la squadra conserva una certa solidità  con Miguel Tejada (.331) che mantiene una media in battuta sopra .350 nel mese ed il veterano Jeff Conine (.265) che batte .286 con 21 RBI nel periodo. In netto calo invece il catcher Ramon Hernandez (.265), stella offensiva a giugno ma che adesso batte .197 senza neanche un fuoricampo.

A chiudere la American League East ci sono sempre i Tampa Bay Devil Rays (43-61) che non riescono ancora a trovare una certa continuità  di risultati. Scott Kazmir (10-7, 3,36 ERA) si conferma uno dei lanciatori più promettenti dell'intera lega, ma dietro a lui sembra esserci ancora molto poco. Se da una parte il giovane Tim Corcoran (4-2, 3,57 ERA), già  quattro vittorie al suo attivo, regala qualche prospettiva per il futuro, il resto dei partenti non sembra essere all'altezza con in particolare Casey Fossum (4-4, 5,22 ERA) e Jae Seo (1-5, 5,94 ERA) sempre più in difficoltà . In attacco delude Jonny Gomes (.221) che nell'ultimo mese batte .123, mentre Jorge Cantu (.266) ritrova la potenza con 5 HR ma non il contatto con solo .221 in battuta. I battitori più continui nelle ultime settimane sono Julio Lugo (.312), appena inviato ai Dodgers in cambio di prospetti, e Carl Crawford (.304) ma è la potenza il vero problema di questo lineup.

AL Central

Ancora un mese molto positivo per i Detroit Tigers (69-33) che aumentano il vantaggio sulle inseguitrici e chiudono luglio ancora con il miglior record MLB. Sembra girare tutto a meraviglia per i ragazzi di Jim Leyland che hanno mantenuto una straordinaria continuità  di risultati anche grazie alla solidità  di Jeremy Bonderman (11-4, 3,66 ERA) che ha messo a referto quattro vittorie nelle ultime quattro gare. Continua ad impressionare il rookie Justin Verlander (13-4, 2,69 ERA) con tre vittorie a luglio ed un'ERA di 1,01, mentre hanno subito una leggera flessione i partenti Nate Robertson (10-6, 3,87 ERA) e Zach Miner (6-2, 3,95 ERA). Il bullpen è più solido che mai con Joel Zumaya (5-1, 2,22 ERA) ormai tra i setup più efficaci della lega e Todd Jones (4,97 ERA, 29 SV) in netta ripresa rispetto al suo giugno disastroso. L'attacco non è stellare, ma estremamente concreto e pericoloso dal primo all'ultimo battitore del lineup. Basti pensare che il n° 9 in battuta, Brandon Inge (.249), ha già  realizzato 20 HR ed il n° 7, Marcus Thames (.275), è già  a quota 19.

Sono invece in netta difficoltà  i Chicago White Sox (60-41) reduci da ben dieci sconfitte dopo l'All Star Game ed ormai praticamente raggiunti dai Twins al secondo posto in classifica. Disastroso il momento di Mark Buehrle (9-9, 4,81 ERA) con cinque gare perse ed un'ERA di 11,48 nel mese di luglio, ma anche Freddy Garcia (10-6, 4,85 ERA) e Javier Vazquez (9-6, 5,31 ERA) stanno viaggiando con un'ERA nettamente sopra 5,00 nel periodo. In grande condizione invece Jon Garland (11-3, 5,01 ERA) che mette a referto quattro vittorie nelle ultime cinque gare con un'ERA di 2,89. Offensivamente le cose vanno decisamente meglio con il trio Paul Konerko (.299), Jim Thome (.289) e Jermaine Dye (.317) sempre tra i battitori più pericolosi della lega.

Continuano la loro clamorosa rimonta i Minnesota Twins (59-42) che con una striscia di dodici vittorie in quindici gare sono ormai vicinissimi al secondo posto in classifica ed in piena corsa almeno per la wild card. Tra gli artefici di questo momento magico troviamo i due lanciatori mancini Johan Santana (12-5, 3,08 ERA) e Francisco Liriano (12-2, 1,96 ERA), assolutamente dominanti nel mese di luglio con ben sette partite vinte. Il bullpen è a sua volta molto solido con Joe Nathan (1,43 ERA, 21 SV), Juan Rincon (3-1, 2,09 ERA) e Dennys Reyes (2-0, 1,30 ERA) praticamente intoccabili nelle ultime settimane. In attacco l'uomo del momento è Joe Mauer (.371) che guida ancora la MLB in media battuta, ma anche la potenza di Justin Morneau (.317) e la grande costanza di Nick Punto (.363 a luglio) hanno contribuito a rendere i Twins una delle squadre più pericolose della lega. Alla lunga però potrebbero pesare gli infortuni degli esterni Shannon Stewart (.293) e Torii Hunter (.269).

Sempre più in crisi i Cleveland Indians (45-56) che hanno ormai abbandonato qualsiasi sogno di gloria per concentrarsi sulla prossima stagione. La cessione del closer Bob Wickman ai Braves e la promozione del giovane prospetto Andy Marte al posto di uno sterile Aaron Boone (.250) sono sintomo del fatto che la società  è alla ricerca di nuove soluzioni per il futuro. Quanto alla squadra, i partenti Paul Byrd (7-6, 4,71 ERA) e Cliff Lee (9-8, 4,78 ERA) non stanno attraversando un ottimo momento, mentre Jake Westbrook (7-7, 4,31 ERA) e C.C. Sabathia (7-7, 3,82 ERA), nonostante discrete prestazioni sul monte, non hanno mai avuto un sostanzioso supporto offensivo vedendosi costretti ad incassare tre sconfitte a testa nell'ultimo mese. Il lineup è di tutto rispetto con Travis Hafner (.297) che prosegue a colpire fuoricampo e battere punti a casa con 8 HR e 23 RBI nel periodo e Victor Martinez (.312) che è costantemente sopra .350 anche a luglio, ma quello di cui si sente la mancanza è la chimica di squadra ed i punti purtroppo non arrivano mai quando è necessario.

I Kansas City Royals (36-66) restano solitari all'ultimo posto in classifica e giocano un loro personale campionato già  dalla fine di maggio. Nel corso della stagione i Royals hanno messo sul monte ben tredici partenti diversi senza però trovare gli uomini giusti. L'unico appena sufficiente è stato Mark Redman (7-5, 5,03 ERA), ma sono arrivate alcune buone prestazioni anche dal neo acquisto Luke Hudson (3-3, 4,82 ERA) e da Brandon Duckworth (1-5, 4,91 ERA). Molto bene in battuta il giovane terza base Mark Teahen (.276) che in luglio ha viaggiato ad una media in battuta di .321 con 7 HR e 25 RBI. Per il resto con Mike Sweeney (.176) e Reggie Sanders (.244) in lista infortunati, l'attacco si è appoggiato, oltre a Teahen, ad un discreto David DeJesus (.298) ma le soluzioni offensive restano molto scadenti.

AL West

E' certamente la division più emozionante con solo tre partite e mezzo di distanza tra la prima e l'ultima in classifica. In netta crescita i Los Angeles Angels of Anaheim (53-49) che dopo un'esaltante rimonta tornano in testa alla classifica anche se con un vantaggio risicatissimo. Assolutamente sensazionale il mese di John Lackey (9-6, 2,89 ERA) che ottiene due shutout consecutivi e conclude con quattro vittorie ed un'ERA di 1,69. Fantastico anche il rookie Jered Weaver (7-0, 1,51 ERA) che vince sette gare consecutive tra giugno e luglio ed è il giocatore che ha trasformato il rendimento della squadra. Se a questo si aggiunge un Kelvim Escobar (7-9, 3,84 ERA) sempre molto concreto ed il rientro di Bartolo Colon (1-5, 5,11 ERA), le prospettive per gli Angels sono delle più rosee. Offensivamente la squadra non è tra le migliori della lega, ma ultimamente è più pericolosa anche grazie all'esplosione dell'esterno Juan Rivera (.297) molto incisivo nel mese con 9 HR, 23 RBI ed una media in battuta di .363. Positivo l'impatto del prima base Robb Quinlan (.304) che ha battuto .400 con 15 RBI a luglio, mentre continua su livelli molto alti anche il rendimento del solito Vladimir Guerrero (.314).

Gli Oakland Athletics (53-50) sono attualmente al secondo posto, ma per adesso è solo un dato indicativo in quanto lo svantaggio sugli Angels è solo di mezza partita. In netta difficoltà  Dan Haren (7-9, 3,89 ERA) che incappa in tre sciagurate uscite che gli costano tre sconfitte, mente assolutamente disastroso il rientro dall'infortunio di Esteban Loaiza (4-7, 6,72 ERA) che nelle ultime sei partenze ha un'ERA di 7,26. E' Joe Blanton (11-8, 4,78 ERA) il lanciatore più vincente del mese (quattro vittorie) ed anche Barry Zito (11-7, 3,61 ERA) ha continuato a dare il suo contributo. Fantastico invece Huston Street (2,66, 22 SV) che a luglio ha ottenuto quattro salvezze su quattro senza concedere punti agli avversari. In attacco ottimo rientro per Frank Thomas (.252) che batte 7 HR e 20 RBI nelle ultime settimane, mentre sono in forte regresso due delle mazze più pericolose del lineup, Nick Swisher (.252) e Eric Chavez (.241), che in due rimediano la miseria di 4 HR e 11 RBI con medie in battuta prossime a .200.

I Texas Rangers (51-52) scivolano al terzo posto, ma senza compromettere le opportunità  di vittoria nella division. Il calo comunque si è avvertito e forse è mancata un po' di qualità  sul monte di lancio con John Wasdin (2-2, 5,28 ERA) ed il rookie John Rheinecker (4-4, 5,06 ERA) inseriti stabilente nella rotation dei partenti del mese di luglio. Kevin Millwood (10-7, 4,62 ERA) e Vicente Padilla (10-7, 4,36 ERA) sono discretamente solidi, ma forse non sono sufficienti per un campionato di vertice. In attacco si rivede finalmente Mark Teixeira (.282) che va oltre le recinzioni per ben sette volte oltre ad una media in battuta nettamente sopra .300. Continuano invece le difficoltà  per Hank Blalock (.279) che di mese in mese vede diminuire le sue statistiche offensive, così come Brad Wilkerson (.231) che sembra aver smarrito completamente l'arte di batter valido con una media poco sopra .180 nelle ultime settimane.

All'ultimo posto in classifica troviamo i Seattle Mariners (49-53) che in ogni caso restano agganciati alle squadre di testa. Alti e bassi tra i lanciatori con un buon rendimento per Jarrod Washburn (5-10, 4,43 ERA) che concede molto poco agli avversari con un'ERA di 2,90 nelle ultime cinque partenze e per il talento Felix Hernandez (9-9, 4,60 ERA). In netta difficoltà  il veterano Jamie Moyer (6-9, 4,21 ERA) che a luglio incassa due sconfitte con un'ERA sopra 8,00 ed il portoricano Joel Pineiro (7-8, 5,72 ERA). Con la partenza di Eddie Guardado per Cincinnati, il ruolo di closer diventa definitivamente di J.J. Putz (2,37 ERA, 21 SV) che ha già  offerto ampie garanzie di affidabilità . La produzione offensiva della squadra non è tra le migliori della lega con il solo Ichiro Suzuki (.346) a mettere la palla in gioco con continuità . Sempre positivi ma in leggero calo i numeri di Raul Ibanez (.275), mentre non riescono ancora ad esplodere Adrian Beltre (.263) e Richie Sexson (.227) anche se quest'ultimo ha colpito 7 HR (ma con solo 13 RBI) nel mese che si è appena chiuso.

NL East

I New York Mets (62-41) rimangono saldamente in testa alla classifica con più di tredici partite di vantaggio sulle inseguitrici ed il titolo della division sembra già  essere assegnato con qualche mese di anticipo. In queste ultime settimane i Mets hanno comunque palesato qualche calo di rendimento legato principalmente alle difficoltà  incontrate sul monte di lancio. L'infortunio subito da Pedro Martinez (8-4, 3,59 ERA), per fortuna solo di lieve entità , e la bocciatura del rookie Alay Soler (2-3, 6,00 ERA) hanno infatti lasciato vacanti due posti nella rotazione che sono stati occupati dai giovani John Maine (1-3, 2,45 ERA) e Mike Pelfrey (2-1, 5,28 ERA) con alterne fortune. Lo stesso Orlando Hernandez (7-8, 5,00 ERA), arrivato a metà  giugno dai D-backs, ha alternato ottime prestazioni ad altre veramente disastrose e anche Tom Glavine (11-4, 3,97 ERA) sembra un po' meno efficace rispetto all'inizio di stagione. Bene invece il bullpen che può contare su Billy Wagner (2,20 ERA, 22 SV), sempre tra i migliori closer della lega. E' quindi stato l'attacco a trascinare la squadra con le mazze di David Wright (.315) e soprattutto Carlos Beltran (.269 con 10 HR e 32 RBI a luglio) sempre caldissime e l'innesto del potente veterano Jose Valentin (.289) in seconda base.

Continuano a stupire positivamente i Florida Marlins (48-54) che si sono ormai lasciati alle spalle l'antipatico soprannome di squadra materasso, per essere invece considerati la sorpresa della stagione. La forza della squadra è sempre il monte di lancio e soprattutto nella rotazione dei partenti che non ha niente da invidiare alle migliori della lega. Josh Johnson (9-5, 2,52 ERA) e Scott Olsen (9-4, 3,79 ERA) hanno avuto il rendimento migliore nelle ultime settimane ma lo stesso Dontrelle Willis (6-8, 4,27 ERA), benché in leggero calo, ha confermato i progressi del mese scorso. In leggera flessione il bullpen con qualche salvezza mancata dal closer Joe Borowski (3,43 ERA, 21 SV) e dal giovane setup Logan Kensing (1-3, 4,66 ERA), ma nel complesso il reparto rimane affidabile. L'attacco non è certo esplosivo o particolarmente potente ma con ottimi battitori di contatto come Dan Uggla (.295), Mike Jacobs (.290) e Jeremy Hermida (.288), è stato comunque in grado di portare punti a casa con discreta continuità .

Seguono al terzo posto gli Atlanta Braves (48-55) che comunque si sono resi protagonisti di un mese di luglio di buon livello. Il monte di lancio sta deludendo con Tim Hudson (8-9, 5,25 ERA) che prosegue nel suo momento di crisi con un'ERA di 8,80 a luglio ed il mancino Horacio Ramirez (5-4, 4,52 ERA) in netta flessione rispetto al mese scorso. Meno brillante anche il rookie Chuck James (4-2, 4,87 ERA), mentre è in controtendenza l'inossidabile John Smoltz (8-5, 3,55 ERA) sempre dominante con quattro vittorie nelle ultime cinque partenze. Il bullpen, già  solido grazie anche al talento di Ken Ray (1-1, 3,31 ERA), è stato ulteriormente rinforzato con l'arrivo dagli Indians di Bob Wickman, closer di grande esperienza a cui Bobby Cox affiderà  la palla nei momenti chiave della partita. Offensivamente i Braves stanno invece attraversando un periodo di forma eccezionale con la premiata ditta Chipper Jones (.333) e Andruw Jones (.273) capaci di produrre 14 HR e 47 RBI in un solo mese, ma anche l'astro nascente Jeff Francoeur (.262) e Brian McCann (.336) nel mese di luglio si stanno facendo più che rispettare nel box di battuta.

I Philadelphia Phillies (47-54) proseguono nella loro stagione incolore, ma sembrano essere in possesso di potenzialità  che prima o poi saranno destinate ad esplodere. L'assenza per infortunio di Jon Lieber (4-8, 6,09 ERA) e Brett Myers (6-5, 3,57 ERA), i due lanciatori più talentuosi della rotation, hanno pesantemente condizionato il rendimento delle ultime settimane complice anche la scarsa affidabilità  del bullpen. Accettabile il rendimento di Cory Lidle (8-7, 4,74 ERA),appena ceduto agli Yankees assieme al RF Bobby Abreu, con tre vittorie ed una sola sconfitta nel mese, mentre i partenti Ryan Madson (9-7, 5,99 ERA) e Cole Hamels (3-5, 5,71 ERA) non sembrano ancora in grado di sostenere una intera stagione in MLB. Myers e Lieber sono però rientrati da poche giornate ed i Phillies sono legittimati a sperare in una inversione di tendenza. L'attacco rimane un punto di forza della squadra con Ryan Howard (.284), che ha già  raggiunto quota 35 HR e 87 RBI, ormai stabilmente tra i battitori più pericolosi della lega. Sempre costante il contributo offensivo di Pat Burrell (.259) e Chase Utley (.327) che sta allungando la sua serie di partite consecutive con almeno una valida arrivando fino a 32.

Dopo un mese molto difficile che ha mostrato tutti i limiti della squadra, i Washington Nationals (46-58) scivolano all'ultimo posto in classifica con ben poche prospettive per il finale di stagione. E' il monte di lancio a deludere maggiormente con Livan Hernandez (7-8, 5,80 ERA) in grossa difficoltà  con un'ERA di 6,97 nel mese di luglio ed il giovane talento John Patterson (1-2, 4,43 ERA) tornato in lista infortunati. Solo Ramon Ortiz (7-9, 4,87 ERA) è stato sufficientemente consistente in queste ultime settimane ma è l'eccezione che conferma la regola. Anche l'attacco non è stato dei più brillanti con Jose Vidro (.300) in lista infortunati e Jose Guillen (.216) fuori per tutta la stagione con problemi al gomito, ma ha comunque recuperato Alfonso Soriano (.286) che con 8 HR, 13 RBI ed una media in battuta di .360 a luglio continua ad essere il punto di riferimento offensivo della squadra. L'acquisto di Austin Kearns (.272) e Felipe Lopez (.266) in sostituzione degli infortunati, è l'ultimo tentativo per rilanciare una stagione che per adesso si sta rivelando fallimentare.

NL Central

I Saint Louis Cardinals (58-45) mantengono la testa della classifica grazie ad un mese positivo dal punto di vista dei risultati, ma che ha lasciato più di una perplessità  circa il rendimento della squadra. In effetti il solo Chris Carpenter (10-4, 2,68 ERA) si è espresso ai suoi livelli con quattro vittorie e un'ERA di 2,23 nel mese di luglio, ma per il resto la rotazione dei partenti non è stata all'altezza della sua fama. Con Mark Mulder (6-5, 6,09 ERA) in lista infortunati e Jason Marquis (12-8, 5,67 ERA) e Jeff Suppan (8-5, 4,98 ERA) con una media punti guadagnati prossima a cinque, il monte di lancio si è trovato costantemente in difficoltà  salvo poi essere salvato da un bullpen molto solido che ha visto in Jason Isringhausen (3,02 ERA, 28 SV) e nel rookie Adam Wainwright (2-1, 2,42 ERA) i suoi migliori interpreti. L'attacco ha fornito il supporto offensivo necessario per rendere quasi ininfluenti gli errori dei lanciatori con Jim Edmonds (.259) caldissimo a luglio con 9 HR e 19 RBI ed il solito Albert Pujols (.322), tra i migliori fuoricampisti con 33 HR in stagione, sempre presente al piatto con una media battuta di .386 nel mese.

Dopo un inizio di mese molto difficile con otto sconfitte in nove incontri prima dell'All Star Game, i Cincinnati Reds (55-49) hanno poi ripreso confidenza con la vittoria riuscendo a rimanere non troppo distanti dalla testa della classifica. Mentre Aaron Harang (11-6, 3,52 ERA) ha saputo mantenere un rendimento da campione, il fenomenale Bronson Arroyo (9-7, 3,20 ERA) dei mesi scorsi ha subito una decisa flessione con tre sconfitte e un'ERA di 5,45 nelle ultime quattro settimane. Non è andata meglio agli altri partenti con anche il promettente Elizardo Ramirez (3-6, 4,43 ERA) in leggera difficoltà  nelle ultime uscite. Buone notizie per il bullpen che con l'acquisizione del closer Eddie Guardado (1,35 ERA, 5 SV) si rafforza notevolmente e consente di togliere un po' di peso dalle spalle di Todd Coffey (6-4, 3,20 ERA) e David Weathers (3-3, 4,82 ERA) rilievi forse un po' troppo utilizzati. L'attacco patisce il ritardo di condizione di Ken Griffey (solo .167 a luglio) e le cessioni di Austin Kearns e Felipe Lopez, ma Adam Dunn (.255) rimane sempre tra i battitori più pericolosi della lega ed il ritorno di Edwin Encarnation (.292) apre prospettive sicuramente positive.

Stentano ancora a decollare gli Houston Astros (48-55) e l'impressione è che non sia proprio l'anno giusto. Il ritorno di Roger Clemens (2-4, 2,45 ERA) non ha sortito gli effetti desiderati visto che la squadra non ha ricevuto la scossa che tutti attendevano. Come Clemens anche Roy Oswalt (7-7, 3,35 ERA) è stato penalizzato da un carente supporto offensivo ed è questa la ragione di un record non certo brillante. La buona notizia è che Andy Pettitte (9-10, 5,15 ERA) sta pian piano ritrovando la sua forma migliore, mentre il closer Brad Lidge (5,44 ERA, 22 SV) è ancora l'ombra del lanciatore intoccabile delle precedenti stagioni. L'infortunio di Morgan Ensberg (.236) ha significato una grossa perdita per l'attacco che ora può contare solo su Lance Berkman (.319) come battitore di potenza visto che Preston Wilson (.274) non sembra più in grado di spedire la pallina oltre la recinzione. L'acquisto di Aubrey Huff (.227) doveva aiutare in questo senso, ma l'ambientamento in Texas non è stato, per adesso, dei più facili.

In netto regresso anche i Milwaukee Brewers (45-55) che dopo l'All Star Break hanno perso nove partite delle tredici disputate. La trattativa di mercato che ha visto la cessione ai Texas Rangers del top slugger della squadra Carlos Lee (28 HR e 81 RBI in stagione) per gli esterni Kevin Mench (.284) e Laynce Nix e per il rilievo Francisco Cordero (7-4, 4,81 ERA), se forse in prospettiva può dare buoni frutti, nell'immediato è stata percepita come il segnale dell'abbandono della lotta per i playoff. Tornando alle prestazioni dell'ultimo mese, sorprende il calo di rendimento di Chris Capuano (10-6, 3,74 ERA) che nelle ultime cinque partenze ha collezionato due sconfitte con un'ERA di 6,35 e di Doug Davis (6-6, 5,01 ERA) che dopo un buon mese giugno non riesce a confermarsi nelle settimane successive. Molto positivo invece il rientro di Ben Sheets (1-3, 5,27 ERA) che nella sua prima partita dopo quasi tre mesi di stop, lancia per sette inning concedendo un solo punto. L'attacco, incassata la partenza di Lee, si affida alla potente mazza di Bill Hall (.270) che con 7 HR e 17 RBI a luglio è il battitore più caldo del lineup mentre Prince Fielder (.290) e Geoff Jenkins (.262), anche se con un leggero calo di potenza, stanno comunque dando un buon contributo offensivo battendo con una media mensile sopra .300.

Seguono al quinto posto i Chicago Cubs (41-61) che comunque nelle ventitre partite di luglio disputate fino ad oggi hanno ottenuto ben dodici vittorie, con un record quindi sopra .500 nel periodo. A guidare la riscossa il lanciatore venezuelano Carlos Zambrano (11-3, 3,27 ERA) che nel mese ha ottenuto cinque vittorie consecutive ed una maggiore concretezza dei rookies Sean Marshall (5-8, 4,98 ERA) e Carlos Marmol (4-4, 4,39 ERA) che senza essere dominanti hanno comunque saputo tenere la squadra in partita. Continua invece la crisi per Greg Maddux (8-11, 4,83 ERA) che in cinque partenze incassa tre sconfitte con un'ERA di 5,91, ed è stato inviato ai Dodgers in cambio di Cesar Izturis, e Mark Prior (0-4, 6,60 ERA) ancora molto lontano dalla sua forma migliore. In attacco si è finalmente svegliato Aramis Ramirez (.269) con 9 HR e 24 RBI nel mese, mentre continua la solidissima stagione del catcher Michael Barrett (.327) che in luglio sta battendo sopra alla media .380! Il rientro dopo l'infortunio al polso per il prima base Derrek Lee (.261) ha sicuramente giovato al rendimento offensivo della squadra, anche se i suoi numeri sono ancora da migliorare (.226 con 0 HR e 2 RBI nel mese).

Chiudono la division i Pittsburgh Pirates (38-66) che sembrano essere già  proiettati verso la prossima stagione. Dopo aver spedito il disastroso Oliver Perez (2-10, 6,63 ERA) ai Mets e spostato il partente Victor Santos (4-7, 5,28 ERA) nel bullpen, i Bucs si sono affidati sul monte al giovane Tom Gorzelanny (0-2, 7,13 ERA) ed al veterano Kip Wells (1-5, 6,69 ERA) che nelle ultime uscite è sembrato essere in ottima forma chiudendo con un'ERA di 3,16 il mese di luglio, ma che è stato poi spedito ai Rangers. In grossa crisi invece il talento Zach Duke (7-9, 5,51 ERA) che nelle ultime cinque partenze concede agli avversari ben 26 punti che si traducono in una agghiacciante ERA di 8,03! L'attacco vive sulle prestazioni del fenomeno Jason Bay (.295) che a luglio batte con meno potenza (solo 4 HR), ma con buona continuità  (.337). Impressionante la media in battuta di Joe Randa (.296) che nel mese batte .457 e molto bene anche Freddy Sanchez (.350) che continua a sorprendere per la sua solidità  al piatto. Il prima base Sean Casey (.296) invece mantiene un'ottima media in battuta ma non colpisce un fuoricampo dalla fine del mese di maggio e per un prima base è un po' pochino"" non a caso è stato inviato ai Tigers in cambio di un prospetto. Un'ultima mossa ha inviato Craig Wilson agli Yankees in cambio del deludente Shawn Chacon.

NL West

La combattutissima National League West è attualmente guidata dai San Diego Padres (54-49), ma è stata teatro di talmente tanti avvicendamenti nelle ultime settimane che il primato ha un valore meramente indicativo. I Padres comunque con sei vittorie e nove sconfitte dopo l'All Star Game non stanno attraversando un buon momento di forma complice la crisi dei partenti Jake Peavy (5-10, 5,01 ERA) e Chan Ho Park (7-6, 4,63 ERA) che nelle quattro partenze di luglio sprofondano con due sconfitte a testa ed un'ERA rispettivamente di 7,13 e 5,92. In calo anche Chris Young (8-4, 3,64 ERA) ed addirittura il bullpen, storicamente punto di forza della squadra, ha concesso qualcosa di troppo agli avversari con Scott Linebrink (6-2, 3,83 ERA) e Trevor Hoffman (2,50, 27 SV) a mancare tre opportunità  di salvezza a testa. Offensivamente è decisamente esploso il prima base Adrian Gonzalez (.301) con 8 HR e 25 RBI in 24 gare mentre il veterano Mike Piazza (.303) sta uscendo alla distanza con 5 HR, 14 RBI ed una media in battuta di .411 nel mese che si sta chiudendo. Ancora sotto le aspettative il rendimento di Brian Giles (.272) che comunque con 1 HR e 6 RBI nell'ultima settimana ha dato segni di risveglio.

In netta ripresa gli Arizona Diamondbacks (52-50) che risalgono al secondo posto dopo aver superato le difficoltà  del mese di giugno. Il solito Brandon Webb (11-4, 2,64 ERA) è l'ago della bilancia della squadra e con tre vittorie, una sconfitta ed un'ERA di 1,95 nel mese di luglio ha guidato la rimonta dei D-backs. Molto bene anche Miguel Batista (9-5, 4,65 ERA) che si riprende dopo un pessimo giugno, mentre gli altri partenti sono in evidente difficoltà  con un'ERA superiore a 5,00 in quest'ultimo mese. L'attacco ha beneficiato del buon momento di Luis Gonzalez (.287) che con una media in battuta di .398, 4 HR e 15 RBI nelle gare di luglio è tornato nella sua migliore forma. Buon rendimento anche per Chad Tracy (.277) e per il seconda base Orlando Hudson (.275) che sta battendo abbondantemente sopra quota .300, mentre Shawn Green (.296) è lontano dal giocatore che avevamo imparato a conoscere negli anni dei Blue Jays e dei Dodgers ed è forse quello che sta mancando alla squadra per esplodere definitivamente.

I San Francisco Giants (51-52) sembrano essere appassionati di montagne russe vista la facilità  con quale passano da una buona serie di vittorie ad una altrettanto lunga di sconfitte. La squadra ha risentito del momento difficile che stanno attraversando Jason Schmidt (7-7, 3,18 ERA) e Matt Morris (8-8, 4,82 ERA) rispettivamente con un'ERA di 4,97 e 6,91 a luglio, ma anche gli altri partenti non sembrano in grado di poter garantire la continuità  necessaria ad una stagione di vertice. Il rientro del closer Armando Benitez (2,63 ERA, 13 SV) può essere d'aiuto per stabilizzare il rendimento di un bullpen che ha già  perso Tim Worrell per infortunio e Jeremy Accardo ceduto ai Blue Jays per il prima base Shea Hillenbrand (.185). Il battitore più caldo è Ray Durham (.276) con 9 HR e 24 RBI a luglio, mentre Barry Bonds (.243) e Moises Alou (.293) sono ancora lontani dalla migliore forma. Pedro Feliz (.264) continua ad essere sempre pericoloso al piatto e dell'innesto di Hillenbrand al centro del lineup possono beneficiare tutti i battitori determinando un miglioramento generale del comparto.

Al quarto posto nella division troviamo i Colorado Rockies (49-53) che stanno pian piano allontanandosi dalla testa della classifica dopo un inizio di stagione promettente. Il monte di lancio comunque riserva più di una soddisfazione con Jeff Francis (8-9, 3,63 ERA) che lancia da campione con un'ERA di 1,85 nel solo mese di luglio e Jason Jennings (6-9, 3,70 ERA) che concede poco agli avversari, con un'ERA di 3,00 nel periodo, ma è costretto ad incassare tre sconfitte. In leggero calo invece Aaron Cook (6-9, 3,88 ERA) ed il coreano Byung-Hyun Kim (6-6, 4,87 ERA) protagonisti di alcune uscite non proprio esaltanti. Il problema della squadra non è però sul monte ma stranamente è l'attacco ad essere maggiormente in difficoltà . Pessimo mese di luglio per tre dei migliori battitori del lineup Matt Holliday (.324), Todd Helton (.282) e Brad Hawpe (.301) e solo Garrett Atkins (.315) ha continuato ad esprimersi su ottimi livelli. Paradossalmente se i Rockies riprendono a battere con continuità , il monte può offrire concrete garanzie per un finale di stagione da protagonisti nella division.

Scivolano all'ultimo posto in classifica i Los Angeles Dodgers (48-55) dopo un mese di giugno che aveva illuso circa le possibilità  di playoff della squadra di Grady Little. Una serie di tredici sconfitte a fronte di sole due vittorie sono il risultato della crisi profonda dei tre partenti che avevano trascinato i compagni nei primi mesi di campionato. Brad Penny (10-5, 3,53 ERA), Derek Lowe (8-7, 4,29 ERA) e Aaron Sele (6-4, 3,79 ERA) hanno incassato in totale ben otto sconfitte con un'ERA superiore a 6,00 e la classifica ne ha risentito in maniera decisa. Anche l'attacco comunque ha fatto un passo indietro con Nomar Garciaparra (.327) che batte .215 nel mese e J.D. Drew (.276) che resta quasi due mesi senza colpire un fuoricampo. Continua la crisi nera di Jose Cruz Jr. (.230) e l'infortunio di Jeff Kent (.267) non migliora certo il quadro. Se non arriverà  presto una inversione di tendenza, per i Dodgers si presenta un finale di stagione molto amaro. Nel frattempo sono arrivati Greg Maddux e Julio Lugo per cercare di dare una mano.

Il Podio

1) Minnesota Twins. In neanche un mese riescono a recuperare una decina di partite nientemeno che ai Chicago White Sox, riportandosi in piena corsa almeno per la wild card nella American League. Dopo questa esaltante rimonta il primo posto non può che essere assegnato a loro.
2) Los Angeles Angels of Anaheim. Anche gli Angels sono protagonisti di un bel salto in classifica passando dall'ultimo al primo posto nella American League West. Erano già  etichettati come squadra delusione dell'anno ed invece hanno saputo reagire con carattere ed ora sono candidati seriamente per un posto nei playoff.
3) Florida Marlins. Si confermano squadra rivelazione dell'anno con un monte di lancio di primo livello e tanti giovani interessanti a dimostrare il proprio valore. Possono ambire ad un record sopra quota .500 ed è lecito anche un pensierino alla wild card.

Il Contropodio

1) Cleveland Indians. La crisi della tribù sembra fine e sembrano lontanissimi i tempi in cui, proprio nei mesi di luglio e agosto della scorsa stagione, gli Indians stupirono tutta la lega con una fantastica rimonta ai danni dei White Sox.
2) Los Angeles Dodgers. La squadra californiana era accreditata come una delle favorite per la NL West, ma i risultati deludenti del mese di luglio sembrano smentire quanto di buono si era detto nei mesi scorsi.
3) Philadelphia Phillies. Sono vari anni che la franchigia della Pennsylvania non riesce ad esprimere il potenziale del suo roster ed anche in questa stagione i playoff sembrano ormai un miraggio. Salvo sorprese per i Phillies si prospetta un finale di stagione da comprimari dietro addirittura a Braves e Marlins. Il GM Pat Gillick, mandando via Abreu, Lidle, Bell, Franklin e Cormier, sembra già  aver gettato la spugna per quest'anno.

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