L’estate dei Clippers

Yaroslav Korolev: in rampa di lancio?

Il roster è pressoché definito, la stagione regolare è ancora lontanissima, le varie Summer League concluse. Da Los Angeles, sponda Clippers, non sono attese grandi notizie per i prossimi tempi. Tranne da Elton Brand, che molto probabilmente supererà  l'ultima selezione di coach K e parteciperà  dunque ai prossimi Campionati Mondiali.

Prima di finire nello stand-by dell'off-season, un breve passo indietro per dare un rapido sguardo al Draft del 28 giugno ed al torneo disputato a Las Vegas, prima che la città  del gioco d'azzardo diventasse la città  degli eredi del Dream Team.

Il Giorno Del Draft

Ricordo un reporter americano che ironizzava sulla clamorosa assenza di Baylor al sorteggio delle scelte per il Draft: quest'anno infatti niente lottery pick per i Clippers. Ad essere precisi neppure una scelta al primo giro, visto che la n.22 è finita a New Jersey in virtù di vecchi scambi, ed i Clippers saltano il primo giro per la prima volta dal 1986.

Subito dopo l'evento che ha visto tronfare l'Italbasket – la prima scelta dei Raptors spesa su Andrea Bargnani – è trapelato il seguente retroscena: molte squadre si erano fatte avanti per Corey Maggette, proponendo una prima scelta come merce di scambio.

Il nome dello swingman dei Clippers salta fuori ogni volta che circolano rumors attorno alla squadra, ma anche questa volta non ha fatto i bagagli. Le motivazioni dietro al rifiuto di Baylor e Dunleavy sono semplici: nessun giocatore disponibile al Draft è in grado di dare alla squadra, da subito, un contributo superiore a quello che Maggette garantisce.

La notte da sogno di Bargnani si è trasformata, dunque, nella lunga attesa del proprio turno per il management rossobiancoblu. La prima scelta a disposizione è la n.34, con cui viene selezionato Paul Davis (2,09m. x125 Kg).

Centro proveniente da Michigan State, nei suoi quattro anni con gli Spartans ha collezionato numeri di tutto rispetto ed una partecipazione alle Final Four. I record dell'ultima stagione, registrati nella dura Big Ten, parlano di 17.5 punti a partita, conditi con 9.1 rimbalzi, il 56.6% dal campo ed un ottimo 87% nei tiri liberi.

Soddisfatti sia il gm che il coach. Baylor lo aveva osservato con attenzione anche in un recente workout in California e si dichiara convinto che Davis farà  parte della squadra: “L'ho visto giocare spesso e il ragazzo ha il fisico, i centimetri e la grinta per entrare a far parte del roster. Ha anche un discreto tiro dal perimetro.”

Per coach Dunleavy si tratta di un giocatore essenzialmente solido: “Sa giocare il pick & roll, passa bene ed arriva da un buon sistema difensivo, per cui ci sono un sacco di cose che ci piacciono di lui. Ci sono alcuni aspetti del gioco in cui ha ancora molto da lavorare, ma abbiamo già  avuto modo di apprezzare la sua devozione in allenamento e possiamo farlo diventare un giocatore migliore.”

Davis deve dimostrare di poter essere un buon back-up per la coppia Brand-Kaman e lo deve fare in fretta, perché a Los Angeles si sono convinti che possa essere “buono subito”. Le altre alternative alla frontline titolare sono Ndong e Rebraca, oltre a Tim Thomas che qualche minuto da ala forte in un quintetto piccolo lo giocherà  di certo.

Con il pick n.52 i Clippers hanno pescato, da Miami, il portoricano Guillermo Diaz (1,87m. x 83 Kg.). La shooting guard degli Hurricanes è stato il top scorer dei suoi nelle ultime due stagioni (17.2 punti a partita nell'ultima stagione), ma potrebbe non fare parte della squadra il prossimo autunno.

Dunleavy mette in chiaro la situazione: “Avrà  tutte le opportunità  per fare parte della squadra, e se riuscirà  a rubare il posto a qualcuno, buon per lui. Altrimenti potrebbe andare a giocare oltreoceano.” Lo stesso head coach aggiunge: “In molti lo davano come probabile scelta alla fine del primo giro, per cui siamo stati tanto sorpresi quanto contenti quando abbiamo avuto l'occasione di selezionarlo con la scelta n.52.”

Baylor ne descrive le qualità : “È una combo guard che sa tirare, difende molto bene ed è un grande atleta.” Doti atletiche spaventose che gli sono valse il soprannome di Superman

Difficile dire se sia riuscito a scalare le gerarchie e conquistarsi l'ultimo posto disponibile per fare parte della squadra. La Vegas Summer League poteva essere la grande occasione, ma Diaz ne è uscito né vincitore né vinto. Il back court dei Clippers ha già  una discreta profondità , quindi o emerge in modo deciso, o mi sembra più che probabile un suo viaggio in Europa.

Vegas Summer League
Dal 8 al 14 luglio i Clippers hanno disputato cinque gare al Cox Pavillion di Las Vegas, ottenendo 2 vittorie e 3 sconfitte. In ordine: Clippers – Golden State 85-92 Clippers – Boston 78-62 Clippers – Houston 54-58 Clippers – Detroit 89-73 Clippers – Phoenix 81-96

Il rookie Davis non ha partecipato al torneo, mentre il superman from Puerto Rico ha saltato solo il match con i Celtics. Nelle altre partite una dozzina di minuti, pochi tiri e qualche palla persa. Nell'ultima occasione, la partita contro i Suns, Diaz ha avuto però la possibilità  di restare in campo 37 minuti. Risultato? 17 punti con 7-15 dal campo (2-4 da tre), 3 assist e 2 furti.

Qualche comparsata per Livingston, il torneo è stato utile soprattutto per testare i progressi dei rookie dello scorso anno (Korolev e Ewing) e la solidità  di Singleton e Ndong. Il moscovita classe '87 ha giocato oltre 30 minuti a partita con risultati altalenanti. Contro Boston 12 punti, un solo errore al tiro, 7 rimbalzi e 4 recuperi.

Contro Detroit 3-13 dal campo e la miseria di 3 rimbalzi, contro Houston 0-4 al tiro e 2 rimbalzi in 26 minuti. Ala piccola di 2,06 metri, versatile ed atletica: un talento, ma ancora acerbo.

Daniel Ewing ha giocato parecchi minuti ed ha avuto la possibilità  di prendere quelle iniziative che non osa prendersi in regular season. Ha tirato tanto (non sempre con grande precisione), ha distribuito assist e preso qualche rimbalzo. Nonostante sia riuscito anche a superare la soglia dei 20 punti in una partita, resta esiguo lo spazio a sua disposizione dietro a Cassell, Livingston, Mobley.

Il migliore giocatore della competizione, per quanto riguarda i ragazzi di Dunleavy, è stato senza dubbio l'ottimo Singleton. Ad eccezione della partita d'esordio ha sempre viaggiato in doppia doppia per punti (quasi 15) e rimbalzi (12) a partita, cui aggiungere 2 stoppate ad allacciata di scarpe. Finale di torneo alla grande: 23 punti (7-11 dal campo) e 16 rimbalzi (7 offensivi) contro i Suns.

Ma l'ex Armani Milano aveva già  dimostrato di valere la NBA, ora resta da vedere se Dunleavy gli concederà  più minuti sui parquet d'oltreoceano. Infine Boniface Ndong: 10 punti e quasi 7 rimbalzi a partita non sono brutti numeri.

Ma alla luce del fatto che non stiamo parlando di regular season, bensì di Summer League, così come del fatto che si tratta di un giocatore che non ha ancora un contratto garantito per la prossima stagione, ci si poteva aspettare di più. Poca intimidazione in area e cattive percentuali di tiro non possono che peggiorare la situazione.

Tuttavia da molte fonti statunitensi viene data per scontata la conferma nel roster del senegalese. Terrell Lyday, Scott Merritt, e Jawad Williams hanno completato il roster della Summer Leagua, alcuni centrando prestazioni interessanti, ma non sembrano in corsa per un posto in squadra.

Riassumendo la situazione: 13 giocatori sotto contratto, 2 posti liberi, Ndong e Diaz al momento fuori, senza dimenticare McCarty e Baker.

Come già  ribadito, l'intenzione di portare avanti il progetto intrapreso negli ultimi anni confermando un roster già  ricco di talento, esperienza e profondità , si traduce in un'estate di sostanziale tranquillità  per il management.

Motivo per cui, non credo ci sia chissà  quale fretta di prendere una rapida decisione sui due posti ancora vacanti. Per la preseason bisogna attendere ottobre, quindi ora è tempo di vacanze. Ma non per tutti: in agenda ci sono i rinnovi dei contratti di coach Dunleavy (che sicuramente pretenderà  un cospicuo aumento dello stipendio) e di Chris Kaman, entrambi prossimi alla scadenza.

Brand versione team usa e Maggette inserito in chissà  quanti rumors sono argomenti pronosticabili per il prossimo team report. Nel frattempo, buone vacanze a tutti.

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