E’ titolo per i Miami Heat!

Dwyane Wade è il n.1: chi altri?

Alla fine ce l'hanno fatta. Gli Heat, dopo aver vinto tre partite di finale consecutive in casa, impresa riuscita in precedenza solamente ai Pistons edizione 2004, ha sbancato la caldissima arena di Dallas per il 4-2 che ha chiuso la stagione Nba 2005/2006, un'arena che ha supportato in tutti i modi i propri beniamini e che ha sofferto con loro per 48 minuti fatti di parziali e controparziali, e di sogni di un'eventuale gara 7 infrantisi su quel ferro preso da Jason Terry nell'ultimo tentativo di pareggiare la gara allo scadere.

Di questa finale si parlerà  ancora a lungo: si parlerà  delle conseguenze dello scambio che portò O'Neal a Miami, si parlerà  del fatto che Kobe senza di lui non ha ancora vinto nulla, di Wade che ha vinto il titolo prima di LeBron James, dei Mavericks che hanno perso 4 partite consecutive dopo essere stati a 2 vittorie solamente dalla conquista del Larry O'Brien Trophy.

Tante le storie che si sono incrociate sul parquet in queste due settimane, storie di successi e di sconfitte: storie di un Alonzo Mourning che riesce a vincere un titolo dopo aver già  dichiarato chiusa la carriera, di un Haslem arrivato dal sottobosco solo per farsi notare come giocatore umile ed affidabile, partito dall'Europa ed arrivato ad essere la power forward titolare della squadra campione Nba, di un Pat Riley che prende in mano la squadra a stagione in corso e si prende la responsabilità  più grande di tutte, tornare ad allenare dopo anni e riuscire a vincere un titolo che non vedeva dagli anni in giallo-viola.

Ma veniamo ai fatti.

I Mavericks hanno iniziato la partita alla grande, sospinti dal pieno entusiasmo di un pubblico rovente ed assordante; il primo mini-sprint è arrivato immediatamente e Dirk Nowitzki (29, 15 rimbalzi), dopo alterne prestazioni, sembrava essere ripartito con il piede giusto, segnando 3 dei suoi primi 4 tiri e terminando il primo quarto già  in doppia cifra; risultando determinante per il provvisorio 30-23 del primo mini-break, arrivato con le squadre ambedue intorno al 50% dal campo.

I Mavs hanno però gettato al vento 14 punti di vantaggio nel secondo periodo, un vantaggio che era arrivato grazie ad un gioco di transizione che ha mandato fuori ritmo difensivamente gli Heat e grazie alla capitalizzazione dei diversi palloni recuperati proprio in quella frazione, frutto di una particolare accortezza nell'intasare le linee di passaggio con conseguente ripartenza in velocità  per il contropiede; Dwyane Wade, dopo una lenta partenza, ha infilato 13 punti in un amen, riportando immediatamente sotto i suoi in quello che si è rivelato essere solo il primo di una serie di parziali che le squadre si sono vicendevolmente scambiate.

Poco dopo, infatti, Dallas ha allungato ancora con un 10-0 alimentato tra gli altri dall'entrata in campo di un vigoroso Marquis Daniels, offensivamente più incisivo di un Josh Howard ancora in difficoltà  al tiro (6/14, 14 punti, 12 rimbalzi), ed autore alla fine di 12 punti e di tante giocate energiche in attacco, tra le quali un gioco da tre punti ed una schiacciata in contropiede proprio nel secondo quarto; prontamente è arrivata la risposta di Miami, con un 13-0 caratterizzato dalle stoppate di un Alonzo Mourning mastodontico in difesa (5 stoppate, 6 punti) e dall'uscita di scena di Shaq (9, 12 rimbalzi, 4/11) in un momento dove il quintetto piccolo, con Antoine Walker (14, 11 rimbalzi) quale uomo più alto, ha fatto la differenza a favore degli Heat, capaci dunque di chiudere la prima metà  di gara sul +1.

Mourning è tornato di attualità  verso la fine del terzo periodo, quando in azioni consecutive ha inchiodato due tentativi dei Mavericks, consentendo a Miami di allontanarsi sul +9, massimo vantaggio conseguito, grazie anche ad una sua schiacciata dall'altra parte del campo; Dallas non ha mollato, ed ha ritrovato il -3 grazie a 6 punti veloci arrivati da intuizioni ancora di Daniels e del rientrante Stackhouse che, a 7 minuti dalla fine, ha centrato la tripla del 79-79 dopo che i Mavs avevano sparecchiato (come d'altra parte gli avversari) dalla distanza senza successo.

La fine della partita è stata ancora palpitante, con Miami ad allungare ancora con un jumper del bravissimo e decisivo Haslem (17, 10 rimbalzi), che ha punito la zona di Dallas con il suo tiro dalla media, e con una decisiva tripla (2/18 di squadra, 11%) di James Posey, autore di 5 dei suoi 6 punti all'interno degli ultimi 3 minuti.

Un'altra tripla di Jerry Stack ha portato sul -1 i Mavs per l'ultima volta, prima di una sequenza di liberi di Wade e prima di un costosissimo turnover sull'asse Nowitzki-Dampier, causato dall'ennesimo raddoppio efficace applicato ai danni del tedesco; poco più tardi Wade ha avuto la possibilità  di sigillare la gara con altri due liberi, fallendoli clamorosamente entrambi regalando un'ultima possibilità  di pareggio ai Mavs, spentasi sul ferro del tiro scagliato, come detto prima, da Jason Terry (16, 7/25).

La stagione 2005/2006 termina così, con la promessa mantenuta di Shaquille O'Neal, che lo stesso giorno in cui era sbarcato a Miami con un fucile ad acqua aveva dichiarato che avrebbe portato il titolo in loco e con il primo titolo, accompagnato dall'ormai scontato premio di Mvp, del giovane Dwanye Wade (36, 10/18, 10 rimbalzi), che è arrivato già  più in alto sia di James che di Anthony, i suoi "compagni" di draft, e che ha giocato, a tratti, in maniera pericolosamente vicina ad un certo numero 23 che tutti conosciamo.

Sincere congratulazioni agli Heat ed alla loro organizzazione, ed a tutti i giocatori che hanno reso l'edizione 2006 dei playoffs qualcosa di indimenticabile.

All'anno prossimo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi