Jason Terry, The Jet, ha preso Dallas per mano portando la vittoria in gara 1.
Dopo interminabili giorni di attesa, le chiacchiere dei media hanno finalmente lasciato spazio alle azioni sul campo dando ufficialmente inizio alle Finali Nba: protagonisti, come noto, Dallas Mavericks e Miami Heat, che hanno disputato gara 1 ieri notte nel caldo Texas.
Dwanye Wade, Shaquille O'Neal e Dirk Nowitzki sono le superstars che sono state maggiormente scrutinate ed analizzate dai giornali e dagli analisti, e si propongono quali protagonisti assoluti nonché decisivi per le sorti delle rispettive squadre da qui all'ultima gara; ieri notte, però, un altro giocatore ha deciso di farsi abbagliare dalle luci del palcoscenico più importante del basket mondiale prendendo per mano la sua squadra in una serata di difficoltà per Nowitzki, mettendo d'accordo tutti e scrivendo 1 sulla casellina delle vittorie nella serie per Dallas.
Jason Terry è stato l'assoluto protagonista di una vittoria ottenuta con il cuore, con i denti, con la voglia: i suoi 32 punti (13/18, 4/7 da 3) non sono stati solamente la miglior singola prestazione numerica vista in campo, sono stati il motivo principale per cui i Mavs sono riusciti ad andare negli spogliatoi a metà gara addirittura avanti di due punti dopo aver giocato un primo quarto inguardabile ed essere stati sotto anche di 11 punti, nonché la ragione fondamentale dell'allungo verso la fine del quarto periodo, quando un filo di incertezza legava ancora questa bellissima, per intensità , gara 1.
La gara è andata subito in salita per i padroni di casa, con Griffin, inserito per fermare Wade, inefficace nel rallentare la star degli Heat e con Nowitzki guardato a uomo da Udonis Haslem; nel primo quarto difesa ed alte percentuali sono state il carburante di Miami, che ha terminato la frazione tirando con il 70% dal campo contro il 33% degli avversari.
Il tedesco ha concluso il quarto d'apertura nel peggiore dei modi, consegnando in mani avversarie una rimessa con pochi secondi da giocare, poi trasformata in 3 punti da Antoine Walker (17 alla fine) per il 31-23 parziale; Avery Johnson, nella mini-pausa, ha strigliato per bene i suoi ragazzi, definendo "difensivamente orrendo" il periodo di partita fino a quel momento giocato, ma la macchina di Miami non ha rallentato almeno finchè Wade non si è accomodato in panchina.
Sostanzialmente immarcabile in diversi momenti della gara, Wade (28, 11/25) ha giocato un secondo quarto al di sopra delle righe attaccando il canestro e mettendo jump shots facendo risultare inefficace Griffin, ben presto sostituito in sua marcatura da un Josh Howard offensivamente disastroso (10, 12 rimbalzi, 3/14), ma il riposo concessogli da Riley in vista dell'intervallo è stato deleterio perché coinciso appunto con la rimonta avversaria.
I Mavericks, nonostante la cattiva serata di due dei loro giocatori più importanti, hanno messo un 10-0 fondamentale per il morale e per il proseguio, quasi tutto ad opera del signor Jason Terry: la guardia, spesso accoppiata in evidenti squilibri di marcatura a Jason Williams (12, 5/11), ha terminato i primi due quarti già con 20 punti all'attivo ed un impressionante 8/10 al tiro, pura manna dal cielo per i Mavs in una serata del genere.
Nowitzki, parzialmente galvanizzato dal buzzer beater del +2 Dallas, ha cominciato la ripresa in modo migliore, riuscendo a segnare due triple ravvicinate e procurandosi qualche fondamentale tiro libero, senza però riuscire più ad incidere per il resto della gara: i suoi 16 punti sono arrivati nei primi tre quarti ed assente è stata la sua produzione offensiva nel periodo finale, come dimostra il 4/14 con il quale ha terminato la contesa.
Fondamentale, ad ogni modo, il suo contributo nella prima parte di ripresa, in quanto coinciso con la momentanea assenza dal tabellino dello score di Terry, che avrebbe poi giocato un quarto periodo con i fiocchi.
La guardia dei Mavs si è resa protagonista di 8 punti consecutivi nel giro di 77 secondi, regalando, a 7:54 dal termine, il massimo vantaggio ai suoi, un +10; gli Heat hanno risposto con 4 punti consecutivi del poco sfruttato O'Neal (17, 8/11) e con un canestro di Walker riuscendo a rientrare a -3 nel giro di breve, prima di soccombere definitivamente a causa del 5/20 con il quale hanno tirato nel periodo conclusivo, della pessima percentuale ai liberi (36.8% con Shaquille a 1/9!!) e della presumibile stanchezza accumulata, vista la rotazione più limitata di una panchina che ha prodotto solo 2 punti di James Posey a fronte dei 24 dei Mavericks, tra i quali 13 di Stackhouse ed 8 di un Dampier molto convincente anche in difesa.
I Mavs portano così a casa il primo importante punto della serie finale, nonostante il contributo nullo nel quarto periodo sia di Dirk Nowitzki che di Josh Howard, che hanno combinato per un 7/28 dal campo con 19 punti complessivi; per gli Heat è un'occasione sprecata: partiti molto bene, erano sembrati perfettamente a loro agio seppur in trasferta, ma la scarsità delle percentuali del secondo tempo, i palloni sprecati e la scarsità di palloni sotto per Shaq hanno fatto la differenza.
Gara 2 sarà disputata nuovamente a Dallas sabato notte; i Mavericks, in questi playoffs, hanno perso solamente 2 volte in 9 occasioni giocando tra le mura amiche: per la squadra di Pat Riley, sarà meglio non sprecare una seconda occasione.