Grande festa a L.A. per i Clippers, ma che paura gli ultimi secondi!
Los Angeles. I Clippers vincono una partita di playoff dopo tanto, tanto tempo. Quindi è giusto festeggiare per una notte, anche se la serie sarà lunga e difficile, già da lunedì per gara 2.
Grandi sorrisi a fine partita, da Billy Crystal ai giocatori, ma anche la consapevolezza di aver rischiato grosso.
LA PARTITA
I Clippers iniziano con Ross in quintetto al posto di Maggette (per Corey nemmeno 15 minuti di gioco), mentre Karl mette nello starting five Elson per Martin e Buckner anzichè Patterson (12 minuti impalpabili per l'ex blazer).
Ad eccezione di Martin, Boykins e Livingston dall'altra parte, poco spazio concesso ai giocatori seduti al momento del tip off. I primi tre parziali vedono sempre vincenti i californiani, che iniziano l'ultimo quarto con un rassicurante +10.
Come ricordato nella preview, quando non sono sotto a dodici minuti dalla fine i ragazzi di Dunleavy hanno perso 2 volte su 40 quest'anno. Vantaggio che, dopo qualche parziale da una parte e dall'altra, è invariato a 4:10 dalla fine.
Seguono tre minuti in cui vengono fischiati passi a Brand, due tiri sbagliati e due turnover e per i Clippers il punteggio resta fermo. Denver impatta a quota 87. Entra Radmanovic per Ross, il serbo subisce fallo e va in lunetta: 2 su 2 e a 59 secondi dalla fine il punteggio è quello con cui si concluderà poi la partita, per fortuna dei Clippers.
Palla ai Nuggets: chi si prenderà la responsabilità di un tiro che può costare la partita? Right: Carmelo Anthony. Lo sa anche Brand che si allontana da Martin per andare a stoppare la stella di Denver e catturare il pallone.
Clippers che cercano il canestro che chiuda la partita e invece succede che Radmanovic in entrata faccia sfondamento a 24 secondi dalla fine. Un film già visto: palla ad Anthony, ovviamente raddoppiato, che sbaglia un primo jump shot a 4 secondi, così come il successivo sulla sirena.
C'è mancato davvero poco per disperdere un vantaggio che nel corso della partita aveva raggiunto anche le sedici lunghezze. Alla fine l'importante era vincere e l'obiettivo è stato centrato, ma qualche ombra i padroni di casa l'hanno fatta trapelare.
Come non tenere conto dei 19 rimbalzi offensivi lasciati ai Nuggets e, conseguenza, dei 91 tiri concessi? Inoltre sono 8 le palle perse in più degli avversari (7 a 15). Naturalmente la peggiore considerazione riguarda i possessi palla degli ultimi 4 minuti: nessun punto dal campo!
Complessivamente positiva la prova difensiva dei Clippers che, rimbalzi a parte, hanno permesso solo 10 punti alla voce fast-breaks alla miglior squadra della Lega in campo aperto. Se poi guardiamo alla percentuale realizzativa dei Nuggets, la prova di Brand e compagni è stato un vero trionfo (ma anche la squadra del Colorado ci ha messo del suo): 38,5% dal campo ed un impietoso 16,7% da tre.
I PROTAGONISTI
Gran partita di Chris Kaman, tanto che Dunleavy l'ha lasciato in campo più degli altri: 43 minuti. In questo tempo ha collezionato una doppia doppia, per inciso 15 punti (5-12 fg, 5-5 ft) e 13 rimbalzi. Bene Brand: 21 punti con 8-16 dal campo, 8 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate. Cassell ne fa 19 con 7 assist, Mobley 17 con tre importanti bombe (su 4 tentate). Poco spazio a Maggette che registra 8 punti con 2-8 dal campo e 7 rimbalzi.
Per i Nuggets, solo Miller e Anthony vanno in doppia cifra per punti, entrambi con uno score di 25. Il primoo aggiunge 6 assist e nessuna palla persa, il secondo aveva il 50% dal campo fino all'ultimo quarto, poi finisce con un mediocre 9-26. Camby (9 punti con 4-12 fg) porta a casa 10 rimbalzi e 3 stoppate, bene a rimbalzo anche Martins ed Evans: 8 a testa in 40 minuti complessivi. Boykins gioca 31 minuti partendo dal pino, concludendo con 6 punti e 4 assist.
QUOTIN'
Brand riconosce le difficoltà , ma guarda avanti fiducioso:
Vincere è fantastico, ma sono ancora un pò deluso per come abbiamo buttato via tutto quel vantaggio. È un'esperienza da cui dobbiamo imparare qualcosa.
Anthony, nessun canestro sugli otto tentativi dal campo totalizzati nel quarto finale, la prende con filosofia:
Quando a quattro secondi dalla fine il coach ha disegnato un gioco per me, mi sono detto che non mi avrebbero concesso quel tiro tanto facilmente, sapevo che mi avrebbero messo un paio di difensori addosso. Comunque, non puoi sbagliare un tiro se non ci provi.
La saggezza di coach Dunleavy, dopo la vittoria:
La gara più dura, quando hai il fattore campo dalla tua parte, è la seconda. Vinci la prima, ti senti in forma e tutti ti dicono che hai fatto un gran lavoro e che spazzerai via gli avversari nella serie. Ma loro sono qui per invertire il fattore campo e per questo a loro basta vincerne una.
LA SERIE
Clippers 1-0, si replica lunedì notte ancora allo Staples Center.