Robert Horry, determinato e determinante come ai bei tempi
È finita. Gli Spurs sono riusciti a superare l'ultimo scoglio e hanno portato a casa il quarto e decisivo punto nella serie contro i Denver Nuggets. Questa notte è stata una vittoria di squadra, una vittoria del gruppo, in cui Duncan-Parker-Ginobili-Horry è stato il quartetto che l'ha fatta da padrone. Inutile le resistenze di Anthony & co. che, dopo 48 accesi minuti, hanno dovuto cedere alla miglior tempra degli Spurs, finalmente attivi anche in difesa.
Soddisfatto, come era prevedibile, Gregg Popovich che negli spogliatoi ha commentato così la vittoria della serie: "Sono davvero felice che sia finita stasera. Loro sono fortissimi e non potevamo concedergli seconde occasioni. Fortunatamente abbiamo avuto la meglio, ero molto preoccupato per la gara di oggi". Testimonianza che conferma come gli speroni non siano davvero al massimo della forma.
Al di là comunque della condizione fisica, vanno fatti i complimenti ai nero-argento che in una settimana hanno ribaltato una situazione che li vedeva nettamente svantaggiati: sotto 1-0, sconfitta subita fra le mura amiche e fattore campo passato a Denver, con un Duncan ampiamente limitato dalla front-line Nuggets e il duo Ginobili-Parker ridotto ai minimi termini. Poi è arrivata la reazione, quella tipica delle grandi squadre, che hanno riportato la contesa alle previsioni che erano state fatte alla vigilia: San Antonio in controllo e Denver a rincorrere costantemente.
La gara questa notte non ha avuto storia. Gli Spurs hanno sempre dato l'impressione di tenere in pugno la partita e anche quando Denver è passata in vantaggio (metà terzo periodo) gli Spurs hanno impedito qualsiasi possibilità di fuga, piazzando il parziale decisivo con Robert Horry e il redivivo Glenn Robinson. Duncan sotto canestro è stato dominante: 18 punti (8/15 dal campo e 2/3 ai liberi), 11 rimbalzi, 5 assist e 5 stoppate. Ad assisterlo un incredibile Narz Mohammed, che ha messo in cascina un totale di 10 punti e 13 rimbalzi, rifilando agli avversari di reparto anche due incredibili stoppate.
Impressionante, ancora una volta, la prestazione di Emanuel Ginobili, che partito dal pino per la terza volta consecutiva, è riuscito ad essere decisivo come nelle precedenti tre occasioni: 18 punti (4/9 dal campo, 3/7 dall'arco e 7/7 ai liberi), 9 rimbalzi e 4 assist. Entusiasmante è stata invece la performance di Robert Horry: 17 punti (5/7 dal campo, 3/4 dal perimetro e 4/4 ai liberi), 5 rimbalzi e 2 assist. L'ex-Laker ha fornito un apporto straordinario, garantendo nei momenti chiave della partita quei punti necessari a mettere in ghiaccio la partita ed evitare qualsiasi tipo di rimonta da parte dei ragazzi di Geroge Karl.
A fine gara non sono mancati gli elogi per gli Spurs, anche da parte dei Nuggets che giustamente hanno riconosciuto la superiorità dell'avversario incontrato: "Hanno giocato tutti insieme con il cuore â€â€ ha detto Kenyon Martin (14 punti e 6 rimbalzi) a fine gara â€â€. Da veri campioni. Non si vincono due titoli per caso. Gli Spurs sono una squadra costruita per vincere a lungo nel tempo e i risultati si sono fatti vedere in questi anni". Dello stesso avviso Carmelo Anthony (25 punti e 4 rimbalzi), il migliore dei suoi questa notte, che si è complimentato con i suoi avversari, pur rammaricandosi di non essere stato decisivo in questi playoffs.
Ora San Antonio se la dovrà vedere in semifinale di Conference contro i Seattle Sonics. Una squadra in forma, che richiederà gli Spurs al massimo della condizione. Soprattutto difensiva, elemento questo che nella serie appena conclusa ha deficitato parecchio.