Grant Hill MVP? perchè no…
"L'encefalogramma di coach Lenny Wilkens è stato piatto dal momento che gli hanno telefonato per dirgli di fare un paio di disegni sulla scrivania con il logo blu - arancio. Di queste schifezze poco nascoste onestamente cominciamo a volerne un po' meno: c'è una raccolta firme?"
"Che dicotomia fastidiosa: la NBA è piena di diciottenni che non sanno neanche da che parte segnare e l'omino dal 23 su in Ohio, fa il mondo a spicchi. La regola dei ventidue anni non si può personalizzare? Facciamo un corso, diamo una patente e se sei buono entri prima, altrimenti" Rimandato all'anno dopo. E tanti saluti. Così non vediamo più una porcata dietro l'altra e preserviamo la baracca dall'aspettare i geni veri per anni"
"Gerald Wallace non è un flop. Basta, non è un flop. Fa quello che sa fare e basta, cioè poco se non volare. Siamo noi che pensavamo facesse di più. Ma la tecnica non ce l'hai entrando in un quintetto base. Seduto in panchina come per 48 minuti di parquet, certe cose non si inventano"
"Il contrario vale per i Clippers: nati morti. Potrebbero anche finire con un record positivo (!) ma non cambierebbe niente. Assolutamente niente. Non guardate le stelle, i buoni giocatori a roster, il futuro con il numero 14, prendete tutto insieme. E' il peso specifico di una società perdente che la rende tale. Anche se oggi vince"
"Io mi voglio identificare nel rosso della mia squadra preferita. Non la voglio vedere in giallo, blu, nero e verde ogni tre giorni. La mia squadra e rossa e vorrei bruciare i libri di marketing e merchandising dove sta scritto che il cliente non si deve identificare. Io mi voglio identificare. Devo identificarmi. Voglio sedermi al primo anello con la stessa - rossa - divisa che ha il mio play preferito. La prossima tappa? Il pallone da calcio e la retina chiusa, magari"
"Iverson a Phila è estinto. Trenta punti sprecati. Energia inutile. Dategli qualcuno che assomigli ad un giocatore di basket o non lo voglio più vedere. Poverino. Mi fa pena. C'è lo specialista del tiro da tre, quello della difesa, quello degli infortuni e dei contratti senza senso, quello dei rimbalzi e quello delle stoppate. Ma uno che azzecca una partita su due e non una su dieci? Poverino, poverino"
"E poi ci attacchiamo con i Me-Mac che si prendono delle pause" Sono uomini come noi, anzi peggio. Sono ragazzi. Anzi peggio. Sono ragazzi cresciuti dove noi non vorremmo neanche pensare di passare un minuto. Anzi peggio. Sono ragazzi che diventano uomini in fretta, sopravvivendo a cose in cui noi non vorremmo neanche pensare di passare un minuto. Sia da ragazzi che da uomini"
Ma sai cosa stavo guardando? Il roster dei Warriors di tre anni fa" backcourt con Arenas, Hughes e Jamison" Dove li ho già visti nella stessa frase? Aiutatemi a ricordare"
Perché Portland assomiglia sempre di più ad un gulag? Qyntel Woods leggiadramente posato nei rovi della rescissione di un contratto, tre quattro pezzi molto grossi che vagano senza meta e che in un sistema diverso farebbero di tutto. Una squadra senza capo né coda, senza niente che assomigli - seppur buono – a qualcosa di organizzato. Il talento c'è ma non si vede, come lo sporco. Tanta bella roba senza capo, coda né futuro"
"Tinsley è sempre di più la trasposizione odierna di 'Action' Jackson. Lingua compresa. No look di finissimo livello, tiro alterno ma non concedibile: un clone. Se esistesse il video copia incolla, mi piacerebbe prendere l'ex numero 13 e vedere come farebbe muovere questi orfani dell'Indiana. Tutto uguale? Beh, proprio tutto, tutto ancora no"
"Pistons e Wolves sicuri in finale 2005. A neanche metà stagione, Pistons e Wolves in rovina, crollo verticale. Si stava meglio quando si stava peggio, l'anno scorso. No, no, gente: l'anello passa sempre dal bigliettone e dal testosterone difensivo dei ragazzi di nonno Brown. Che poi effettivamente vada in una delle due direzione, non si può dire e probabilmente c'è di meglio, ma calma a inchiodare la targa sulla porta della stagione in corso: "stagione deludente", se lo diciamo, almeno diciamolo alla fine"
"La stagione vera è fatta di 29 partite per squadra. Tutte le altre possiamo anche mettercele in tasca. Ma dato che sappiamo che funziona così" cambiare? I presidenti defunti, avete ragione" I biglietti, poi, a chi li vendiamo, che a malapena stiamo in pari a fine anno? Già , già "
"Basta con i parallelismi Kobe vs. Michael. Non c'è storia, non si comincia nemmeno ad alzare la palla a due. Quello che Michael, più di ogni cosa, ha lasciato in dote, è la forza della mente sul corpo. Certo che fisicamente e tecnicamente il paragone ci sta, ma la forza mentale del numero 8 non vale che 23 neuroni di MJ. Gli altri milioni spero vadano in una teca. E basta col dire che i parallelismi tra i Bulls e i Lakers di quest'anno sono ovunque: già detto di Kobe, Odom non è Pippen, Rodman è "missing" sui cartoni del latte di tutta LA, Phil non pervenuto nonostante papà Rudy, che tutto vede e tutto sopporta. Neanche Luc lo metto vicino a Mihm, per carità "
"Quintetto "Quanto è bello giocarci accanto": Steve Nash, Ray Allen, Brent Barry, Andrei Kirilenko e Ben Wallace. Quintetto "Quanto non vorrei giocarci mai accanto": Jamal Crawford, Vince Carter, Stephen Jackson, Antoine Walzer e Michael Olowokandi. Io, però, non saprei su chi scommettere" Ah, l'NBA d'oggidì"
"Chi salverà i Knicks? Facile! Trevor Ariza" Chi vi ricorda Josh Smith? A me, Harold Miner. Però fa le stesse cose con cinque anni di meno sulla carta d'identità " Cosa sta facendo New Jersey? Qualcuno nella futura Brooklyn ha studiato il recente operato dei Soli. Che poi dal mixer esca la stessa roba, beh, quella è una questione di qualità degli ingredienti" Kings all'ultimo, vero, ballo di fine anno. Tutto quello che viene dopo, è come stare con una fidanzata lasciata tre volte in un anno: concetto di minestra riscaldata" MVP? Grant Hill, perché non ci sono solo i numeri a questo gioco"
See ya' bye In The Zone
Andrea De Beni