Al Harrington, sarà la prima opzione offensiva per gli Hawks dell'anno zero.
Obiettivi
Individuare un obbiettivo per gli Hawks è veramente difficile, la priorità per la stagione sarebbe quella di ridare interesse intorno alla franchigia, perchè Atlanta è una città che ama il basket, come dimostrato dall'amore dei tifosi per le squadre del dei college locali. Dal campo con una squadra rivoluzionata, senza un gran futuro non ci sono grandi aspettative, si assesteranno con ogni probabilità tra le 20 e le 25 vittorie, con un occhio più al draft 2005, che ai playoff, ma il vero obbiettivo è quello di capire se i giovani in squadra possono essere parte di un futuro importante o meno, soprattutto le due prime scelte Childress e Smith.
Conference : Eastern Conference
Division : Southeast
Arrivi : Al Harrington (Indiana Pacers), Antoine Walker (Dallas Mavericks), Tony Delk (Dallas Mavericks), Predrag Drobnjak (Charlotte Bobcats), Kevin Willis (San Antonio Spurs FA), Kenny Anderson (Indiana Pacers FA), Jon Barry (Denver Nuggets FA)
Partenze : Stephen Jackson (Indiana Pacers), Jacque Vaughn (New Jersey Nets FA), Michael Bradley (Orlando Magic FA) Jason Terry (Dallas Mavericks), Alan Henderson (Dallas Mavericks), Bob Sura (Houston Rockets FA), Wesley Person (Miami Heat FA), Joel Przybilla (Portland TrailBlazers FA)
Scelte al draft : Josh Childress, Rayal Ivey, Donta Smith, Josh Smith
Probabile Quintetto Base :
Playmaker : Tony Delk
Shooting Guard : Josh Childress
Small Forward : Al Harrington
Power Foward : Antoine Walker
Center : Jason Collier
Roster
NR PLAYER POS HT WT DOB COLLEGE YRS 1 Josh Childress F-G 6-8 210 6/20/83 Stanford R 40 Jason Collier F 7-0 260 9/08/77 Georgia Tech '00 4 4 Chris Crawford F 6-9 235 5/13/75 Marquette '97 7 00 Tony Delk G 6-2 189 1/28/74 Kentucky '96 8 13 Boris Diaw G 6-8 215 4/16/82 France 1 14 Predrag Drobnjak C 6-11 272 10/27/75 Serbia-Montenegro 3 3 Al Harrington F 6-9 250 2/17/80 St. Patrick's HS (NJ) 6 36 Royal Ivey G 6-3 200 12/20/81 Texas R 15 Donta Smith G 6-7 215 11/27/83 Southeastern Illinois R 42 Josh Smith F 6-9 225 12/05/85 Oak Hill Academy (HS) R 8 Antoine Walker F 6-9 245 8/12/76 Kentucky '98 8
Staff Tecnico
HEAD COACH : Mike Woodson (College – Indiana '80)
ASSISTANT COACHES : Larry Drew (College – Missouri '80)
Herb Brown (College – Vermont '57)
Bob Bender (College – Duke '80)
Greg Ballard (College – Oregon '77)
David Fizdale (College – San Diego '96)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH : Pete Radulovic (College – Loyola Marymount '89)
ATHLETIC TRAINER : Wally Blase (College – Winona State '92)
ASSISTANT TRAINER : Tom Smith (College – Northwestern College '88)
Commento
Gli Atlanta Hawks sono la grande delusa del draft, per tutta la scorsa stagione hanno inseguito il sogno di poter far giocare con loro il figliol prodigo Dwight Howard, che giocava in una High School del posto, poi le palline da ping pong hanno dato esito differente e tutti sappiamo che Howard è stato scelto per primo dai Magic. Rimasti con le mani in mano gli Hawks avendo a disposizione due prime scelte hanno puntato su Josh Childress, ala piccola uscita da Stanford, di indiscusso talento e Josh Smith direttamente dal liceo.
Entrambe le scelte hanno lasciato spazio a qualche commento, alla 6 quando hanno chiamato Childress era a sorpresa ancora disponibile Deng, dato da molto come il miglior talento assoluto di questo draft, ma gli Hawks hanno preferito puntare su un giocatore come Childress più pronto da subito, mentre quando hanno chiamato Smith, tutto pensavano fuor che di trovarselo disponibile, visto che Smith un mese prima del draft era dato sicuro nelle primissime tre scelte, ovvia e giusta a quel punto la sua selezione.
Dal mercato per una volta potrebbero aver fatto un gran colpo acquisendo da Indiana Al Harrington in cambio di Stephen Jackson. Lo scambio visto così sembra clamorosamente a favore di Atlanta, ma bisogna considerare anche le esigenze di Indiana, che avevano bisogno di un esterno con punti nelle mani per sostituire Reggie Miller, e allo stesso tempo avevano un reparto ali tra i più talentuosi della lega con il trio Harrington Bender e Croshere che partendo tutti dalla panchina finiva per danneggirsi a vicenda.
Al Harrington potenzialmente è un enorme talento, solo che come detto a Indiana non ha mai trovato molti minuti, soprattutto da quando è arrivato Ron Artest, bisogna ricordarsi che nel'unica stagione giocata in quintetto base, quella del 2001-02 Al Harrington metteva insieme oltre 13 punti e oltre 6 rimbalzi a sera in meno di 30 minuti, il tutto giocando da ala piccola. Adesso che sono passati due anni il ragazzo è maturato molto, e soprattutto si è trasformato in un'ala grande di tutto rispetto che ad est può fare danni enormi. Sarà lui con ogni probablità la prima opzione offensiva dei nuovi Hawks.
Un'altra importante operazione di mercato è stata la trade con Dallas, con l'ex idolo Jason Terry e Alan Henderson finiti in Texas, in cambio di Antoine Walker e Tony Delk. Lo scambio come sempre ha principalmente una ragione strettamente salariale, essendo il contratto di Walker in scadenza la prossima estae. Per lui sarà una stagione importante perchè in meno di un anno ha già cambiato squadra due volte, passando dall'essere uno degli idoli degli esigentissimi tifosi dei Celtics, ad un'indesiderato o giù di li.
Avrà spazio minuti e tiri, per dimostrare a tutti che può ancora recitare un ruolo da protagonista nell'NBA, e capitalizzare eventualmente tutto ciò la prossima estate. Per il resto gli Hawks saranno un laboratorio aperto, nella speranza che soprattutto i giovani diano risposte concrete. La situazione salariale dopo gli scambi di febbraio, e le scadenze dia alcuni contratti pesanti lascia ampio spazio di manovra, gli stessi contratti di Walker e Harrington sono in scadenza la prossima estate, ma la senzazione è che si punti su questo gruppo almeno per un paio di anni più per poi vedere. Dunque se il quintetto base dovrebbe vedere Tony Delk in cabina di regia, Josh Childress in guardia, Harrington e Walker nei due ruoli di ala, e Collier da centro, la panchina sarà un campo aperto a tutti, giovani o vecchi, di sicuro quello della panchina non sarà un fattore su cui puntare per ottenere qualcosa di concreto.
Il coach Woodson è alla prima esperienza da head coach, quindi anche lui avrà bisogno di un periodo di rodaggio. Il problema per tutto l'ambiente sarà come sempre la fiducia intorno all'ambiente che in Georgia storicamente non c'è mai stata, come ben evidenziato dall'Arena spesso semideserta, ma è anche vero, che Atlanta è una città di basket come dimostrano i pienoni di Georgia Tech, più che una passione vera per i tifosi degli Hawks manca un programma concreto in cui credere.