Bill Buckner. Famoso suo malgrado…
4 o 5 terrificanti motivi per svegliarsi nel cuore della notte e sperare… che quello che e' successo non fosse vero.
I piu' attenti di voi sanno che mi porto dietro una tara genetica, un difetto di fabbricazione al mio DNA che mi “costringe” a tifare per una calcistica causa persa.
E' un difetto molto diffuso, coinvolge moltissime persone senza distinzione di eta', sesso, grado di istruzione e posizione nella societa'. Ognuno vive questa condizione a modo suo: chi la manifesta in silenzio, chi la ostenta, chi la nasconde.
Ma e' nel buio della notte, quando sei solo ed il collega d'ufficio (…stardo) non e' li' a tormentarti, che possono tornare a materializzarsi gli incubi peggiori: il 6-0, l'arbitro Ceccarini, il 5 maggio…
Ebbene questo pezzo vuole rappresentare un amichevole pacca sulla spalla a te, interista che ti nascondi e talvolta vivi con difficolta' la tua condizione di “quasi mai vincente”: ricorda che siamo in tanti e che ci sono anche altri che soffrono piu' di noi. Non ci credi? Allora leggi.
1. Sei un tifoso dei Celtics
La tua squadra e' ancora la piu' titolata della storia del gioco, titoli e stendardi pendono in quantita' industriale dal soffitto del palazzo, per i giocatori e' quasi impossibile scegliere un numero di maglia, perche' li hanno ritirati quasi tutti. Ma…
Non vinciamo dal 1986!!! Sono 18 anni (+3 sull'Inter), siamo arrivati in finale 1 volta, alle semifinali altre 2, per il resto purghe su purghe, con periodi blasfemi e con allenatori che definire pietosi non rende l'idea (chi ha detto ML Carr…). Prospettive di vittoria a breve? Solo se sei un visionario puoi credere in questo…
2. Sei un tifoso dei Miami Dolphins
Una squadra gloriosa, un logo stupendo, una citta' fantastica, una proprieta' che e' disposta a spendere. Nelle tue file ha giocato Dan Marino, praticamente un Dio vestito da QB. Inoltre la tua squadra e' l'unica ad aver giocato un'intera stagione senza sconfitte, nel 1972, roba da Guinness.
Ma…
Non vinciamo dal 1973!!!!! Sono 31 anni (+15!), siamo arrivati in finale qualche volta, ma per il resto niente di niente. Adesso abbiamo un allenatore detestato dall'80% della tifoseria e, per giunta, quest'estate abbiamo avuto la sorpresina.
Il nostro miglior giocatore, un runningback tutto treccine e Kg di muscoli, di punto in bianco ha fatto come Ronaldo. Solo che invece che andare al Real Madrid, ha deciso di… ritirarsi!!!! A 27 anni!!!!
“Mi faccio un giro in India” ha detto. Nel frattempo il campionato e' iniziato e la parola “Ridicolo” e' apparsa accando alla frase “gioco dei Dolphins”. Prospettive di vittoria a breve? Probabilmente si, ma solo al Draft.
3. Sei un tifoso dei Chicago Cubs
(Toh, i cubi!) E qui cominciamo a delirare. Non si vince dai tempi dell'Arciduca Francesco Ferdinando e non si va in finale dagli anni di Eisenhower, e passi. Si e' passato periodi di magra solenne in cui l'unica gioia era qualche giocatore che faceva sognare (l'ultimo e' Sosa). Poi, la scorsa annata, il tuo idolo si scopre che usa una mazza truccata, una vera manna per la critica. Ma il bello deve arrivare…
Sei ad un passo dalla Finale per il titolo, 3-2 e le ultime 2 gare in casa, te le giochi con i tuoi due gioiellini sul monte di lancio. Gara 6 si mette bene, molto bene, ma…
Su una palla che un tuo difensore sta per prendere al volo per eliminare un battitore e portare la tua formazione a 4 eliminati dalla finale, un TUO tifoso pensa bene di portare a casa il ricordino, e la scippa al difensore stesso.
Dopo pochi minuti, anche a causa di questo suicidio sportivo, la gara si capovolge e si finisce a gara7. Qui i fantasmi ritornano e gli avversari, stra-sfavoriti della Florida, ti infilano mazza e palline li' dove non batte mai il sole e tu sei costretto ad arrenderti per l'ennesima volta.
Prospettive di vincere a breve? Ci sarebbero, a patto che i tifosi stessero al loro posto.
Ed ora… il Gran Finale!!
4. Sei tifoso dei Boston Red Sox
I BoSox sono l'Inter dello sport mondiale, con il tempo di attesa decuplicato.
I tifosi che ti possono raccontare di aver vissuto l'ultimo titolo (1918) saranno poche decine.
Per anni, decenni, verrebbe da dire secoli, hanno recitato la parte degli indiani nei western con gli Yankees nella parte dei buoni.
La raccontiamo per quei 4 che ancora non la sanno. Nel 1919 Boston, vincitrice dell'anno prima ma in crisi finanziaria, decide di vendere agli Yankees il loro giocatore migliore, tale Herman Ruth detto Babe, una specie di Fred Flinstone che pero' chiede a Wilma la mazza al posto della clava, e con questa fa cose che entrano direttamente nei film. Il buon Babe e' talmente adirato da questa cessione che va via sbattendo la porta e sentenzia che i BoSox non vinceranno mai piu' nulla…
Che ci crediate o no, stiamo ancora aspettando.
Gli aneddoti sono innumerevoli: il piu' famoso e' una palla non presa dal 1ma base Bill Buckner nelle World Series del 1986 contro i Nets di Gooden e Strawberry (toh, le fragole!) e vedendo le immagini, vi assicuro che il 5 maggio e' un brufolo; il piu' recente invece e' una gara7 contro i “pigiamini” newyorkesi decisa da un fuoricampo di Aaron Boone al 13mo inning e che ha tolto a Boston il piacere delle World Series.
Prospettive di successo? Ci sono, hanno uno squadrone, ma ci sono sempre quei maledetti Yankees che anche oggi sono davanti… come dite, cari interisti, avete la sensazione di conoscere la cosa?
Chiudo questa digressione sulle “sfighe made in USA” tornando all'antico amore della pedata. Ho visto tantissime manifestazioni sportive anche molto importanti e mai, dico mai, ho assistito ad un finale crudele come la Finale di Champions League tra Manchester United e Bayern Monaco del 1999.
Partita praticamente finita con i tedeschi in vantaggio meritatamente e poi, zac, l'incubo. In 44 secondi gli inglesi assestano un doppio KO feroce.
Per mesi ho pensato che se questo fosse successo all'Inter, non ci saremmo piu' ripresi. I tedeschi invece no…
Dopo 2 anni si ripresentano a Milano, sede della Finale, e ai rigori, quindi quasi con la stessa moneta, freddano gli avversari, una squadra spagnola, allenata da un tizio argentino, di nome Hector… ah, di nuovo questi incubi!!!!!