Carmelo, cosa mi combini ?
Team USA 2004 continua a soffrire. I ragazzi di coach Larry Brown trovano per la prima volta un record positivo (2-1) in queste Olimpiadi con una vittoria contro l’Australia.
Il punteggio finale dice +10, 89 a 79 per gli americani. La gara però è stata tesa, direi quasi come al solito ormai per questa nazionale un po’ deludente. Anzi, togliete pure qualsiasi termine che possa in ogni modo limitare la percezione di delusione che questa squadra mi sta facendo sentire.
La verità è che, al di là dei punteggi, Team USA deve ancora cambiare approccio alla gara. Sono ancora lenti e svogliati, con un Marbury meravigliosamente ad un punto in 27 minuti e con un altro disgraziato 3/17 dall’arco. E pensare che i giocatori NBA dovrebbe essere avvantaggiati con il tiro da tre…
TRAILER
“To trail” in inglese può significare diverse cose e così il suo sostantivo “trailer”. Ora, qual è la questione ? Anche ieri gli USA “trailed”, cioè inseguivano gli austrialiani per 2 punti fino a 10 minuti dalla sirena e così avevano fatto per i tre quarti precedenti. Come dite ? Già , ormai ci siamo abituati…
Ma se gli USA si risparmiassero in questo girone eliminatorio per dare tutto nel finale ? Come a dire cioè che il loro fin qui sia solo il “trailer” del film che seguirà e non già il meglio dello stesso film che oggi non può essere che una commedia. Amara come quelle neorealiste dell’immediato dopoguerra.
THE MATRIX ON THE AIR
Nel quarto periodo Team USA ha completato la rimonta con una difesa di squadra finalmente efficace e con un inedito Shawn Marion. L’ala dei Suns ha finito la sua gara con 16 punti, dimostrando un’energia oggi assolutamente necessaria per le futuri sorti di questa squadra olimpica.
Gli altri big scorer sono i soliti noti, ovvero Allen Iverson e Tim Duncan. Per “The Answer”, recentemente eletto da ESPN come la personificazione NBA del rapper (nonostante le vicende olimpiche e l’elogio a Stockton…) ci sono 16 punti, mentre per il due volte campione del mondo la doppia doppia di ordinanza è a quota 18 e 11.
“CARMELO….CATTIVO SEI !”
Eccoci nel primo episodio della serie “L’ugly American all over the globe”. Bene, ci permettiamo allora di segnalare un giocatore che si è particolarmente distinto per la propria arroganza e la mancanza di rispetto per il proprio paese e per lo spirito olimpico.
Il protagonista è Carmelo Anthony, meravigliosa ala di Denver qui però caduta in disgrazia. Larry Brown lo fa giocare poco e allora lui si lamenta, dimenticandosi di essere in una rappresentativa nazionale alle Olimpiadi. Contro l’Australia allora gioca solo due minuti.
E che bei due minuti ! Tiri forzati, difesa più candida del completino munito di bandana del nostro premier. Risultato ? Panchina. Ma il meglio deve ancora venire. Quando Iverson si sbatteva e bestemmiava in campo per colpa della difesa degli Aussie, lui veniva ripreso mentre rideva sul pino. Come on !
Poi, come se non bastasse, Marbury lo ha costretto a stringere la mano agli avversari perché lui , finita la gara, stava già sognando la doccia (non necessaria…) e qualche battuta da indirizzare magari a Emeka Okafor, “I-Robot” per i suoi compagni olimpici.
La prosssima gara è contro la Lituania, imbattuta come la Spagna nell’altro girone. Gli azzurri intanto contnuano a giocare bene e a perdere nel finale, questa volta contro la Spagna di Gasol.
Nel girone A guida quindi la Spagna (3-0), seguita da Argentina (2-1), Cina (1-2), Italia (1-2), Nuova Zelanda (1-2) e Serbia&Montenegro (1-2).
Nel girone B invece la Lituania (3-0) guarda dall’alto Team USA (2-1), PortoRico (2-1), Australia (1-2), Grecia (1-2) e la già eliminata Angola (0-3). Per i primi 4 posti di entrambi i gironi la gara per i quarti è appena cominciata.