Tony Allen può essere una delle sorprese della prossima stagione…
Dopo una regular season lunghissima, dei play-off estenuanti, ecco finalmente l'estate NBA, con i big che cambiano squadra, rinnovano i contratti, si sposano o vanno a vincere le Olimpiadi(?), per le squadre è tempo di Summer League.
Giovani di belle speranze, veterani senza contratto, stranieri alla scoperta dell'America, tutti intenti a mettersi in mostra, a provare a fare la squadra per la stagione NBA prossima ventura.
Di solito in una squadra di Summer League ci sono pochi giocatori che saranno poi invitati al Training camp, e ancor meno sono quelli che poi faranno effettivamente "la squadra" per la stagione regolare: adesso c'è la possibilità di vedere tanti giocatori che andranno a popolare leghe di sviluppo, campionati minori sparsi su tutto il globo terracqueo.
Delonte West (St. Joseph) dei Boston Celtics, sicuramente sa giocare a pallacanestro, ha un buon tiro che riesce a crearsi dal palleggio con uno step-back che spesso mette fuori equilibrio il difensore, vede il gioco e ha la sensibilità nei polpastrelli per garantire qualche minuto in playmaker ai verdi, a prima vista sembrano mancare qualche chilo e qualche centimetro per fare di lui una guardia NBA completa, però Thayshaun Prince insegna".
Tony Allen (Oklahoma State) dei Boston Celtics, guardia NBA? Sembra under-size per il ruolo ma ha esplosività e forza fisica per reggere al piano di sopra, ha giocato quattro anni di college ad alto livello, quindi anche tecnicamente sembra arrivare più pronto di molti suoi colleghi del Draft '04. Esplosivo in campo aperto, attacca il ferro, deve dare consistenza al suo tiro da fuori per tenere "onesto" il difensore, poi ci siamo, credo che qui il tanto bistrattato Ainge abbia fatto una buona scelta.
Sasha Vujacic (Snaidero Udine) dei Los Angeles Lakers, 20 anni, professionista già da qualche anno, la nuova speranza slava per LA? Fortunatamente per lui troverà zio Vlade ad accoglierlo e ad introdurla alla vita losangelina. Sul campo si muove con voglia e sicurezza, vede il gioco e sembra che il suo primo pensiero sia "passaggio" e non "tiro" ; giocando con mister Kobe ciò può essere molto utile.
L'altezza è notevole per un playmaker, Sasha sembra non tirarsi indietro quando deve concludere direttamente lui l'azione, il ball-handling è notevole, può guadagnare dei minuti importanti soprattutto se Payton gioca come ha fatto per buon parte della scorsa stagione; adesso Vujacic dovrà metter su qualche chilo per reggere il confronto fisico con i Billups che popolano la lega americana e per poter "finire" un'azione nelle sempre affollate aree NBA, senza perdere la rapidità nei cambi di direzione e nel condurre la transizione.
Tony Bobbit (University of Cincinnati), non scelto al draft, sta giocando la Summer League con i Lakers, di sicuro tira, tira e tira. La timidezza non gli appartiene, sembra un giocatore adatto ad uscire dalla panchina e a produrre punti istantaneamente, fisicamente sembra pronto per il piano di sopra, il tiro sembra affidabile dalla media distanza, non ancora a un tiratore da tre, cambia la partita quando entra per come la aggredisce e per come si dedica alla fase offensiva; in una situzione come quella dei Lakers può far comodo un giocatore simile che non esiti quando c'è qualche tiro da prendere, e possibilmente segnare, in contumacia Bryant.
Bisognerà attendere test più probanti per capire perché non è stato scelto, nel contesto di una summer league sembra un giocatore davvero pronto che può far comodo a una squadra NBA, ricorda Devin Brown di San Antonio, capace di segnare 15 punti in gara 3 della serie contro i Lakers nei play off 2004.
DeJuan Wagner dei Cleveland Cav's, sta recuperando minuti di pallacanestro dopo aver passato buona parte dello scorso anno in lista infortunati, è un di certo un giocatore NBA, non so quanto playmaker ci sia in lui, di certo è un attaccante e può penetrare e scaricare o concludere in prima persona, si vede che ha un solo anno di college alle spalle e poche partite NBA giocate, il talento non si discute, ma deve disciplinarsi nel capire il gioco e i momenti della partita, Lebrone e Paul Silas possono aiutarlo in questa crescita, se capisce che opportunità è giocare con King James allora Cleveland si trova tra le mani un altro grande talento. Anche se le ultime voci di mercato lo danno in partenza per qualche veterano più solido e più disciplinato, in grado di aiutare da subito la causa di Lebrone James.
De Sagana Diop dei Cleveland Cav's al terzo anno NBA, dopo essere uscito dalla Oak Hill Accademy, ha uno chassis da fuori serie, lascia intravedere coordinazione e capacità di movimento davvero invidiabili per un centro, peccato che sembra muoversi con la grinta e la determinazione del professor Amechi, ex Utha Jazz, davvero irritante che un talento fisico di quel calibro abbia questo atteggiamento. Con un decimo di determinazione in più potrebbe diventare un fattore, specialmente nell'Est NBA povero di lunghi di spessore, eppure gioca sempre al minimo indispensabile, il giorno in cui si dovesse svegliare" il problema è capire se ne ha voglia.
Adesso stanno arrivando altre squadre, altri giocatori, nuove occasioni di scrutare il sommerso NBA, in attesa di scoprire chi ha pescato il jolly al draft e chi invece ha preso il "bidone", ci aspettano tanti altri canestri estivi, senza dimenticare che ad Agosto inizia la sfida del mondo cestistico al Team USA per le olimpiadi.
Buona pallacanestro a tutti.