Michael Redd ha confermato in gara 2 tutto il bene che si dice su di lui.
Gara 2 è stata una bella partita, sicuramente combattuta. I Milwaukee Bucks hanno dimostrato di essere una buonissima squadra offensiva segnando 92 punti alla difesa più forte della lega. Ma soprattutto sono riusciti a vincere, in trasferta, ponendo adesso la serie come tutt’altro che già risolta.
Oh, intendiamoci. Detroit se la porterà comunque a casa. Ma intanto in gara 2 arriva la prima vittoria nei playoff per Terry Porter allenatore, lavoratore silenzioso (non con i suoi però…) che meriterebbe anche più considerazione di quella che gli viene oggi accreditata.
HE WAS REDD HOT !
Eccolo qui. In gara 1 aveva forse subito la pressione psicologica di essere il leader della squadra e si era forse troppo emozionato o lasciato coinvolgere emotivamente. Ieri notte Michael Redd ha segnato 26 punti (ne mise solo 11 in gara 1), inclusi i due tiri liberi per il 92-88 finale.
Ai Bucks serve come il pane la sua leadership perché è decisamente il loro giocatore più affidabile in attacco. Milwaukee ha tirato, ecco come Redd fa la differenza, con il 50% da tre, mentre Detroit ha avuto metà della sua efficacia, con il solo 24 % ma prendendosi ben 25 tiri.
OH, SHEED !
Gli ultimi minuti di partita sono stati carichi di emozioni. I Pistons rimontavano da un grande svantaggio che si portavano da quasi tutta la gara fino ad uno insperato –2. Poi, a 9 secondi e mezzo dalla fine, si presenta Damon Jones in lunetta.
L’ex Piston sbaglia entrambi i liberi, regalando difatti una ghiottissima opportunità agli avversari. Ultima azione, Prince rifiuta un tiro da tre frontale (se fosse entrato Detroit avrebbe vinto) per scaricare invece nell’angolo a Rasheed Wallace. Rasheed esita, cerca di caricare il tiro ma perde goffamente la palla che si perde sul fondo. Oh Sheed !…
RAGING BULL
Veder giocare Toni Kukoc è sempre stato bello. Che emozione avete avuto nel ritrovarlo dominatore quando esce dalla panchina ? Ok, i tempi dei Bulls, quando veramente off the bench faceva miracoli, rimangono dei ricordi. Ieri però 15 punti, 9 rimbalzi e 7-8 al tiro per un contributo più che fondamentale.
“The waiter” non ha ancora perso la sua lucidità offensiva e se ritrova voglia e motivazioni può diventare addirittura decisivo in questa serie. Il motivo è semplice : Toni è un giocatore che sa far male sia da fuori che da sotto e quindi costringerebbe la difesa a fare delle scelte.
Soprattutto, se mai Kukoc giocasse bene sotto canestro, aprirebbe spazi vitali per il tiro di Redd. Occhio al croato e occhio a Desmond Mason, 15 punti per lui ieri notte.
HAMILTON, YOU’RE FIRED !
Partita deludente per Chauncey Billups e Rip Hamilton, entrambi usciti per falli. L’ex- campione NCAA con UConn in particolare ha giocato una partita nervosa, contrariamente alla solita tranquillità con cui timbra il suo cartellino ogni sera. Per Rip oltre all’uscita per falli c’è stata anche l’espulsione dopo una vigorosa protesta con l’arbitro.
I Pistons sono andati sotto nei rimbalzi (48-37) e nei punti dei panchinari, dove lo score dice addirittura 28 a 11. La rimonta, causata ovviamente dalla solita difesa e dai tanti punti facili in contropiede, si è fermata come detto sul –2 ma al di là dell’apprezzabile sforzo sarebbe stato ingiusto se i Bucks avessero perso perché hanno giocato una partita onesta, meritando la vittoria.
Gara 2 in archivio quindi. Si riparte dall’1-1 pari e da Milwaukee. Gara 3, sabato, sarà una gara tra due squadre. C’è anche Milwaukee, gente, don’t forget that !