Le pagelle dell’All Star Game

Gli altri saltano, Vince Carter vola!

EST

Allen Iverson: 7+: il furetto di Philadelphia si gode una delle poche belle serate della stagione, vista l'attuale situazione dei Sixers. Tira poco (e male) ma è l'unico dell'est ad avere il coraggio di sfidare la “Foresta di Sherwood” (Buffa & Tranquillo copyright) dell'ovest smazzando un game-high di 11 assist. Uno con un coraggio così non lo trovi nemmeno ad Alcatraz. Prestazione stocktonesca.

Tracy McGrady: 7 : passi il primo tempo a chiederti se the "big sleeper" pensi di essere a una delle future partite di Orlando, quelle sonnolenti che porteranno i Magic a lottare per la miglior postazione in vista della lottery, o se sappia di essere all'All Star Game. Cambia completamente marcia e registro nel secondo tempo, quando ci regala la remix della remix mostrata due anni fa: palla al tabellone e slam, che dunk amici! Memorabili i suoi 1vs.1 finali con Garnett, che finiscono in sostanziale parità . Stern, mandalo via da Orlando, grazie!

Jermaine O'Neal: 7-: l'altro O'Neal si prepara a una possibile partita di fine maggio/inizio giugno, combattendo contro la miglior front line del mondo. L'ex Portland se la cava bene, mettendo a referto 16 punti (conquistati nella totale accezione della parola) e catturando nove rimbalzi; se fosse finito a SA con Timoteo, non si iniziava nemmeno a giocare.Sorprende per la fluidità  di alcuni movimenti. Ballerino.

Vince Carter: 7,5 : solamente sedici minuti per Vinsanity, ma che minuti! Air Canada mostra tutto il suo potenziale, segnando da tre e andando solo dove lui può andare. Passa il secondo tempo in panchina per motivi a me ancora sconosciuti: coach Carlisle gli preferisce il difensore Artest, dimenticandosi della stoppata decisiva rifilata a Duncan per la vittoria dell'est nella partita delle stelle di due anni fa" se fossi nel coach di Indiana, avrei paura per la prossima partita tra Pacers e Raptors. A parte questo, una volta si diceva che il cielo è il limite a tutto, ora si può tranquillamente dire che il limite è rappresentato da questo mezzo uomo mezzo volatile. Astronauta.

Ben Wallace: 6,5: provate voi a essere due metri e poco più e dover giocare contro quattro giocatori sopra i 2.15. Il miglior difensore della Nba se la cava bene, catturando sette rimbalzi e dando sei sette metri a Shaq in ogni ripartenza: singolare un suo canestro in faccia a Ming con il Piston in completo disequilibrio per evitare la muraglia cinese. Si comporta meglio dell'anno scorso, ma, per favore, quei capelli no… no! Dal barbiere!

Kenyon Martin: 7: tanti giocatori sulla costa est aspettano il giorno dell'all star game per poter giocare accanto a Jason Kidd… lui ci gioca tutti i giorni! Chiaro esempio dell'affiatamento dei due, la schiacciata di Martin su assist stupefacente del numero 5… Privilegiato.

Jason Kidd: 8,5: se cercate un nome per il trofeo di Mvp in caso di vittoria dei blu, l'avete trovato. 14 punti con 3/4 da tre e ai liberi, 10 assistenze con la ciliegina sulla torta grazie a un passaggio impossibile con la mano mancina guardando verso il figlioletto TJ seduto in tribuna. Ora che decide lui a New Jersey, ci sarà  da divertirsi… come scusa? L'allenatore è un certo Frank Lawrence ed è lui a decidere? Si, si"e io sono la reincarnazione di Corny.. Mago Merlino.

Jamaal Magloire: 7,5: Risponde alle critiche di chi diceva ” Magloire sì e LeBron no?Ma in che mondo viviamo?” mettendo a referto 19 punti di gran classe con 16 tiri. E' l'unico che fa arrabbiare Shaq nella sua serata da sogno, quando recapita una stoppata monumentale a Diesel… Sorpresa.

Ron Artest: 6+: la prima apparizione in campo è da dimenticare, non tanto per il lato cestistico,ma per l'orrendo paio di scarpe che mostra: una giallo-nera, l'altra bianco-blu" Al ritorno in campo,chiude la strada a Kobe per due volte e segna un canestro pregevole; negli ultimi minuti, viene preferito allo spettacolare Vince Carter per la sua concretezza difensiva" i fan delle dunk recriminano! Lo stile questo sconosciuto.

Baron Davis: 6,5: la partita delle stelle si gioca nella sua città  natale e il nanerottolo di un metro e 85 centimetri piazza due schiacciate da fantascienza, completamente fuori da ogni legge di gravità , e ci aggiunge sette assist. Ringraziamo Steve Francis, per il consiglio di perdere una decina di chili"e se l'anno prossimo Davis ricambiasse il piacere, rubandogli il posto da titolare all'Ovest? Se volete sapere a chi si sia ispirato Fred Jones, chiedere a lui. Musa hollywoodiana.

Michael Redd:7-: due anni fa era il dodicesimo della panchina dei Bucks, ieri l'est ha affidato a lui le speranze di rimandare tutto all' overtime. Ma il ferro ha sputato il tiro e decretato la fine della partita: l'eroe per caso della partita poteva essere lui. Mostra a chi non lo sapesse ancora che l'uomo piu veloce nel caricamento del tiro è lui. Tredici punti all'esordio non sono comunque da buttare via. Occasione persa.

Paul Pierce:6: lui come Iverson, ha la possibilità  di dimenticare Boston e i suoi Celtics per una notte, ma nonostante il buon inizio,coach Carlisle lo tiene in panchina per 35 minuti, preferendogli Artest e Redd e risultando il meno utilizzato delle 12 stelle della costa est. In bocca al lupo per la stagione dei Celtics! Sacrificato.

WEST

Kobe Bryant:8: è chiaro che ha dei problemi extracestistici, che non gli permettono di giocare tranquillo e di godersi in tutto e per tutto quella che doveva essere la serata "Sua e di Shaq": nelle tre ore di spettacolo sorride meno di Duncan ed è tutto dire. Ma il suo gioco non si può assolutamente discutere: Kobe mette in campo una cattiveria agonistica inaspettata e se l'All Star game prende il volo, gran parte del merito è suo ed è costretto a raccogliere i "boo" dell'ingrato pubblico di casa quando segna in terzo tempo invece che affondare con la schiacciata. Gioca le ultime azioni con la cattiveria di chi sa che potrebbe essere stata l'ultima partita delle stelle della sua vita: la palla rubata su rimessa, con tripla annessa alla fine consente all' Ovest di recuperare una situazione complicata. Alla prossima (speriamo")!

Steve Francis: 7+: dopo essersi gustato dalla tribuna il Super Bowl, con relativa ramanzina pubblica di coach Van Gundy che sa tanto di divorzio, Steve Franchise gioca in prima persona l'altro evento che monopolizza l'attenzione sportiva americana, disputando una gara tutta sostanza e mostrandosi leader quando decide che "adesso si va in post basso da Yao con relativi sei punti in tre azioni del secondo anno dei Rockets. Il cinesone ricambia con un alley-oop concluso dal numero 3 texano ad altezza del ferro. Ma perché in stagione non gioca cosi? Mistero.

Kevin Garnett: 6/7: The Big Ticket inizia la partita, facendo intendere che a fine partita vorrebbe essere ancora lui ad alzare il prestigioso trofeo di Mvp, ma poi capisce che siamo a L.A.e che qui a dominare è The Big Aristotle. Conclude comunque con 14+7+6, ma si fa notare pochissimo. L'Mvp gli arriverà , ma in un'altra occasione. Impaziente.

Tim Duncan: 8: così come nel passato si diceva la preghierina per ringraziare chi aveva dato la possibilità  di avere qualcosa da mangiare in famiglia,ogni tifoso Nba dovrebbe ringraziare l'uragano che distrusse la piscina del predestinato nuotatore delle Isole Vergini: grazie,grazie,grazie!Gioca da guardia, offrendo un alley-oop a Yao, architetta pick'n roll con Garnett (ma i 2.15 una volta non erano pivot dominanti?) cattura rimbalzi, segna, mette in saccoccia la vittoria dell'ovest con un tiro a tabellone impossibile. MVP personale.

Yao Ming: 7,5: Ladies and gentleman,il futuro dell'Nba! (senza dimenticare i due giovincelli visti venerdì). Mamma mia, il cinesone è impossibile da fermare e lo capisce anche Wallace, che se controllate le statistiche sarebbe ancora il miglior difensore della Nba. Se solo a Houston capissero le potenzialità  di questo asiatico (in verità  il coach l'ha capito, ma andatelo a spiegare a Francis-Mobley), i Rockets parteciperebbero ai playoffs di diritto. Fa tenerezza quando chiede scusa a Martin per un fallo commesso per evitare una schiacciata, ha un sorriso spettacolare, non sembra un 2.28 e lo mostra in occasione dell'assist a Francis. Come si dice I LOVE THIS GAME in cinese?

Shaquille O'Neal: 9: si gioca a L.A., la patria dello spettacolo, e lui è lo show in carne (tanta) e ossa (poche). Contropiedi conclusi con schiacciate che mettono a repentaglio la vita dei cameraman, palloni sotto le gambe, prestazioni davanti alla telecamera. Opps, mi chiamano dalla redazione per un avviso: ATTENZIONE, ATTENZIONE, si avvisano i gentili partecipanti ai playoffs di allacciare le cinture di sicurezza" se Shaq è questo, in bocca al lupo a tutti voi. De-va-stan-te!

Ray Allen: 7: che dire di 'He got game'? Contribuisce alla vittoria dei suoi, mettendo a segno 16 punti in 23 minuti di utilizzo in un silenzio eclatante. Invisibile.

Sam Cassell: 6/7: esordiente a 34 anni, gioca 13 minuti.. 13 minuti di continuo trash talking, compresa una piccola ramanzina a Kirilenko, che chissà  cos'avrà  capito. Mostra al pubblico di L.A.le sue solite zingarate e spera di non dover ritornare a giocare qui ad aprile/maggio. Da delirio la sua risposta alla domanda: "Cosa ne pensa della sua convocazione alla partita delle stelle avvenuta solamente a fine carriera?". La risposta: "Mah, penso che dovreste piuttosto chiedere a Charles Barkley cosa ne pensa della mia unica partecipazione con due anelli vinti in carriera e delle sue mille partecipazioni con un unico anello" sì, quello di matrimonio!" Personaggio.

Peja Stojakovic: 6+: dopo aver perso la gara di tiro da tre di sabato sera, che l'avrebbe condotto dritto dritto nella storia, Peja entra in campo e stranamente si piazza sulla linea dei 7.25, mettendo due tiri con una facilità  incredibile. Gioca pochissimo in relazione al suo terzo posto nella classifica marcatori e al fatto che se Sacramento è in testa alla Nba, un po' del merito è anche suo: certamente non deve dimostrare il suo valore in queste partite. Trascurato.

Dirk Nowitzki: 6: stesso discorso fatto per Stojakovic. Mentre in sovrimpressione passano messaggi di tedeschi che nella notte chiedono l'utilizzo del ragazzo di Wurzburg, Saunders gli concede solamente 13 minuti di utilizzo, bagnati da una schiacciata di una potenza pazzesca. Il coach di Minnesota ora rischia, quarantello in vista nel prossimo Wolves-Mavs? In cerca di vendetta.

Brad Miller: 6+: gioca con la stessa voglia che aveva Cassano di soddisfare le esigenze tecniche e tattiche di mister Gentile nell'Under21, mette comunque a segno otto punti. Questo qui era a Livorno quattro anni fa, ora si permette di giocare così in una domenica che sarebbe speciale per tanti altri: anche per lui, non sono queste le partite che lo invogliano. Svogliato.

Andrei Kirilenko: 7: voto un po' di parte, ma come non si fa a dare un bel voto a questo ragazzetto, che non smette un attimo di essere felice. Sembra un bambino a cui hanno regalato un giocattolo nuovo: la sua schiacciata spettacolare ci viene rubata dalla regia statunitense. Non so se avete visto, ma se avete la possibilità  riguardatevi i cinque messi in campo da coach Saunders per l'azione difensiva decisiva, forse in campo noterete un certo numero 47" Zittisce PP con una stoppata su tiro in sospensione. La vita è bella.

ALL STAR GAME: 9,5
Come ha detto un famoso forumista: "Questo è basket. Period"
Consiglio per rookies e sophomores: registratevi la partita e riguardatevela!

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