Quando Paul Pierce decide di giocare, non ce n'è per nessuno: questa settimana due prestazioni oltre i 30
Boston Celtics @ Atlanta Hawks 99-109
Chicago Bulls @ Boston Celtics 82-92
Toronto Raptors @ Boston Celtics 98-95
Ancora una volta i Boston Celtics ci regalano una settimana positiva.
Conclusa positivamente la doppia sfida con Atlanta, regolano i Bulls non senza qualche preoccupazione, ma perdono nel finale contro i Raptors, reduci da una striscia negativa di sei sconfitte e desiderosi come non mai d’interrompere questo loro brutto momento.
La sconfitta brucia non solo perché è arrivata da una squadra decisamente più debole dei Celtics, ma soprattutto perché, come dice Paul Pierce, “ci impegniamo di più nel quarto periodo, considero che la squadra dia il meglio di sé proprio nell’ultimo quarto”. Indubbiamente ha ragione, soprattutto per merito suo, ma talvolta non succede, come contro i Raptors.
Il motivo di questa sconfitta è causa sua, infatti un 6 su 20 non è propriamente una percentuale positiva, ed i suoi 16 punti di media sono più bassi del suo standard, infatti nelle altre due partite ha ottenuto 30 e 31 punti (24,5 finora).
Antoine Walker è sempre il solito, fornisce prestazioni eccellenti con altre altalenanti, ma la fortuna della squadra è che può essere utile anche in altre cose, come assist e rimbalzi.
Mentre Tony Battie fornisce prestazioni di tutto rispetto, Vin Baker non riesce ad ingranare, le sue prestazioni sono assolutamente insufficienti, rapportate al suo contratto, ma come ho detto ad inizio stagione, bisogna attenderlo nella seconda parte della stagione, se mai riuscirà a sbloccarsi. La cosa che fa meglio sono i rimbalzi, ne prende 4 per minuto, livello medio, ma meglio di lui fa Battie, con ben 3,5 per minuto, un dato molto buono.
Kedrick Brown continua a migliorare e dovrebbe tornare venerdì prossimo contro i Knicks, usiamo sempre il condizionale perché è già stato annunciato il tuo ritorno in precedenza, ma finora è stato sempre spostato in avanti. La speranza è che questa sia la volta buona, ed anche il giocatore non vede l’ora di rientrare in campo: “sta andando bene, penso d’essere alla fine (della riabilitazione)”.
Interessanti novità sulla nuova nazionale: ora che è stato scelto il nuovo coach, Larry Brown, Pierce vuole vederci chiaro e ha dichiarato “vorrei parlare di quanto successo quest’estate e dirgli (a David Stern) come dovrà essere la squadra”. Evidentemente vuole mettere delle cose in chiaro dopo la brutta esperienza con George Karl.
Tony Delk non ha giocato ad Atlanta perché ha fatto visita alla figlia di 4 anni in ospedale con un’infezione allo stomaco. Sinceratosi del suo stato in progressivo miglioramento, ha raggiunto la squadra in occasione della gara contro Chicago. Shammond Wiliams lo ha degnamente sostituito in quintetto, e ha avuto spazio anche J.R.Bremer, ma non ha sfruttato l’opportunità , concludendo con un brutto 0 su 5 dal campo in 14 minuti di gioco.
Ci sono novità sul passaggio di proprietà : sabato 30, proprio oggi, è scaduto il primo termine per chiudere il passaggio di proprietà (leggi: tirare fuori la grana), ma nulla è accaduto. È stato proprio Wyc Grousbeck ad annunciarlo una settimana fa. Questo significa che dovrà aggiungere 2,5 milioni di dollari ai 5 milioni già versati nelle casse della Lega. La prossima scadenza è fissata al prossimo 31 dicembre, confermata anche da Wyc.
Il motivo di questo ritardo è che Grousbeck e soci non hanno ancora terminato d’esaminare tutti gli investitori che vogliono entrare per aiutarli nell’acquisizione. Si sono anche premuniti inserendo una clausola che permette di spostare la scadenza nel 2003.
Il problema di questo spostamento è che non è possibile agire con convinzione sul mercato nel caso ce ne fosse la necessità . I tempi si allungano, quindi è facile che i Celtics terminino la stagione con il roster sostanzialmente immutato.
La settimana prossima sono in programma quattro gare:
domenica a Boston contro New Orleans;
lunedì ad Orlando;
mercoledì a Philadelphia;
venerdì a Boston contro New York.
Le prime tre partite non sono facili perché sono giocate contro tre squadre nel gruppo di testa della Eastern Conference. A dire la verità Orlando fatica a tenere il ritmo, ma la squadra della Florida ha già fatto un viaggio ad ovest, quindi non è escluso che possano rientrare nel gruppo di testa.
New York invece ha i noti problemi, si può considerare una mina vagante che in una singola partita può battere (quasi) chiunque, ma non è in grado di mantenere un livello di gioco accattabile per più partite.
Sarebbe auspicabile un’ulteriore settimana positiva con tre vittorie, infatti ritengo facile che arrivi almeno una sconfitta. Non esaltante un bilancio in pareggio, molto negativi altri risultati.
La settimana scorsa abbiamo dato un rapido sguardo alla classifica notando che 6 squadre sembravano staccare le altre con record superiori al 62-65% di vittorie, adesso si nota che questo netto distacco è confermato: sei squadre si stanno contendendo la leadership dell’Eastern Conference, equamente divise tra le Division, più l’aggiunta di Orlando che ha (momentaneamente?) perso contatto.
Quasi certamente tutte queste squadre approderanno ai play-off, tra cui c’è anche Boston, che si conferma tra le migliori della sua Conference.