Alan Gordon abbraccia Paulo Nagamura dopo il secondo gol contro i Revs
È l'attaccante del Chivas USA Alan Gordon il Major League Soccer Player of the Week votato dalla North American Soccer Reporters (NASR) per la Week #24, voto dovuto in gran parte ai suoi assit per i due gol che hanno consegnato al Chivas USA la vittoria per 2-0 sul New England Revolution nell'anticipo di venerdì 10 settembre.
Gordon, passato in maglia biancorossa dopo aver lasciato i Galaxy lo scorso 5 agosto, al 6' con un bellissimo passaggio filtrante ha mandato in gol Justin Braun, mentre poco dopo è stato bravissimo a mettere la palla sui piedi del brasiliano Paulo Nagamura, che dal limite ha infilato Matt Reis per il 2-0 finale. In sintesi, un Gordon fondamentale.
Per il Chivas USA quello di Gordon vale come secondo Player of the Week nel 2010 dopo la performance super di Justin Braun lo scorso 10 luglio contro Kansas City, e Gordon è il primo giocatore quest'anno ad aggiudicarsi il premio senza aver segnato.
Nato il 16 ottobre 1981 a Long Beach, California, Gordon cresce in Arizona, per andare poi a giocare al college prima allo Yavapai College (39 gol in 2 stagioni) e poi alla Oregon State University, dove vinse l'All Pac-10 segnando 26 gol.
Nel 2004 passa per l'MLS SuperDraft , dove è la 53° scelta assoluta da parte dei Los Angeles Galaxy, che però non lo ingaggiano e lui finisce in A-League (oggi USSF Div. 2) ai Portland Timbers (che entreranno in MLS nel 2011). In A-League fa boom, e giocando da rookie 27 partite con ben 17 gol che gli valgono il titolo di capocannoniere alla pari con Dante Washington (Virginia Beach Mariners, ex Columbus Crew e Dallas Burn), rivelandosi fondamentale nella corsa vincente di Portland al successo in regular season. Per lui arriva il premio di Rookie of the Year arriva tra i finalisti per l'MVP Award. Al termine della stagione va in prestito ai Galaxy, dove trova spazio e piazza 4 gol.
La sua storia coi Galaxy si prolunga però oltre quanto sarebbe stato pensabile. Gordon infatti rimane a LA per 7 anni, scendendo in campo ben 99 volte (ma un'altra partita non potevano fargliela fare?) segnando 16 gol e piazzando 12 assist, arrivando a vincere la MLS Cup 2005 a Frisco, Texas, la seconda nella storia dei Galaxy. Il 21 luglio 2007 tutto il mondo sente per la prima (e forse ultima) volta il suo nome, dato che è lui a lasciare spazio all'ingresso di David Beckham nal 78' ell'amichevole contro il Chelsea giocata in mondovisione. La sua stagione migliore è però nel 2008, in cui è titolare fisso (26 partite), segna 5 gol di cui due entrando dalla pnachina nel SuperClà sico contro il Chivas USA vinto per 5-2.
Nell'agosto 2010, in vista di un possibile ingaggio del milanista Ronaldinho, i Galaxy si trovano nella necessità di far spazio nel salary cap, e decidono di cedere Gordon ad un Chivas USA sempre con molti problem in attacco. Ma la scelta del Chivas non è un caso. In MLS infatti una società può spedire un giocatore dove vuole (sogno dei presidenti italiani) ma nel caso di Gordon - il giocatore con alle spalle più anni in maglia Galaxy, rimpiazzato ora da Landon Donovan - vista la sua situazione personale (ingaggio basso, moglie in attesa e casa appena comprata) il GM e coach Bruce Arena ha fatto in modo di venire, giustamente, incontro alle sue esigenze personali, facendo in modo di dover cambiare solo la maglia, e non anche stadio e città .
Una decisione molto bella quella presa dei Galaxy, presa per premiare l'attaccamento di un giocatore apprezzato da tutti anche dal punto di vista umano. Un giocatore raccontato in poche parole, benissimo, dall'autore del libro "The Beckham Experiment", Grant Wahl: "Alan Gordon è uno da $30.000 l'anno (nel 2007, oggi ne gaudagna 87.000, Ndr) ma è diventato uno dei migliori amicici di Beckham. Sono i ragazzi come lui la spina dorsale della MLS, gente che gioca perché ama il calcio. Per giocare Gordon si è dovuto trovare un secondo lavoro allenando una squadra femminile, ha dovuto condividere la casa con altri ragazzi, ha dovuto chiedere soldi in prestito. Ma se la lega sarà un successo lo dovrà proprio a ragazzi come Alan Gordon".