Jeff Cunningham, 34 anni, attaccante del FC Dallas
"S'è svejato". Era questo l'annuncio dei servitori del Marchese del Grillo, e a quell punto tutti ricominciavano a lavorare. Lo stesso annuncio potremmo fare ora noi dopo aver visto in azione Jeff Cunningham domenica scorsa, autore di una doppietta nel match vinto da FC Dallas per 3-1 sul Philadephia Union in quel del Pizza Hut Park.
Gol arrivati nel giro di 6 minuti nel secondo tempo, quando le squadre erano sull'1-1, i suoi primi in 10 partite, che gli hanno permesso di raggiungere quota 127 in carriera che vale il secondo posto nella classifica marcatori assoluta della MLS dietro Jaime Moreno (ancora in attività col DC United).
Cunningham, che non segnava dall'8 maggio e non giocava dall'inizio dal 5 giugno scorso, è entrato nel secondo tempo al posto di Eric Avila, a seguito della decisione di coach Schellas Hyndman di passare alle due punto con Milton Rodriguez e appunto Cunningham in avanti.
Visto i numeri, per il vecchio leone Cunningham giornate così non sono certo una novità , come però non lo sono gli up & down nella sua carriera in MLS.
Nato in Giamaica nel 1976, a 14 anni si trasferisce a Crystal River, Florida. Dal 1994 al 1997 gioca con la University of South Florida, dove negli anni da sophomore e junior viene nominato nella All-Conference USA e da senior Conference USA Player of the Year. Chiude al college con 41 gol e 36 assist.
Entra in MLS nel 1998 con la nona scelta assoluta al Draft da parte del Columbus Crew. Da rookie scende in campo 25 volte, principalmente da riserva, eguagliando il record di gol per un rookie (8) di Damani Ralph. Nel 1999 diventa titolare e lo rimane per molti anni, segnando 62 gol (più 43 assist) in 182 partite con il Columbus Crew, entrando nel MLS Best XI nel 2002 dopo aver infilato 16 gol e 5 assist.
Dopo un brutto 2004 Columbus lo spedisce all Colorado Rapids in cambio di una scelta al primo giro, lasciando l'Ohio con lo stesso numero di gol di un beniamino dei tifosi come Brian McBride.
Nel 2005 con Colorado Cunningham piazza 12 gol, più altri due contro il Fulham nell'All-Star Game, mettendosi poi in mostra l'anno dopo ancora in un All Star Game, stavolta in Spagna contro il Real Madrid nonostante la sconfitta per 5-0- Colorado lo manda al Real Salt Lake, ansioso di liberarsi dello stipendio di Clint Mathis, e nel 2006 vince la clasifica cannoniere con 16 gol, classificandosi secondo con 11 in quella degli assist. Tutt'oggi un record per RSL.
A maggio 2007, dopo l'arrivo dell'ex compagno Jason Kreis sulla panchina RSL, Cunningham vola a Toronto in uno scambio con Alecko Eskandarian e una scelta al primo giro 2008. A Toronto a fine stagione si prende il numero 96, a rappresentare i gol fatti sino a quell momento. Ma l'anno dopo è il peggiore della sua carrier, con pochi gol e numerosi errori, incluso un gol mangiato sulla linea di port ache avrebbe portato Toronto alla vittoria nel Canadian Championship e alla partecipazione alla CONCACAF Champions League. Dopo quel match l'allora coach inglese del TFC John Carver dichiarò: "Sto pensando a come cavolo ha segnato 99 gol. A questo sto pensando".
Inevitabile il distacco dai canadesi, per lui arriva l'opportunità Dallas dove in 11 partite segna 5 gol. Ma il boom arriva nel 2009, in cui pur con una squadra mediocre alle spalle segna 17 gol, incluso un poker contro i Kansas City Wizards, e ciò grazie anche allo spazio lasciatogli dalla partenza del collega di reparto Kenny Cooper per il Monaco 1860. Nel solo mese di settembre segna 7 gol in 5 partite fino ad aggiudicarsi per la seconda la classifica cannonieri MLS.
Tanti gol quindi, che gli valgono anche l'attenzione del CT USA Bob Bradley in cerca di un sostituto dell'infortunato Charlie Davies in vista dei Mondiali 2010.
Il rapporto di Cunningham con la Nazionale però è sempre stato contrastato. Nel 1999 aveva giocato un match con la Nazionale giamaicana contro il Ghana, ma essendo un'amichevole l'ottenimento della cittadinanza Americana nel 2001 gli ha fornito la chance di cambiare, e il 9 dicembre 2001 esordisce contro la Corea del Sud, chiamato da Bruce Arena, partecipando poi nel 2005 alle qualificazioni Mondiali.
Da allora però passano ben 4 anni prima che la Nazionale si ricordi di lui, quando Bob Bradley lo convoca per il doppio appuntamento amichevole dellos corso autunno contro Slovacchia e Danimarca (sconfitta con entrambe), contro cui segna il suo primo gol internazionale. Bradley lo richiama anche per il camp di gennaio e poi per le partite successive, ma il 2010 non sembra proprio essere il suo anno, con un'astinenza al gol perpetuatasi quasi per tutta la stagione che gli è valsa l'esclusione dai 23 per il Sudafrica. Fino alla resurrezione di domenica, l'ennesima per Cunningham, che Dallas spera non momentanea in un campionato che potrebbe portare in Texas bellissime sorprese.