Neymar esulta dopo il gol. Alle sue spalle, attonito, Michael Bradley
Nel primo - e, aggiungiamo noi, inutile - match per entrambe le Nazionali reduci da un Mondiale sicuramente al di sotto delle (differenti) aspettative, si vedono solo i giovani talenti brasiliani, specialmente il "mohicano" Neymar, abbattere senza troppe difficoltà una Nazionale americana abbastanza spaesata e fuori forma.
Davanti ai 77.223 giunti al New Meadowlands Stadium, lo stadio che ha sostituito il Giants Stadium quale casa dei Giants e dei Jets della NFL, la Seleà§ao guidata dal nuovo CT Mano Menezes ha infatti superato senza troppi problemi il gruppo del "vecchio" CT Bob Bradley (il cui futuro si dovrebbe decidere nelle prossime settimane) per 2-0 con i gol di Neymar appunto e del milanista Alexandre Pato. Per il Brasile è la 15° vittoria in 16 partite contro gli americani.
Per l'occasione Bradley ha optato per i veterani - anche per evitare goleade, rischio sempre presente col Brasile, con seconde linee prive d'esperienza - mente Menezes ha giustamente sfruttato l'occasione per dare un'occhiata allo sterminato parco di talenti che gli offer il Brasile, con in campo solo quattro reduci dal Sudafrica. “Il futuro è già cominciato” ha infatti titolato, forse esagerando un po', "O Globo" per celebrare la vittoria del nuovo e giovane Brasile post-Dunga.
Gli americani partono bene, con Landon Donovan che al terzo minuto su un passaggio penetrante di Edson Buddle è bravo a superare David Luiz che però interviene in maniera fallosa, ma Donovan pur perdendo l'equilibrio evita di tuffarsi e l'arbitro non chiama il rigore, mentre Andre Santos ha il tempo di spazzare.
Ma uno scoglio non può arginare il mare, e al 28' i verdeoro passano in vantaggio, meritato. Santos sulla sinistra supera l'incerto Jonathan Spector e crossa in mezzo, dove Neymar supera di testa senza problem il povero Jonathan Bornstein (vero pupillo di Bradley visto che viene ancora convocato nonostante una prestazione negativa diretro l'altra) e infila la palla sul palo lontano dell'incolpevole Howard.
Il Brasile chiude il match nel recupero del primo tempo, stavolta passando per vie centrali, anche a causa dello scarso pressing USA. Paulo Henrique Ganso indisturbato dà a Ramires, il neoacquisto del Chelsea è bravo a servire Pato solo davanti a Tim Howard, che prova a buttarsi sul pallone ma Pato è bravo a superarlo e a mettere a segno il suo segondo gol con la maglia della Nazionale brasiliana.
Nel secondo tempo il copione non cambia, anche se le tante sostituzioni tolgono intensità al gioco :stralol:. Stati Uniti in grossa difficoltà , anche fisica, sovrastati da un avversario apparso lontano anni luce. E prima una chiamata per offside (con gol annullato) e il palo, su tiro di Robinho, evitano la goleada. In realtà gli USA vanno anche in gol, al 57' con Michael Bradley di testa su cross di Sascha Kljestan, ma anche lì è fuorigioco. Ma l'assedio continua: 70' show di Neymar che costringe Brad Guzan ad una grande parata, mentre poi arriva un palo di Ganso dalla distanza ed è poi ancora Guzan a fermare Carlos Eduardo.
Finisce così però, senza ulteriori danni, che sarebbero potuti essere notevoli se non per un po' di fortuna e un grande Guzan, che forse però dovrebbe trovare una squadra che lo fa giocare. Un altro anno di panchina all'Aston Villa dietro al quasi quarantenne connazionale Brad Friedel, ancora in gran forma, rischia di bloccarne la crescita.
Sconfitta quindi meritata, niente di strano però. Gli USA, almeno per molti anni a venire, non potranno mai battere il Brasile, qualsiasi Brasile, se non in una giornata in cui tutto va alla perfezione (e male alla Seleà§ao), un po' come avvenne nella Gold Cup 1998, in cui il portiere Kasey Keller giocò la partita della vita e Preki infilò un grande gol Nota: proprio Preki ieri è stato nominato ufficialmente nella National Soccer Hall of Fame insieme all'ex CT Bruce Arena, Kyle Rote Jr. – nella NASL coi Dallas Tornado – e Thomas Dooley). Detto questo, la prestazione degli americani in campo di ieri notte è sicuramente stata il livello dimostrato: “Lo sforzo c'è stato - ha dichiarato Donovan - ma se vogliamo salire ad un livello superiore dobbiamo migliorare molto".
Trale (poche) note positive l'esordio del difensore centrale dei Lo Angeles Galaxy Omar Gonzalez (MLS Rookie of the Year 2009), che in 90' contro l'armata brasiliana non ha certo sfigurato. Gran fisico, 198cm, buoni piedi, sarà un element importnte nel nuovo ciclo che si avvia verso i Mondiali 2014.
Sempre in difesa si è sentita l'assenza del capitano Steve Cherundolo (che ha rinnovato per tre anni con l'Hannover) sulla destra, ancora indietro fisicamente e rimasto in panchina, con Jonathan Spector apparso in seria difficoltà nel ruolo.
Nel Brasile da segnalare l'infortunio di Ederson al 73'. Appena entrato al posto di Neymar, il giocatore ha tentato un dribbling e nel tentativo di crossare si è accasciato a terra per un problema muscolare. Nel secondo tempo in campo anche il neo laziale Hernanes che però non ha il tempo per mettersi in mostra.
Per gli USA adesso arriveranno una pio di mesi di riflessione, che probabilmente il president della USSF Sunil Gulati userà per prendere una decisione definitive sul future di Bradley, il cui contratto scade a fine anno. Tenerlo senza un rinnovo immediato avrebbe poco senso. I nomi in lizza per sostituirlo sono sempre gli stessi, con Jurgen Klinsmann in pole position seguito da Marcelo Bielsa.
Prossimo appuntamento a Chicago il 9 ottobre con la Polonia, cui tre giorni dopo dovrebbe seguire un'altra amichevole contro la Colombia in sede da definirsi tra la Florida e New York, le aree con il maggior numero di immigrati colombiani.
Una nota finale sul nuovo stadio: tanto sforzo (un miliardo di dollari) per cosa? Il New Meadowlands è apparso sì maestoso, ma grigio (letteralmente) e senza nulla di particolare. Ben diverso ad es. dal nuovo stadio dei Dallas Cowboys aperto lo scorso anno, costato poco di più e che a confronto appare fantascientifico. Per non dire poi che, come per il Giants Stadium, si ripetono il problema della scarsa larghezza del campo e dell'assenza di copertura. Poveri spettatori della NFL: New York a gennaio all'aperto è dura.
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Mercoledì 10 agosto, 2010 – New Meadowlands Stadium - East Rutherford, NJ
USA vs. Brasile 0-2
Marcatori:
BRA – Neymar (Andre Santos) 29'
BRA – Pato (Ramires) 45'+1'
USA: 1-Tim Howard (18-Brad Guzan, 46); 2-Jonathan Spector, 5-Omar Gonzalez, 3-Carlos Bocanegra (cap.) (21-Clarence Goodson, 62), 12-Jonathan Bornstein; 11-Alejandro Bedoya (9-Herculez Gomez, 67), 4-Michael Bradley, 19-Maurice Edu, 22-Benny Feilhaber (16-Sacha Kljestan, 46); 10-Landon Donovan (20-Robbie Findley, 62), 14-Edson Buddle (17-Jozy Altidore, 46)
Non entrati: 6-Steve Cherundolo
CT: Bob Bradley
BRASILE: 1-Victor, 2-Dani Alves, 3-Thiago Silva, 4-David Luiz, 6-Andre Santos, 5-Lucas, 8-Ramires (18-Hernanes, 59), 10-Paulo Henrique Ganso (17-Jucilei, 89), 7-Robinho (capt.) (20-Diego Tardelli, 81), 11-Neymar (19-Ederson, 72; 16-Carlos Eduardo, 75), 9- Pato (21-Andre, 67)
Non entrati: 12-Jefferson, 13-Rever, 14-Henrique, 15-Marcelo, 22-Renan, 23-Rafael
CT: Mano Menezes
Ammoniti:
BRA - David Luiz 70'
Arbitro: Silviu Petrescu (CAN)
A1: Joe Fletcher (CAN)
A2: David Belleau (CAN)
Quarto uomol: Mark Geiger (USA)
Spettatori: 77.223
Man of the Match: Neymar (BRA), Brad Guzan (USA)