Landon Donovan portato in trionfo da Jack Rodwell
Gran finale - per ora - con gol quello di Landon Donovan al Goodison Park sabato, che lo ha visto essere portato in trionfo dalla folla al coro USA-USA-USA in braccio al compagno Jack Rodwell col capitano dei Toffees Phil Neville a cantare insieme ai tifosi.
L'esperienza di Donovan all'Everton - con l'ultimo match contro l'Hull City di Jozy Altidore coronato dal gol e dall'assist per Rodwell - è stata un successo sotto molti punti di vista. Da anni i fans americani conoscono il misto di tecnica e velocità di cui è capace Donovan, talento senza eguali negli USA. E mentre è normale che sia stato David Beckham ad attirare la luce dei riflettori della stampa mondiale nella cavalcata dei Los Angeles Galaxy fino alla finale di MLS Cup persa ai rigori, era stato invece Donovan il vero trascinatore della squadra allenata dall'ex CT USA Bruce Arena. "Big fish in small pond" è il modo di dire che spesso gli hanno applicato, e la domanda prima del suo periodo in prestito in Inghilterra era proprio relativa a se sarebbe stato in grado di sporavvivere nella vasca piena di squali rappresentata dalla Premier League.
I dubbi erano tanti, onestamente, vista la brutta esperienza in passato col Bayer Leverkusen e quella non certo entusiasmante dell'anno scorso con il Bayern Monaco, dove lo aveva volute fortemente Jurgen Klinsmann, che vivendo da anni in California ben conosceva le qualità di Donovan. Ma non solo. Molti sono stati i grandi giocatori che hanno fallito in Premier a causa del diverso stile di gioco e di vita. Giusto tre nomi: Deco, Andrij Schevchenko e Juan Sebastian Veron. Tutta gente mai adattatasi all'Inghilterra nonostante militasse in squadre come Chelsea e Manchester United. E con soli 75 giorni a disposizione per convincere, e con davanti match contro squadre quail Chelsea, Manchester City, Liverpool, Manchester United e Arsenal, il rischio di una brutta figura era notevole. Ma l'alernativa era o nuotare o affogare (You swim or you sink è il detto americano).
E Donavan ha nuotato. Al di là delle statistiche (tre assist e due gol in 8 partite di campionato), il valore aggiunto di Donovan in maglia di Toffess si è visto nel rendimento della squadra, il cui gioco è apparso assai più fluido e veloce con lui in campo. Non solo. Sarà un caso, ma il period migliore di questa stagione per l?Everton è coinciso proprio con l'arrivo di Donovan. Le vittoria contro Chelsea, Manchester United e Manchester City, oltre ad uno sfortunato pareggio hanno permesso ai Toffees di tirarsi fuori da una situazione cher iniziava a diventare preoccupante. E con la vittoria con l'Hull Donovan ha chiuso un ciclo perfetto che ha visto l'Everton vincere sempre in casa con lui in campo.
Everton 5 – 1 Hull City
L'asso della Nazionale USA è diventato un beniamino del pubblico del Goodison Park, con i tifosi che hanno aperto gruppi Facebook con migliaia di adesioni per trattenerlo, che lo hanno votato Player of the Month a gennaio e che dopo il canto USA-USA-USA hanno fatto seguire un "Sign him up, sign him up!" (ingaggiamolo!).
Dopo quanto visto sabato saranno pochi ormai quelli rimasti a criticare Donovan l'americano. Gli americani in Premier League sono sempre stati molto rispettati, rispetto però a volte acompagnato da un certo paternalismo. Dai tempi di John Harkes passando per Claudio Reyna e Brian McBride, I giocatori USA sono sempre stati considerate grandi lavoratori del campo, intendendo gente capace di ottenere grandi risultati grazie ad un impegno super capace di supplire ai limiti tecnico-tattici inevitabili - secondo qualche snob - per un americano 8a parte forse nel caso di Clint Dempsey). Con Donovan invece è tutto diverso. Chi si azzarderebbe adesso a criticare le sue capacità tecniche dopo aver visto le ultime partite giocate?
E adesso che succederà ? È chiaro che Donovan vorrebbe restare in Inghilterra, e l'Everton vorrebbe certamente tenerlo. Ma l'unica possibilità al momento per continuare a vederlo in premier è che nei prossimi giorni ci sia uno sciopero dei giocatori MLS. Solo in quel caso i Los Anegles Galaxy lo lascerebbero in prestito. Sul suo ritorno del resto sia Bruce Arena che Nelson Rodriguez - Vicepresidente della MLS - sono stati molto chiari sul suo ritorno nei tempi previsti. Donovan del resto ha firmato un rinnovo quadriennale (che era la condizione per nadare in prestito) da oltre un milione l'anno da pochi mesi e la redazione della MLS sembra inevitabile. Non è noto però se nel suo contratto ci sia una clausola rescissoria e a che cifra.
Probabile che a questo punto, nel caso sia costretta dalla volontà del giocatore, i Galaxy accettino di cedere il giocatore dopo i Mondiali, ulteriore vetrina per il suo talento, dove il CT Bob Bradley punta tanto su un Donovan ancora migliorato grazie proprio all'esperienza inglese. Per acquistare il 28enne Donovan, che ha recentemente rinnovato per 4 anni coi Galaxy, il Chelsea dovrà mettere sul tavolo una cifra tra i €15 e i 20 milioni. Cifra adeguata visto che Dempsey è stato acquistato dal Fulham per €4 milioni e Jozy Altidore – al momento il trasferimento più costoso in uscita dalla MLS – è stato pagato dal Villareal €10 milioni. In prima linea ovviamente ci sarà l'Everton, che dovrebbe avere ancora qualche soldo da parte dopo le cessioni l'anno scorso di Joleon Lescott e Andy Johnson. Ma qualcuno di più grosso sta già apparendo all'orizzonte. I media inglesi infatti riportano la voce che il Chelsea avrebbe messo nel mirino il centrocampista, stella della Nazionale USA, Landon Donovan. L'obiettivo è quello di sostituire il centrocampista Joe Cole, che probabilmente lascerà i Blues per passare al Manchester United al termine del contratto a fine stagione. Secondo il Daily Mail, l'allenatore del Chelsea, Carlo Ancelotti, sarebbe rimasto impressionato dalle prestazioni di Donovan con i Toffees, in particolare quella che ha visto i Blues sconfitti per 2-1 con l'Everton che ha visto Donovan settare l'azione di un gol e guadagnarsi il rigore.
Sabato quindi abbiamo visto un addio o un arrivederci tra Landon Donovan e la Premier League?