Le locandine di Goal! e Goal! 2
6 gennaio, l'Epifania, giornata di festa da dedicare magari ad un bel film. Ecco allora il consiglio della redazione MLS
Santiago Muà±ez è un ragazzo di origine messicana di famiglia umile, dalle qualità calcistiche straordinarie. Giunto a Los Angeles da bambino attraversando illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico, vive con il padre, l'anziana nonna e il fratellino. Santiago si guadagna da vivere con lavori semplici e ripone le proprie speranze di realizzazione nel calcio. È, infatti, la stella di una squadra amatoriale locale.
Un po' quello che sta iniziando a succedere in molte squadre del sudovest americano, e in cui molti sperano per il futuro della MLS e del soccer USA. Del resto sono già vari gli esempi di giovanotti con radici messicane divisi tra la MLS e la Liga Mexicana e che hanno scelto la Nazionale USA: da Edgar Castillo (UANL) a Michael Orozco (San Luis) e Jose Luis Torres (Pachuca). E in prospettiva c'è già uno come Gabriel Funes – cresciuto in Texas e vincitore del concorso Sueà±o MLS con FC Dallas (specie di X factor per giovani calciatori) – che a 18 anni ha appena esordito con gli argentini del River Plate. Certo, ad oggi quello che manca è quel crack, quel grande talento che possa stravolgere completamente l'immagine del calcio americano nel mondo ed anche negli USA, dove solo i vincenti sono amati.
Tornando al protagonista del film, durante una partita è notato da un osservatore inglese, che gli propone di trasferirsi in Gran Bretagna per tentare l'avventura nel mondo del calcio professionistico. Malgrado la ferma opposizione del padre, a soli 17 anni parte quindi per l'Inghilterra, grazie anche all'appoggio economico dell'anziana nonna. In poco tempo passa dai campetti della periferia di Los Angeles al centro di allenamento del Newcastle United.
Nel corso delle analisi mediche per l'ingresso nel club, al fine di non essere respinto, decide di non fare cenno della forma di asma di cui soffre e per la quale è costretto, prima di ogni partita, a ricorrere ad uno spray. All'inizio non riesce a convincere l'allenatore della squadra inglese ad integrarlo in squadra. Dopo varie vicissitudini, con la fiducia dell'allenatore, decide di parlare apertamente del proprio problema. Impressionato il tecnico in modo favorevole, Santiago conquista un posto nella formazione titolare. Sarà proprio lui a segnare, a pochi istanti dalla fine dell'incontro, il gol del definitivo 3-2 contro il Liverpool, marcatura che regalerà al Newcastle United la qualificazione alla UEFA Champions League.
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Scrive il critico cinematografico Morandini: Primo episodio di una trilogia (oramai se non giri almeno tre film identici e li serializzi non sei nessuno) che si concluderà nel 2006, giusto in tempo per i mondiali di calcio in Germania, Goal! dimostra l'ennesima volta quanto sia difficile girare film validi sul calcio e quanto avanti sia la “scuola americana” in fatto di film sportivi. Ottimo, almeno tecnicamente, nelle sequenze calcistiche, il film si affloscia su sé stesso durante le sezioni sceneggiate e dialogate: la trama è davvero banale e gli attori appena discreti. Solo per calciomaniaci incalliti o fan del Cervia…
Forse un po' duro Morandini con un film che può apparire scontato per la trama semplice. Ma forse proprio la semplicità della storia riesce al meglio a rendere l'idea di ciò che significa inseguire un sogno. Un sogno che per molti rimane tale, ma qualcuno ogni tanto riesce a raggiungerlo… con sacrifici, grinta, passione… il classico sogno americano.
Con il supporto della FIFA, i produttori di Goal! Il film hanno messo in piedi un progetto a lungo termine che, nel loro intento, potrebbe accrescere l'attrattiva di questo sport ed aiutare il mercato calcistico in America ed Asia, laddove non ha lo stesso successo e seguito che ha nei paesi europei. Dal degrado dell'est di Los Angeles ai riflettori della Premier Legue inglese, il cammino verso la celebrità di Santiago Munez percorre i binari del già visto, senza sorprese nello sviluppo della trama o dei personaggi di contorno.
Sulla base del tema classico della rivincita del perdente, a cui il cinema ci ha abituati da tempo, si incastrano altri luoghi comuni, portati avanti da personaggi stereotipati. Una prevedibilità nello sviluppo della trama che appare come un'evoluzione inevitabile derivante dal passaggio della regia dalle mani di Michael Winterbottom, che ha abbandonato il progetto per divergenze artistiche con la produzione, a quelle di Danny Cannon, che, dopo qualche poco riuscito episodio registico al cinema (Dredd – la legge sono io e Incubo finale), negli ultimi anni ha lavorato ad episodi delle varie serie di C.S.I. esistenti. Cannon è riuscito a rendere almeno godibile la storia, costruendo un film fluido ed accessibile, a tratti anche emozionante nonostante qualche banalità di troppo. Quello che in realtà rende questa pellicola sufficiente sono la sua regia e l'attore protagonista Kuno Becker in un ruolo che gli calza a pennello. Anche la presenza di star del calcio - quali David Beckham, Zinédine Zidane, Milan Baros, Raàºl, Sven-Gà¶ran Eriksson, Alan Shearer, Laurent Robert (che ha anche giocato nella MLS, con pessimi risultati, col Toronto FC), l'ex juventino Jean-Alain Boumsong, Steven Gerrard e Rafa Benitez – rende il tutto più realistico, senza peraltro danneggiare il film, dato che non recitano in nessuna parte (nemmeno in loro stessi) ma fanno solo presenza scenica in campo e fuori, senza mai spiccicare più di due parole ciascuno.
La cosa migliore del film è certamente Newcastle, poco vista al cinema, anche se le carrellate sulla città ricordano troppo quelle che Cannon ha brevettato nelle sue serie di C. S. I.: certo se il regista avesse girato le scene di gioco con metà dell'inventiva spesa nelle molte puntate del serial forse avrebbe quasi sfiorato l'atteso miracolo di vedere il calcio, spettacolo televisivo, ben raccontato al cinema. Ma gli obiettivi del progetto Goal! erano altri. Preceduto soprattutto oltreoceano da un consistente battage pubblicitario su Mtv e dintorni, un'opera come Goal! difficilmente poteva avere presa sul pubblico italiano, amante del calcio sì, ma quello "vero". Il che comunque non esclude ottime ricadute sulla popolarità del Newcastle United e dell'Adidas, gli unici che sembrano beneficiare realmente del film, almeno in Inghilterra.
Negli episodi successivi, in Goal! 2 Vivere un sogno, dopo aver debuttato nella Premier League con la maglia del Newcastle, Santiago Muà±ez si trasferisce a Madrid per giocare nel Real Madrid. Ad aspettarlo c'è l'amico ed ex compagno di squadra Gavin Harris. Ma con il trasferimento in Spagna iniziano i primi problemi, dovendo egli scegliere tra famiglia e bella vita. Viene a sapere per caso, da un bambino il quale dice di essere suo fratello, che lì vive la madre che non ha mai conosciuto. Alla fine, tra mille difficoltà e un grave infortunio, riesce a portare il Real alla vittoria della Champions League entrando in campo a partita in corso e segnando il goal del pareggio. Il Real riesce a vincere 3 a 2 con i goal, oltre al suo, di Harris e Beckham.
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In Goal! 3, Santiago Muà±ez, Liam Adams e Charlie Braithwaite (i suoi migliori amici) vengono selezionati per le rispettive nazionali per giocare i Mondiali FIFA del 2006. Purtroppo i due ragazzi inglesi sono vittime di una serie di sventure che porteranno il primo ad infortunarsi in seguito ad un incidente stradale, ed il secondo ad abbandonarsi all'alcolismo dopo aver saputo che la fidanzata lo tradiva e quindi viene messo fuori squadra. Il fim inquadra il mondiale dal punto di vista inglese, con gli importanti goal di Adams e la morte di Braithwaite come conseguenza dell'incidente stradale. Nel frattempo Munez passa al Tottenham. Il Mondiale si conclude con il rigore sbagliato da Adams contro il Portogallo e la vittoria italiana in finale.
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La colonna sonora del film, rilasciata dall'etichetta Big Brother degli Oasis, contiene tre canzoni della band non disponibili in nessun altro disco, tra cui l'esclusiva Who Put The Weight Of The World On My Shoulders? di Noel Gallagher. La colonna sonora contiene anche una nuova versione di Cast No Shadow degli Oasis, con la voce di Noel Gallagher anziché del fratello Liam e prodotta dagli UNKLE, gruppo inglese di musica elettronica. Dave Sardy, produttore di due album degli Oasis, contribuì anche al remix di Morning Glory, altra nota canzone della band compresa nella colonna sonora.
Titolo originale: Goal! - Ogni sogno ha un inizio
Produzione: USA 2005
Regia: Danny Cannon
Durata: 118 minuti
Interpreti: Kuno Becker, Alessandro Nivola, Marcel Iures, Stephen Dillane, Anna Friel, David Beckham, Rafael Benitez, Raul Gonzalez, Patrick Kluivert, Alan Shearer, Zinédine Zidane, Steven Gerrard