Giuseppe Rossi e Jonathan Bornstein. Doppietta decisiva per il ragazzo del New Jersey
Ecco gli inni. Prima "Stars & Stripes" e poi "Fratelli d'Italia". USA in maglia bianca classica, Italia con uno strano azzurro anni '30 con calzoncini e calzini marroni" È Nike contro Puma.
Le formazioni. Stati Uniti in campo con Tim Howard in porta; linea di difesa con Jonathan Spector a destra, Jay DeMerit (Watford) al posto dell'infortunato capitano Bocanegra (come previsto nella nostra preview di ieri), Gooch Onyewu (Standard Liegi) e Jonathan Bornstein (Chivas USA) a sinistra. In mezzo Michael Bradley (Borussia Moenchenglandbach) e Benny Feilhaber (Aarhus) a dettare il gioco e Ricardo Clark a recuperare palloni, davanti Landon Donovan (Los Angeles Galaxy) a destra e Clint Dempsey (Fulham) a sinistra, entrambi subito dietro Jozy Altidore (Xerex). Bob Bradley presenta quindi una specie di 4-3-3 (più simile ad un 4-5-1).
Italia in formazione tipo: Buffon tra i pali, Zambrotta a destra, Chiellini e Legrottaglie in mezzo e Grosso a sinistra; a centrocampo Camoranesi, Pirlo, De Rossi col 10 (perché?) e Gattuso; in attacco il fisico di Iaquinta e l'opportunismo di Gilardino.
Primo tempo
Italia arrembante nei primi 10 minuti, senza però mai rendersi pericolosa, con gli USA a volte incerti ma bravi a coprire gli spazi. La memoria di esordi disastrosi in grandi competizioni (vedi Mondiali 1990 e 2006) è evidentemente viva nella testa del gruppo di Bradley. Al 20' prima occasione per gli Azzurri: punizione dalla destra di Pirlo, Onyewu salta su Gilardino, ma è Legrottaglie in tuffo a sfiorare il palo. Cinque minuti dopo è bravissimo Donovan a recupera palla su Pirlo (quasi sempre raddoppiato in marcatura), va in contropiede e dà a Bradley in taglio al centro, che però tocca troppo piano davanti a Buffon.
Al 29' incredibile occasione fallita da Altidore da solo davanti a Buffon: pessimo sinistro su assist fantastico di Donovan in contropiede. Un minuto dopo errore di Bradley a centrocampo, Gilardino mette paura a tutti in ripartenza, ma Onyewu capisce tutto e recupera. Al 31' punizione di Pirlo da 30 metri, Gilardino quasi sfiora, e la palla rimbalza a terra ingannando Howard, ma è solo angolo.
Al 33' la svolta della partita. Come nel 2006, quando Mastroeni fu espulso per un'entrata brutta su Pirlo, stavolta è Ricardo Clark ad alzare stupidamente e pericolosamente una gamba su Gattuso per il conseguente (e forse eccessivo) cartellino rosso estratto dall'arbitro cileno Puzo. Bradley cambia immediatamente assetto tattico, scalando Feilhaber accanto a Bradley e Donovan più arretrato in mezzo. Al 38' incredibile autogol di Bornstein tutto solo, ma l'arbitro salva gli USA per un fuorigioco di Camoranesi. Passa un minuto e Altidore - bravo a reggere da solo l'attacco americano – s'invola in area, Chiellini lo ferma fallosamente: rigore e ammonizione per l'ex livornese. Va sul dischetto Donovan: palla a destra e Buffon spiazzato. Per lui gol numero 39 in Nazionale. E - per il momento – clamoroso a Pretoria: USA (in 10 uomini) 1, Italia 0. USA che insistono, e al 42' è Bradley ad impegnare Buffon dalla distanza. E il portiere juventino appare assai stranito dai continui pericoli corsi. Ma così si chiude il primo tempo.
Secondo tempo
Si ricomincia con le stesse formazioni. Ma almeno nei primi 10 minuti cambia poco. E allora Lippi tira fuori Gattuso e Camoranesi per Montolivo e Giuseppe Rossi, che gioca per la prima volta contro i suoi connazionali (è infatti nato e cresciuto nel New Jersey). E al 58' è proprio lui a siglare il pareggio: ruba palla a Feilhaber a centrocampo e con un bellissimo esterno sinistro dai 25 metri imprendibile infila Howard.
Al 65' fuori Altidore - apparso stanco, anche a causa dei pochi minuti nelle gambe - sostituito dalla veloce punta degli svedesi dell'Hammarby Charlie Davies, in passato dato vicino a squadre quali Ajax, Celtic Glasgow e AS Roma. È il 67', mezzo collo di Pirlo e bella parata di Howard, e Lippi richiama Gilardino per Luca Toni. Ma al 71' l'assedio azzurro si realizza grazie a Daniele De Rossi che spara un destro da oltre il limite dell'area che va ad infilarsi alla sinistra di Howard, in parte ingannato da un liscio di Onyewu. Allora il CT Bradley spedisce in campo DaMarcus Beasley (Rangers Glasgow) per Feilhaber, nel tentativo di dare velocità sulla sinistra ad una manovra che con una squadra in 10 da troppi minuti appare ormai improbabile. Ma l'unico segno è uno strano tiro di Dempsey da 30 metri che mette in difficoltà Buffon al 79'. All'85' dentro anche il centrocampista del Chivas USA Sascha Kljestan, altro pupillo del CT americano, che sostituisce Bornstein, con bearle che scala a terzino sinistro. Due minuti dopo bellissima azione con Grosso che la mette sulla testa di Toni, che però incorna piano. Squadre completamente scollegate, e prima Kljestan spaventa gli Azzurri con un tiro di poco alto e poi Davies di testa (lui piccolino) manda sopra la traversa. È il 90', ma l'Italia prova ancora, ma stavolta Howard respinge prima il tentativo di Rossi, e un minuto dopo quello di Toni, entrambi soli davanti al portiere. Ma al 93' Pirlo a fenomenale: se ne va sulla sinistra a DeMerit, palla morbida in mezzo per la doppietta di Giuseppe Rossi (ma chi lo doveva marcare?).
Post partita
Vittoria meritata per l'Italia, che nel secondo tempo ha assolutamente schiacciato gli USA, che hanno inevitabilmente scontato l'inferiorità numerica, calando notevolmente dal punto di vista fisico. Immensi Pirlo e un Grosso inesauribile, e con Rossi che sarà l'arma in più di qui ai Mondiali. Italia che però lascia troppi spazi agli avversari. Con gli USA può andar bene, con Kakà e co. domenica no.
Bradley può invece ritenersi soddisfatto, nonostante il risultato. Contro l'Egitto, sconfitto solo nel finale dal Brasile non sarà per niente facile mantenere la concentrazione vista contro l'Italia. E certo se una volta tanto gli americani riuscissero a giocare un match importante in 11 per tutti i 90' sarebbe meglio. Ottimi Onyewu - insuperabile - (ma non servirebbe a qualcuno in Italia?), Bradley, un motorino, Altidore e Donovan, pericoloso finché ha retto. E su di lui c'era anche un rigore nel finale sul 2-1, per uno scomposto intervento di Legrottaglie. Speranze di qualificazione per gli USA? Prossime allo zero. Gli americani sono in Sudafrica per fare esperienza, ma certo un buon risultato contro l'Egitto servirebbe a confermare quanto di buono visto stasera.
A chiosa finale segnaliamo la serata "super" di Bagni (bah). Prima parla di Altidore, che ricorda strepitoso al Mondiale Under 20 ma deludente al Villareal (non ci pare) che lo avrebbe prestato al Jerez de la Frontera (invece dello Xerex Club Deportivo). Poi all'8', la battutona su Donovan che fa comprendere quanto ne sappia degli USA: "Beckham ha fatto molto meglio di lui coi Galaxy". Ci fa capire quanto abbia seguito la MLS negli ultimi due anni" Imperterrito: DeMerit "che a certi livelli"", come se non avesse giocato fino all'anno scorso in Premier League col Watford (e quest'anno nel Championship, la serie B inglese). Se la prende poi con Bornstein, "non eccezionale quando affonda". Peccato sia l'unica cosa che sa fare, mentre è sicuramente più scarso in difesa. Ma del resto Bagni ha visto "il match contro il Costarica perso 3-1 dagli Stati Uniti". L'unico in tutto l'Hexagonal e in un ambiente a dir poco particolare. Informarsi e studiare prima di una telecronaca no?