Brian Ching, anche quest'anno l'attacco di Houston sarà sulle sue spalle
Gli Houston Dynamo sono nati nel 2006 dalle ceneri dei San José Earthquakes, "morti" per mancanza di uno stadio. Il roster di San José però è stato trasportato in blocco in Texas (allenatore compreso) e laggiù i Dynamo hanno vinto 2 MLS Cup consecutive (2006 e 2007), impresa mai riuscita a nessuno tranne che ai DC United del biennio 1996-1997.
Allenatore: Dominic Kinnear
Stadio: Robertson Stadium (Houston, Tx)
Media Spettatori (2008): 16.939 (regular season)/30.530 (play-off)
Record 2008: 13 W - 12 T - 5 L (1° posto nella Western Conference; 2° posto assoluto)
2008
Il 2008 dei Dynamo bicampioni non si può certo definire un anno sfortunato: non è stato portato a casa nessun trofeo (fallita la caccia alla Champions' Cup, al three-peat in campionato e anche alla US Open Cup), ma la squadra ha vinto la Western Conference e nei play-off è uscita immeritatamente contro una New York baciata dalla dea bendata. Invece un po' in ombra sono apparsi i suoi uomini migliori: De Rosario solo raramente ha offerto prestazioni degne della sua fama, mentre Ching è parso avere spesso le polveri bagnate. Forse un certo appagamento (parola che va misurata rispetto al contesto di cui stiamo parlando) può essersi fatto strada anche inconsapevolmente; fatto sta che da quando sono nati il 2008 è stato il 1° anno in cui i Dynamo non hanno vinto nulla. Ma è solo questione di tempo: conosciamo le capacità dell'allenatore Kinnear e del front-office texano, Houston è già al lavoro per tornare a vincere in breve tempo. Ricordiamo che questo roster a San José ha vinto la MLS Cup anche nel 2001 e nel 2003.
Calciomercato (al 4 marzo 2009)
Acquisti:Mike Chabala, Danny Cruz, Tyler Deric, Felix Garcia, Tally Hall, John Michael Hayden, Julius James
Cessioni:Dwayne De Rosario, Nate Jaqua, Franco Caraccio, Kyle Brown, Patrick Ianni, Tony Caig
Preview 2009
Durante l'offseason ha fatto clamore la scelta, da parte di entrambe le parti coinvolte, di cedere De Rosario al Toronto FC. Clamore perché De Rosario era la stella della squadra, il giocatore di riferimento ma anche l'elemento più tecnico di Houston (e prima ancora di San José) e uno dei più tecnici di tutta la MLS; per questo ci sorprende la scelta. D'altro canto sappiamo di parlare di gente che sa perfettamente fare il proprio lavoro, perciò dietro la cessione di De Rosario possiamo immaginare delle ragioni: De-Ro si sta avvicinando alla fine della carriera, ha superato i 30 anni e soprattutto nelle ultime 2 stagioni non ha inciso in campo quanto in precedenza; in più ci potrebbe essere anche la voglia, da parte del giocatore, di avvicinarsi di molto a casa (De-Ro è canadese di Scarborough, nell'Ontario) e questo fattore potrebbe aver pesato parecchio. Di certo c'è che a Houston quest'anno dovranno trovare una maniera di ovviare all'assenza di un giocatore così eclettico, ma al momento nella rosa dei texani non c'è nessuno con le stesse caratteristiche del canadese, e difficilmente il coach Kinnear lo avrà scovato tra i partecipanti al Draft di gennaio. Inoltre dai Dynamo se n'è andato anche la punta Nate Jaqua, uno che non ha mai segnato caterve di gol ma che se imbeccato nella maniera giusta poteva risultare decisivo in alcune occasioni.
Adesso si tratterà di vedere come si organizzerà Houston; se, come prevediamo, non arriverà un elemento particolarmente dotato di tecnica (anche attraverso la “DP Rule”) Kinnear sarà costretto a rinunciare alle giocate di fantasia e al gioco veloce e “palla a terra” per privilegiare il fattore “potenza”, in modo di ovviare ad una mancanza, abituarsi alla quale almeno all'inizio potrebbe essere più difficile del previsto.
Del resto i Dynamo sono stati già eliminati dalla “nuova” Champions' League nordamericana, perciò il primo obiettivo stagionale è già stato mancato; non stiamo dicendo che se ci fosse stato De Rosario Houston avrebbe passato il turno (anche perché i motivi per cui le squadre statunitensi non fanno strada in Coppa sono noti), però di certo ci vuole tempo per abituarsi ad un nuovo modulo di gioco. Questa sarà l'ultima stagione per il portiere Pat Onstad, che si ritirerà all'età di 42 anni; non a caso dietro ha 2 portieri (Tyler Deric e Tally Hall) dei quali almeno uno prevediamo che inizierà a giocare con continuità durante la stagione. Il resto della rosa non è cambiato granché: là davanti c'è sempre Brian Ching che tenterà di assicurare una buon bottino di gol, cosa che in verità non ha fatto durante la stagione scorsa; probabilmente anche Ching ha iniziato la parabola discendente della sua carriera, cosa che quest'anno potrebbe venire amplificata dalla mancanza di un uomo-assist vero e proprio. Difficile che uno qualunque dei draftati possa da subito fare la squadra, anche perché Houston ha scelto in basso e a quelle posizioni non si pesca granché (già è difficile con le chiamate alte…). La difesa è sempre la stessa, almeno negli uomini-chiave: il capitano Wade Barrett, Bobby Boswell e Craig Waibel. In sostanza i Dynamo dovrebbero condurre una stagione comunque competitiva, forse però non sarà abbastanza per un 3° titolo.
La stella: Brian Ching
Da seguire: Tally Hall
Il possibile 11 iniziale:
——————Onstad—————–
–Waibel-Robinson-Boswell-Barrett–
–Clark-Cameron-Mulrooney-Ashe–
—–Ching——————Mullan—–