Prima della MLS: Connecticut

Paul Toomey degli Hartford Hellions (MISL)

Una delle squadre meno conosciute della NASL sono gli Hartford Bicennentials, che portano così il soccer nel Connecticut. Il nome Bicentennials nasce dal bicentenario dell'indipendenza degli Usa dalla madrepatria Gran Bretagna avvenuta nel 1776, e fu scelto perché il Connecticut faceva parte allora delle famose 13 colonie. La casa dei Bicentennials è il Dillon Stadium, e sul mercato la neonata franchigia acquista il portiere Arnie Mausser e l'attaccante inglese Jim Fryatt, già  stella dei Philadelphia Atoms campioni NASL '73. Purtroppo però due giocatori non bastano per rendere una squadra competitiva, e gli Hartford Bicentennials concludono il campionato mestamente all'ultimo posto della Northern Division con 6 vittorie e 16 sconfitte. Uno sparuto drappello di 3.720 coraggiosi seguirà  la squadra durante la stagione. Nessun Bicentennial figura nella classifica marcatori, ed Arnie Mausser, anche se non per colpa, è sul fondo di quella dei portieri.

Nell'estate 1975 il soccer vive ad Hartford un momento di grande entusiasmo. Scrive il nostro Franco Spicciariello nel suo libro sui New York Cosmos in corso di pubblicazione: “Nell'estate 1975, mentre si trova in vacanza a Englewood, New Jersey, Giorgio Chinaglia viene contattato da Peppe Pinton (un ex insegnante di lettere proveniente da Catanzaro, suo futuro agente e poi General manager dei Cosmos nel loro ultimo anno di vita), che si qualifica quale consulente degli Hartford Bicentennials e chiede a Long John se questi sia disponibile a giocare un'amichevole con la squadra del Connecticut contro la Nazionale polacca. Chinaglia chiaramente, essendo sotto contratto con la Lazio, non può accettare, ma incredibilmente il presidente della Lazio Umberto Lenzini acconsente (dietro la stipula di un'assicurazione da due milioni di dollari). È così che invece dei previsti 3.000 spettatori se ne presentano ben 10.746, in gran parte italo-americani. Alcune migliaia di questi rimangono in attesa ore davanti allo stadio di Hartford fino ad avere la certezza della presenza di Chinaglia. Per la cronaca la partita finisce 2-0 per la Nazionale polacca di Jan Tomaszewski, Gregorz Lato e Kazimierz Deyna (poi anche lui nella NASL con i San Diego Sockers) e a Chinaglia viene annullato un gol. Il 15 giugno 1975 è il giorno dell'esordio di Pelé, e Chinaglia ci va insieme a Clive Toye, il General Manager dei Cosmos, che lo ha invitato in qualità  di ospite. Durante la partita Long John dice a Toye di non avere alcuna intenzione di tornare in Italia e di voler giocare per con i colori di New York. Il giorno dopo Clive Toye e Steve Ross, il presidente dei Cosmos, offrono a Chinaglia un contratto sontuoso“. Quella giornata sarebbe stata decisiva per lo sbarco di Chinaglia negli USA.

L'anno successivo Mausser viene ceduto ai Tampa Bay Rowdies e si piazza quarto nella classifica degli estremi difensori, venendo anche convocato nella selezione All Stars, questo a dimostrare il suo vero valore. Nel 1976, oltre alla suddetta cessione, gli Hartford Bicentennials si muovono sul mercato acquistando il centrocampista inglese Geoff Pike, che negli anni a venire si sarebbe distinto nel West Ham, ed il meno conosciuto John Coyne, proveniente dallo Stockport County, militante nelle serie inferiori inglesi, con esperienza nel Tranmere Rovers ma anche nell' Hartlepool e nel Wigan. L'acquisto più importante è l'haitiano Randy Horton, che aveva militato dal 1971 al 1974 nei New York Cosmos, vincendo anche un titolo nel 1972, e che con l'arrivo di Pélé era stato ceduto ai Diplomats di Washington. I nuovi acquisti non aiutano di molto la squadra, che con 12 vittorie e 12 sconfitte non finisce all'ultimo posto solo perché i Boston Minutemen hanno smantellato la squadra a metà  campionato per volere del presidente (sarebbero falliti alla fine del campionato -ndr- ) Nessun giocatore della squadra di Hartford figura in classifica marcatori e portieri né viene insignito di alcun premio, né tantomeno gli spettatori al Dillon Stadium aumenteranno, anzi rispetto all'annata precedente vi è una flessione di 300 unità , dai 3.720 del 1975 a 3.420 dell'anno seguente.

Nel 1977 gli Hartford Bicentannials si spostano e nasce una nuova franchigia col nome in Connecticut Bicentennials. La città  scelta per le operazioni è New Haven, e lo stadio scelto per le partite casalinghe è lo Yale Bowl, costruito per il football americano di proprietà  dalla celebre università  omonima. Raggiungono New Haven gli inglesi Bruce Stuckey, già  professionista con le maglie di Exter City, Sunderland, Torquay United e Reading, Geoff Pike, che segue lo spostamento della franchigia da Hartford alla nuova location,così come Randy Horton che chiude la sua carriera calcistica al termine della stagione, il portiere Jim Barron, in prestito dallo Swindon Town e già  giocatore di Wolverhampton Wanderers, Chelsea, Oxford United e Nottingham Forest, il centrocampista poi divenuto difensore Greg Downs, prestato dal Norwich e Geoff Hammond. Con sole 7 vittorie e 19 sconfitte ed una media spettatori di appena 3.848 paganti, i Connecticut Bicentennials sono in assoluto la squadra peggiore della NASL. Al termine della stagione i Connecticu Bicentennials chiudono e cambiano città , spostandosi prima a Edmonton (col nome di Drillers) e poi a Oakland (Stompers). Di soccer a New Haven non si è più sentito parlare.

Nel 1979, dopo la fine del soccer pro in Connecticut sbarca la Major Indoor Soccer League (MISL), con la nascita degli Hartford Hellions, che arrivano a mettere insieme una media spettatori di 10,000 e più, ma sul campo (l'Hartford Civic Center Veterans Memorial Coliseum dove hanno giocato sia gli Hartford Whalers della NHL che, part time, i Boston Celtics) i risultati sono pessimi. Nel 1979/80 solo 6 vittorie vogliono dire l'ultimo posto finale, mentre nel 1980/81 le vittorie sono 13, ma ancora una volta niente playoff e penultimo posto. Fallimentare sia sul campo che dal punto di vista finanziario, il team viene chiuso e spostato a Memphis (Tennesee), dove prende il nome di Memphis Americans il 2 giugno 1981.

Dopo soli sei anni anni, il soccer sparisce per sempre dallo stato del Connecticut, anche se lo Yale Bowl è stato usato in seguito per alcune partite del torneo Usa '92 comprendente Usa, Italia, Irlanda e Portogallo. Nel 1996 poi, con la nascita della MLS,i New England Revolution considerano il Connecticut parte del proprio “mercato”, secondo il principio dei “territorial rights” stabilito dalla lega, come ha anche dimostrato il tentativo fallito dell'immobiliarista Larry Gottesdiener (l'uomo che vorrebbe portare i Penguins della NHL a Hartford).

Si ringrazia Franco Spicciariello per il contributo estrapolato dal suo libro di prossima pubblicazione

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