I Galaxy nella polvere

David Beckham. Fino ad oggi L.A. ha visto solo la sua controfigura

Per il secondo anno consecutivo i Los Angeles Galaxy sono tra gli esclusi dai playoff. Visto il comportamento della franchigia californiana fino ai primi di settembre, che l'aveva portata ad accumulare uno score imbarazzante, la cosa sembrerebbe alquanto normale. Invece, i Galaxy se la sono giocata fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata, nella quale hanno fallito la qualificazione mancando la vittoria in casa dei Chicago Fire dopo aver vinto 6 delle ultime 7 partite.

È grazie infatti ad un'incredibile rimonta, iniziata proprio dopo l'infortunio nella finale di SuperLiga di David Beckham che lo ha tenuto fuori 11 settimane, che L.A. ha rischiato di ritrovarsi (immeritatamente, va detto) ai playoff della MLS 2007.

La brutta stagione dei Galaxy va suddivisa in 3 parti. La prima, avviata ad aprile senza David Beckham, che allora era solo "l'atteso", è un periodo fatte di poche partite, tra alti (pochi) e bassai (di più), per giunta con senza Landon Donovan in tempo di Gold Cup a giugno.

A luglio, il 23, ancora in preda ad un infortunio alla caviglia che lo perseguitava da due mesi, ecco Beckham in campo per pochi minuti contro il Chelsea. Qualche tocco per la gioia dei tifosi e dei giornalisti di tutto il mondo volati a Los Angeles per l'occasione. E con il suo arrivo iniziano i problemi dei Galaxy. Partite continue qua e la per gli USA, con un calendario folle costruito per accontentare tutti i team della MLS, e che ha visto il gruppo guidato da Frank Yallop giocare ogni 3 giorni con un continuo saliscendi dagli aerei. Forse normale in Europa, ma non certo negli USA, dove peraltro le squadre hanno rose molto limitate. E Beckham si vede poco, fa qualche apparizione priva di valore aggiunto e nient'altro. Uniche vere eccezioni la semifinale di SuperLiga con il bel gol su punizione che porta i Galaxy in finale, che nella pratica segnerà  la fine della stagione dell'inglese, e poi l'incredibile e appassionante partita persa per a New York 5-4. Ed è in questo periodo che i Galaxy in realtà  perdono il terreno che poi hanno cercato disperatamente di recuperare nell'ultimo mese e mezzo.

Dopo l'infortunio di Becks in finale di SuperLiga contro il Pachuca e un breve assestamento fatto di ulteriori sconfitte, ecco che cambia tutto. I Galaxy inanellano un'inaspettata serie di vittorie, raggiunta non con un grande gioco ma con la convinzione di chi vuole e i colpi di Landon Donovan e del neo acquisto Chris Klein, arrivato dal Real Salt Lake. Il tutto fino alla fine della settimana passata, con i match contro NY (pareggio) e Chicago (con sconfitta 1-0 nel recupero). Ma se a pensar male si fa peccato" Beckham è tornato in campo proprio contro NY"

Impossibile comunque separare l'analisi della stagione di L.A. da quella di David Beckham. Il suo arrivo ha infatti completamente cambiato le prospettive dei Galaxy. Da luglio in poi infatti coach Yallop e i suoi ragazzi sono stati sottoposti ad una pressione mediatica senza precedenti, cui si è aggiunto l'incredibile tour de force organizzato dalla MLS. Certo l'mpatto finanziario sulla società  è stato notevolissimo. La MLS ha avuto un'esposizione mondiale senza precedenti. Nel bene e nel male. Ieri ad esempio il Corriere della sera ha addirittura sprecato un terzo di pagina per criticare Beckham. Peccato abbia parlato di cifre che non stanno in cielo né in terra: "duecentocinquantadue minuti sono costati ai Los Angeles Galaxy circa 32,5 milioni di dollari. Una media di quasi 129 mila dollari ogni 60 secondi". Rimandiamo il giornalista alle cifre reali del contratto di Beckham pubblicate su Play.it nei mesi passati, come anche agli articoli, vista la quantità  di errori messa insieme nel suo articolo.


Los Angeles Galaxy Best Goals 2007

Ma al di la delle critiche preconcette è vero che oggi le partite della MLS sono trasmesse internazionalmente, che il pubblico è aumentato notevolmente nella lega anche quando l'inglese non c'era, riportando la media spettatori ai livelli dell'anno d'esordio della lega, il 1996. Oggi altre stelle quali Thierry Henry e Luis Figo si dichiarano pronte ad andare negli USA. Impensabile anche solo fino ad un anno fa.

Purtroppo le attese non hanno avuto la risposta adeguata sul campo. Costretto proprio dalla pressioni di cui abbiamo parlato Beckham è dovuto scendere in campo a mezzo servizio con una caviglia dolorante. E anche questo ha influito non poco. La sua mancanza di allenamento ha condizionato la squadra, Alexi Lalas alla guida della società . L'ex giocatore del Padova si è infatti spesso dimostrato fattore negativo nelle scelte, incpace di dare una leadership adeguata. Speriamo che Lalas abbia almeno il buon gusto di confermare Frank Yallop in panchina. L'ex allenatore di Earthquakes e Nazionale canadese è infatti al momento, Jurgen Klinsmann a parte forse, il miglior coach disponibile per conoscenza del campionato e qualità . E sicuramente l'esperienza di quest'anno gli sarà  di profondo aiuto.

Dal punto di vista tecnico Sarà  sicuramente da scongiurare l'addio di landon Donovan, dato da molti di ritorno a San Jose, dove dal 2008 torneranno a giocare gli Earthquakes. Immalinconito e fiaccato dai troppi impegni tra club e Nazionale e poi dall'arrivo di Beckham, che gli ha persino tolto la fadcia di capitano, è stato lui a prendersi in mano la squadra fin quasi ai playoff. Il premio di US Soccer Athlete of the Year è sicuramente meritato. Impossibile invece evitare l'addio, ma non solo al LA ma al calcio giocato, di Cobi Jones, il veterano dei Galaxy dal primo giorno della lega, nel lontano 1996. Jone s anche quest'anno ha fatto la sua parte con onore, ma più di tutti a L.A. mancherà  il suo carisma e la sua guida.

Tutto da capire poi che fine faranno gli acquisti arrivati durante la stagione. Il difensore portoghese Abel Xavier, fattosi notare più per l'orribile capigliatura bionda che per le prestazioni in campo, e il centravanti Carlos Pavon, il 34enne ex Napoli in grande spolvero in Gold Cup, ma capace solo di 3 gol in 18 partite quest'annno. Ecco, con un centrale ed un centravanti di tal livello, non può certo essere il solo Beckham con qualche comprimario a portare la squadra in alto.

Tra le note positive dell'anno sicuramente anche qualche sorpresa. Ottimo si è dimostrato l'acquisto a stagione in corso del 31enne centrocampista Chris Klein da RSL, come anche qualche sprazzo dei carneadi d'attacco Gavin Glinton e Alan Gordon. Ma il migliore, insieme a Donovan, è stato sicuramente il portiere Joe Cannon, che ha spesso tolto le castagne dal fuoco a L.A. non si è visto Chris Albright, infortunato tuttta la stagione, ma vicinissimo al rientro e a prepararsi per il prossimo anno.

A questo punto comunque lo sguardo è al futuro, ma il lavoro da fare è molto. Yallop dovrà  forse puntare ad una rifondazione che rimane anche più necessaria ai fini di dare dignità  al gruppo che ruoterà  intorno a David Beckham. E speriamo che a Lalas non venga semplicemente in mente di ppuntare solo un nuovo Designated Player (tipo Luis Figo). I Galaxy hanno bisogno di consistenza, e l'intervento necessario dovrà  essere ben di più di un maquillage portoghese.

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