Copa America 2007 Preview

Benny Feilhaber e Leonel Messi, astri di USA e Argentina

La Copa America sbarca per la prima volta in Venezuela e lo fa senza molte delle sue potenziali star.
Il più antico trofeo per nazioni del mondo rischia di perdere di interesse, soprattutto nei confronti degli appassionati non tifosi di nessuna delle squadre impegnate nella rassegna, per via della mancanza di stelle internazionali come Kakà  e Ronaldinho, decisi a preferire una vacanza alla maglia del proprio paese.

Nonostante qualche assenza illustre, comunque, i campioni impegnati saranno molti. L'Argentina, ad esempio, ha convocato un po' tutti i suoi migliori giocatori. Quindi non vedremo Ronaldinho, ma avremo altresì la possibilità  di ammirare un suo compagno di squadra, uno dei prospetti più interessanti di tutto il calcio mondiale: Lionel Messi. È fuori di dubbio che l'Argentina parta come favorita (i bookmaker la pagano circa 2,50 contro i 2,80 dei brasiliani campioni in carica). Il fatto che siano 14 anni che gli argentini non riescono a portarsi a casa la coppa ha caricato a mille l'ambiente che pare stia lavorando molto bene. Dato poi che, come detto, non ci sono state grandi defezioni tra le fila della Seleccion, la già  grande aspettativa dei tifosi nei confronti della squadra allenata da Alfio Basile non fa che aumentare.

Ma andiamo a vedere un poco più da vicino le squadre che parteciperanno al torneo che partirà  questa sera.

Nel gruppo A, quello meno competitivo dei tre, favoriti d'obbligo al passaggio del turno sono i padroni di casa e la Celeste uruguagia.
Il C.T. dei Vinotinto Richard Paez ha deciso di attingere a piene mani dalla squadra della capitale, FC Caracas, per stilare la rosa dei convocati che si giocheranno la Copa. Oltre ai ben 9 giocatori militanti in questa squadra ci sono da segnalare le convocazioni di quelli che sono, forse, i due giocatori attualmente più talentuosi del paese, ovvero Juan Arango e Miguel Angel Mea Vitali. Il primo viene da alcune buone stagioni con il Maiorca, il secondo è passato anche dall'Italia, dove ha vestito le maglie di Lazio e Sora.
Sicuramente la rosa del Venezuela non ha nomi altisonanti, ma si sa che, in un torneo ed in un continente come quello sud americano, il fattore campo risulti spesso contare moltissimo. Tenendo conto poi dello scarso spessore del gruppo in cui sono stati sorteggiati il Venezuela non può certo permettersi di mancare la qualificazione ai quarti (soprattutto se si pensa che, oltre alle prime due di ogni girone, passano anche le due migliori terze).
Diversa la situazione in casa Uruguay, dove i nomi noti al grande pubblico sono sicuramente di più. Tra le conoscenze del nostro campionato troviamo il portiere Fabian Carini, con ogni probabilità  titolare in questa competizione, Pablo Garcia, ex Milan ed Alvaro Recoba.
A guidare la difesa che farà  da scudo a Carini ci sarà  Diego Lugano, centrale del Fenerbache dotato di un fisico discreto, in passato già  accostato a grandi squadre europee (si diceva che, poco prima di trasferirsi in Turchia, il suo passaggio al Milan fosse cosa fatta). Da tenere d'occhio anche Carlos Diogo, ex Real Madrid, in attesa della definitiva consacrazione. In mezzo al campo ci saranno un mix di corsa, geometrie e fantasia garantite da giocatori esperti come Pablo Garcia, Fabian Canobbio e Diego Perez. Vi consiglio di dare un'occhiata particolare a Walter Gargano, centrale del Danubio, su cui si stanno movendo, pare, anche diverse squadre italiane. È un regista dalle doti interessanti e cercherà  sicuramente di mettersi in mostra per spiccare il volo verso il vecchio continente. In attacco Tabarez dovrà  fare a meno dell'infortunato Carlos Bueno, 3 goal in 4 partite nel corso dell'ultima edizione della Copa. Cercheranno di non far pesare la sua assenza giocatori comunque validissimi come il "Chino" Recoba, che tutti conosciamo, Diego Forlan, forte puntero del Villareal e Fabian Estoyanoff, l'ultima stagione al Deportivo. Per la Celeste, squadra con più allori vinti assieme all'Argentina, si preannuncia un gruppo poco impegnativo, ma la strada per quella Copa che manca ormai da 12 anni sarà  lunga e complicata.

Chiudono il girone Perù e Bolivia. I primi, guidati da Julio Cesar Uribe, arrivano carichi e decisi a fare uno scherzetto ai padroni di casa. Il commissario tecnico ha deciso di lasciare a casa il centrocampista dei Magpies, Solano, ma di richiamare il neo acquisto del Chelsea, la punta Carlos Pizarro. E proprio lui sarà  la stella dell'attacco peruviano, punto di forza della squadra, assieme con Jefferson Farfà n, reduce da due annate molto prolifiche tra le fila del PSV Eindhoven. Da tenere d'occhio, in questo reparto, anche Paolo Guerrero, attualmente in forza all'Amburgo.
Da segnalare anche, nella rosa peruviana, la presenza del difensore del Catania "El Loco" Vargas.
Infine la Bolivia. La Verde, allenata da Erwin Sanchez, pare partire un po' spacciata. Oltre a non avere giocatori importanti ed affermati come Uruguay e Perù non ha nemmeno il fattore campo dalla propria parte. Ecco quindi che si delinea per la Verde l'ennesimo torneo difficile.
I due giocatori su cui saranno riposte le maggiori speranze di passaggio del turno sono indubbiamente il centrale difensivo Pena, unico giocatore a militare in una formazione europea, e la punta Jaime Moreno, che torna in nazionale dopo essere stato ignorato negli ultimi sei anni. Se c'è un giocatore che deve mettere nelle grane le difese avversarie è proprio la punta in forza ai DC United e su di lui e sulla sua esperienza conta un paese intero.

Nel gruppo B i giochi si fanno un po' più interessanti. Qui infatti sono stati sorteggiati i campioni in carica carioca. Dunga ha dovuto rinunciare a diversi giocatori militanti nelle grandi squadre, come detto. A questo proposito, intervistato da "O'Globo" ha dichiarato: "Rispetto le decisioni di Kakà  e Ronaldinho anche se creano un disagio che potevano evitare", per rincarare poi la dose sulle pagine di Marca: "L'Argentina parte favorita perché ha lavorato molto per meritare il successo finale". Insomma, non proprio il miglior approccio ad un torneo come questo, ma" come dargli torto? Questa questione di rifiutare le nazionali è un malvezzo che il calcio moderno si sta portando dietro da ormai troppo tempo. Lo stesso Dunga, in una di queste interviste, parla di come ai suoi tempi (e parliamo di una decina di anni fa soltanto) non si sarebbe mai nemmeno sognato di rifiutare la maglia della nazionale per una vacanza" ma in un'epoca in cui l'etica è stata rimpiazzata dal contante le cose girano al contrario.
Nonostante la mancanza dei due veri big (cui vanno aggiunte quelle di giocatori come Ronaldo, Adriano, Lucio ed altri) la lista di giocatori stilata da Dunga è comunque importante, a riprova del fatto che il serbatoio brasiliano di talenti par essere praticamente infinito.
In porta si giocheranno il posto Doni, favorito, ed Helton, estremo difensore del Porto. In difesa dovrebbero schierare una coppia di centrali molto solida come Alex - Juan (neo acquisto romanista) con Naldo pronto a subentrare. Da tenere d'occhio, tra i terzini, Daniel Alves del Siviglia.
Tra i centrocampisti il C.T. chiederà  a qualcuno tra Diego, Anderson e Robinho di andare sulla trequarti a dare quella qualità  e quei tocchi di classe che mancheranno non essendoci Kakà  e Dinho, mentre la quantità  sarà  garantita dal veterano Gilberto Silva, mediano in forza ai Gunners. Da segnalare la presenza di Fernando Menegazzo, ex Siena.
In attacco a giocarsi una maglia da titolare ci saranno Vagner Love, Fred (del Lyon, non quello dei D.C. United), Julio Baptista e Afonso Alves. E proprio su questo giocatore ci saranno molti occhi puntati, vista la splendida annata passata in Olanda e quella Scarpa d'Oro mancata di così poco.
Insomma" i big (o presunti tali) non ci saranno, ma la rosa è molto competitiva. Non stupirebbe se vedessimo il Brasile bissare il successo di tre anni fa ed andare a vincere la sua ottava Copa, avvicinando ulteriormente Argentina ed Uruguay in quanto a successi in questa competizione.

Se il primo posto pare già  essere proprietà  carioca il secondo se lo giocheranno Messico, Ecuador e Cile.
I messicani arrivano all'appuntamento a pochi giorni dalla finale di Gold Cup persa contro gli States e vorranno sicuramente subito rifarsi. Nelle ultime sei edizioni della Copa hanno raccolto due secondi e due terzi posti e quest'anno punteranno sicuramente, come minimo, ad una semifinale. Nonostante le diverse assenze (Francisco Fonseca è stato lasciato, con suo grande disappunto, a casa dal CT Hugo Sanchez, Carlos Salcido ha chiesto di non essere convocato in quanto esausto per via dell'estenuante stagione mentre Ricardo Osorio e Pavel Pardo hanno preferito le vacanze alla Copa) i Tricolores si presentano con una rosa di tutto rispetto. Tra i pali si giocheranno un posto il giovane Ochoa ed il veterano Oswaldo Sanchez, con quest'ultimo favorito. La difesa sarà  guidata da una delle star della squadra, quel Rafael Marquez già  capitano della Nazionale nell'ormai lontano mondiale di Corea e Giappone. A dargli manforte diversi giocatori interessanti, tutti militanti nel campionato messicano, che vorranno certamente sfruttare la Copa come vetrina per mettersi in mostra agli occhi degli osservatori europei. Certo è che l'assenza di un giocatore d'esperienza come Salcido potrà  farsi sentire. In mezzo al campo le chiavi del gioco potrebbero essere ancora una volta affidate a Gerardo Torrado, tornato in patria dopo le esperienze spagnole con Tenerife, Ejido, Siviglia e Racing Santander. Ma tutti gli occhi saranno indubitabilmente puntati su Guardado, tra l'altro autore dell'unica rete messicana in finale di Gold Cup. In attacco Hugo Sanchez potrebbe anche rimpiangere la decisione di non convocare "Kikin" Fonseca, ma quando si possono schierare Jared Borgetti, Cuhatemoc Blanco e Nery Castillo c'è di che sorridere. I messicani sono certamente i favoriti a guadagnarsi la seconda piazza del girone, ma Cile ed Ecuador si batteranno sicuramente fino in fondo per strappargliela.

I cileni non sono più quelli del 1998 quando, ai mondiali di Francia, venivano trascinati dal duo Zamorano-Salas agli ottavi, ma sono comunque una formazione dal discreto talento. Su tutti brilla la stella di "Mati-goal", anche soprannominato "Mr. Rabona", ovvero sia la mezzapunta del Villareal Matias Fernandez. Il suo arrivo in Europa ha fatto parlare, ora ha l'occasione di mettere in mostra tutto il suo talento per, magari, cercare un ingaggio in una squadra di livello più alto rispetto a quella in cui milita. Ma Fernandez non è certo l'unico giocatore degno di nota nella rosa cilena. A partire da Claudio Bravo, estremo difensore della Real Sociedad, passando per una vecchia conoscenza del calcio italiano come Jorge Vargas, cui sarà  assegnata con ogni probabilità  una maglia da titolare in difesa, per arrivare a Pablo Contreras, terzino del Celta, Jorge Valdivia, fantasista del Palmeiras e Humberto Suazo che, con ogni probabilità , partirà  unica punta nell'esordio cileno di domani contro l'Ecuador.
Ecuador che, da parte sua, vuole dimostrare che le buone partite giocate durante le qualificazioni agli ultimi mondiali non furono frutto del caso. Per farlo il tecnico Luis Fernando Suarez ha deciso di affidarsi a giocatori dalla provata esperienza. Ecco quindi che tra i convocati appaiono i nomi di Hurtado (da tempo capitano della Nazionale), De La Cruz (lo ricordate? Lo spauracchio di Trapattoni ai mondiali del 2002), Giovanni Espinoza (Vitesse) e Neicer Reasco (San Paolo) per quanto riguarda la difesa, Edison Mendez (PSV), Antonio Valencia (Wigan) ed Edwin Tenorio (già  più di 70 presenze in nazionale) per il centrocampo. In attacco occhi puntati su Felix Borja, che attualmente gioca in Grecia nell'Olympiakos e che viene da una buona stagione.
Insomma" se per il Brasile il primo posto pare essere assicurato (ma attenzione" il pallone è rotondo!) ci sarà  sicuramente bagarre per il secondo ed il terzo, che potrebbe portare ad un eventuale ripescaggio.

Il gruppo C vedrà  invece giocarsi i due posti che valgono il diretto passaggio del turno l'Argentina, il Paraguay, la Colombia e gli Stati Uniti.
L'Albiceleste è strafavorita in questo girone e non dovrebbe avere molti problemi a regolare i propri avversari. Per questo appuntamento Basile ha deciso di chiamare tutti i big e, forte di ciò, si candida a vincere il torneo. Nomi come Abbondanzieri, Ayala, Burdisso, Crespo, Cambiasso, Zanetti, Heinze, Mascherano, Tevez, Aimar, Messi, Gago, Veron e Riquelme si commentano da soli. Difficilmente l'Argentina avrà  difficoltà  a vincere il torneo, così come dovranno sudare sette camicie tutti coloro i quali vorranno battere questa squadra che è, sulla carta, davvero ricca di talento, corsa, geometrie, fantasia"
Il Paraguay è stata la squadra che con Brasile, Argentina ed Uruguay ha costituito la poco felice spedizione Sud Americana agli ultimi mondiali. A questa Copa America vorranno sicuramente ribadire il fatto di essere tra le prime quattro potenze continentali, ma non gli verrà  così facile. Per farlo, comunque, Gerardo Martino ha convocato giocatori importanti come il capocannoniere dell'ultima Libertadores, ovvero sia Salvador Cabanas, ed il difensore dei Tigres Julio Caceres, entrambi assenti nelle ultime due amichevoli contro Messico ed Austria.
Due ritorni importanti cui fanno però da contrappeso delle mancanze altrettanto significative: se per Caniza e Paredes coach Martino non ha trovato spazio c'è da segnalare anche l'addio alla nazionale di Gamarra e Josè Cardozo. Tutte queste assenze potranno sicuramente rivelarsi importanti nel corso del torneo. Al di là  di chi mancherà , comunque, è anche giusto parlare di chi ci sarà  a difendere l'onore ed i colori della Albirroja. Oltre ai due ritorni di cui vi ho accennato in precedenza si segnala la convocazione di Aldo Bobadilla (estremo difensore del Boca Juniors), Edgar Barreto (interessante centrocampista in forza al NEC Nijmegen), Roque Santa Cruz (forse il più talentuoso tra tutti i convocati) e Nelson Cuevas, ala da buona velocità  e discreto dribbling.
A giocarsi la seconda posizione con il Paraguay ci sarà  la Colombia di Jorge Luis Pinto. Le convocazioni fatte sono un po' un mix di gioventù ed esperienza, con una difesa solida ed affidabile che può vantare tre giocatori importanti come Yepes, Cordoba e Perea. A centrocampo seguirei John Viafara, uno degli artefici della favola Once Caldas, che arricchitosi delle esperienze europee farà  sicuramente di tutto per potersi mettere in mostra nel migliore dei modi. In attacco dovrebbe essere tutto affidato all'estro ed all'inesperienza del duo Edixon Perea - Hugo Rodallega. L'età  è dalla loro, ma se si vuol vincere nel breve termine queste non sembrano le punte adatte. Tanto il primo in Francia quanto il secondo in Messico non hanno mostrato quel feeling con il goal necessario ad una punta. I Cafeteros rischiano di pagare la poca concretezza sotto porta e sarebbe un peccato per una squadra tanto solida dietro.
Infine gli U.S.A. E qui c'è da aprire un discorso a parte. Se il C.T. aveva esplicitato prima dell'inizio della Gold Cup che quella competizione sarebbe stata l'obiettivo primario della squadra è altresì vero che andare ad affrontare una delle più importanti competizioni per nazioni con una squadra così tanto sperimentale lascia diversi dubbi e perplessità . La grande maggioranza della rosa è formata da giocatori che non arrivano alle 10 presenze in nazionale, ed una mancanza di maturità  di questo tipo rischia di farsi sentire. Coach Bob Bradley ha preso la Copa come un'occasione per far fare esperienza a diversi giovani, senza però, forse, pensare al fatto che una formazione del tutto inesperta rischia una pessima figura contro i campioni argentini, così come contro squadre molto più solide come Paraguay e Colombia.
Se poi alla mancanza d'esperienza si aggiunge il fatto che quelli che sono considerati i giocatori di maggiore spessore tecnico-tattico sono tutti a casa (e sto parlando della star Landon Donovan quanto di DaMarcus Beasley, di Oguchi Onyewu e del duo del Fulham Dempsey-Bocanegra) c'è da pensare che Bradley abbia gettato tutte le basi giuste per andare incontro ad una figuraccia nel corso di questo torneo.
I giocatori convocati, comunque, non sono certo scarsi ma quando ci si presenta al cospetto di un'Argentina non lo si dovrebbe fare, a mio avviso, con una rosa dal potenziale così ridotto. L'esperienza di Kasey Keller dovrà  farsi sentire tutta nei confronti dei compagni più giovani, ma la rosa approntata da Bradley non sembra certo all'altezza di una competizione come questa.

Staremo a vedere, comunque. Come detto la palla è rotonda e tutto può succedere" di sicuro quella che ci apprestiamo a vivere è una Copa America che ci darà  intense emozioni.
Dopo tante parole" stasera si parte, finalmente!

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Calendario e orari di trasmissione su Sportitalia

26 giugno
Uruguay - Perù ore 00.05 (replica 27 giugno h 17.15)
Venezuela - Bolivia ore 02.50 (replica 27 giugno ore 21)

27 giugno
Ecuador - Cile ore 00.35 (replica 28 giugno h 17.00)
Brasile - Messico ore 02.50 (replica 28 giugno h 21.00)

28 giugno
Paraguay - Colombia ore 00.35 (replica 29 giugno h 15.30)
Argentina - USA ore 02.50 (replica 29 giugno h. 21.15)

30 giugno
Bolivia - Uruguay ore 22.05 (replica 1 luglio h 10.00)
Venezuela - Perù ore 00.20 (replica 1 luglio h 16.00)

1 luglio
Brasile - Cile ore 02.05 (replica 2 luglio h 17.45)
Messico - Ecuador ore 00.20 (replica 2 luglio h.21)

2 luglio
USA - Paraguay ore 00.35 (replica 3 luglio h 17.45)
Argentina - Colombia ore 02.50 (replica 3 luglio h.21)

3 luglio
Perù - Bolivia ore 00.35 (replica 4 luglio h. 17.45)
Venezuela - Uruguay ore 02.50 (replica 4 luglio h 21.00)

4 luglio
Messico - Cile ore 00.35 (replica 5 luglio h.17.30)
Brasile - Ecuador ore 02.50 (replica 5 luglio h.21.00)

5 luglio
Colombia - USA ore 00.35 (replica 6 luglio h 17.30)
Argentina - Paraguay ore 02.50 (replica 6 luglio h 21.00)

7 luglio
Quarto di finale 1 ore 00.05 (replica 8 luglio h 16.00)
Quarto di finale 2 ore 02.50 (replica 8 luglio h 18.15)

8 luglio
Quarto di finale 3 ore 22.05 (replica 9 luglio h 17.45)
Quarto di finale 4 ore 00.50 (replica 9 luglio h 21)

10 luglio
Semifinale 1 ore 02.50 (replica 11 luglio h 21.00)

11 luglio
Semifinale 2 ore 02.50 (replica 12 luglio h 21.00)

14 luglio
Finale 3° posto ore 23.05 (replica 15 luglio h 18.15)

15 luglio
Finale 1° posto ore 23.05

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