Mykel Galindo, nuovo attaccante dei Chivas USA, scappato da Cuba
Qualche giorno fa, i Chivas USA hanno annunciate l'ingaggio dell'attaccante cubano Maykel Galindo. Titolare della Nazionale cubana alla Gold Cup 2005 vinta dagli USA, il 26enne era in prova ai biancorossi di Los Angeles dallo scorso 8 febbraio. Galindo arriva a L.A. con la qualifica di Senior International player, ma è in attesa di una green card, che per lui non dovrebbe essere un problema, e vediamo perché.
Ho avuto la fortuna di conoscere e di chiacchierare con Maykel Galindo nell'aprile 2006 a Seattle, dove grazie all'aiuto di una sua amica (lui all'epoca parlava solo spagnolo) mi ha potuto raccontare la sua storia.
Nato il 28 gennaio 1981 a Villa Clara, cittadina industrial di 200.000 abitanti situate nel cuore di Cuba, Galindo infatti va a giocare per i Chivas USA dopo aver indossato per un anno e mezzo la maglia dei Seattle Sounders (USL First Division) giocando 1.023 e segnando 5 gol, tra cui il più importante è stato quello del pareggio nella finale del 2005 USL First Division Championship , consentendo a Seattle di andare poi a vincere ai rigori. Seattle Sounders i cui tifosi ancora ricordano la finale del NASL Soccer Bowl del 1977, ultima partita ufficiale di Pelé. Era il 28 agosto, ed erano in 35.000 al Portland Civic's Stadium, moltissimi venuti dall'Emerald City, che però dovettero assistere ad una bruciante sconfitta a causa dei gol dell'inglese Steve Hunt (ex Coventry) e di Giorgio Chinaglia, inframezzati dal momentaneo pareggio dei Sounders con l'altro inglese Tommy Ord.
Tornando a Galindo, venni a sapere di lui parlando con il presidente dei Sounders, Adrian Hanauer, e mi sono andato riprendere gli appunti dell'intervista, realizzata durante un'amichevole dei Sounders contro la University of Washington, con Galindo però fuori per infortunio. Oltre ad essere un bravo attaccante, Mykel era finito sui giornali americani nel 2005 quando, durante la CONCACAF Gold Cup di quell'anno, dopo aver segnato la sera prima l'unico gol per Cuba nella sconfitta per 3-1 contro il Costarica, lasciò il ritiro della Nazionale per chiedere asilo politico. Prima di lui altri due cubani ci hanno provato, non riuscendo a sfondare per nella MLS. Parliamo di Rey àngel Martinez, che dopo una stagione ai Rapids (7 partite e un assist) in cui è stato spesso infortunato, nel 2005 è passato ai Rochester Rhinos, e di Alberto Delgado (1 gol e 3 assist sempre a Colorado), passato nel 2005 ai Puerto Rico Islanders. Galindo sembra avviato su una strada migliore, almeno da quanto si è visto negli ultimi due anni, che lo hanno visto solo crescere. Ma lasciamo raccontare a Mykel la sua storia.
FS: Perchè hai deciso di lasciare la Nazionale e chiedere asilo politico? Com'è andata?
MG: Credo tu conosca qual è la situazione di Cuba, la mancanza di libertà e la difficile situazione economica. Inoltre per un calciatore è ancora peggio, dato che le risorse del Governo vanno principalmente ad altri sport come baseball e pallavolo. Giocare a calcio ad alti livelli è stato sempre il mio sogno, anche per dare un futuro migliore alla mia famiglia. È così che la notte dopo il match con il Costarica sono uscito dall'hotel, sono salito sul primo autobus e ho iniziato a vagare per la città . Fortunatamente avevo con me il numero di telefono Alex Zahajko, che era il nostro interprete e guida a Seattle. Ma non avevo soldi. Ma sono riuscito in qualche modo a spiegare la situazione all'autista del bus, una donna che non parlava assolutamente lo spagnolo, e che mi ha prestato il suo telefono cellulare.
FS: E lui come ha reagito quando l'hai chiamato?
MG: Pensava fossi impazzito, ma poi mi ha detto di non preoccuparmi. Mi ha quindi richiamato poco dopo e ha organizzato il mio incontro con la polizia per dare il via alle procedure di asilo. Pensa che quando ho incontrato i poliziotti questi mi hanno salutato con un "Welcome to the USA".
FS: Non sei preoccupato per la tua famiglia?
MG: No, assolutamente. A loro non è successo e non succederà nulla. Ci parliamo via telefono o via mail ogni due settimane, ma purtroppo non posso mai tornare a casa per vederli, e tanto meno possono loro venire qui. Fortunatamente qui a Seattle, nonostante la comunità cubana sia molto piccola, gioca un mio amico di quando erao bambino. E' Yuniesky Betancourt, che gioca da shortstop per i Seattle Mariners nella MLB, col quale siamo cresciuti insieme a Villa Clara. In questi anni siamo sempre rimasti in contatto.
FS: Ho letto che da quando sei a Seattle ci sono squadre della MLS che ti seguono.
MG: Effettivamente sono stato richiesto dai Colorado Rapids e principalmente dai Columbus Crew, ma non sarebbe stato corretto lasciare immediatamente Seattle. Certo, la mia aspirazione è sicuramente quella di crescere come calciatore e arrivare ai massimi livelli. Sono in attesa della green card, che mi darà maggiori opportunità , anche se chiaramente non potrò mai giocare nella Nazionale USA, avendo già giocato per Cuba. È comunque mia intenzione rimanere per sempre negli USA e prendere la cittadinanza, e anche se dovessi andar via un giorno tornerò a Seattle per viverci.
Ma a prendere Galindo non sono stati né i Rapids né i Crew, ma appunto i Chivas USA, e con lui sono adesso tre gli ex Sounders nel roster biancorosso. L'anno scorso era infatti toccato al portiere titolare della formazione vincitrice della USL 2005, Preston Burpo, finito a fare la chioccia al giovane talento Brad Guzan, e l'attaccante Brent Whitfield.
“Lo abbiamo preso perché siamo convinti possa apportare qualcosa di importante alla squadra" ha dichiarato il neo allenatore dei Chivas USA, l'ex top scorer della MLS Preki, anche lui a suo tempo passato per Seattle quando giocava indoor nei Tacoma Stars, tra il 1983 e il 1985 (Preki si è poi ritirato nel 2004!), proprio insieme al coach dei Sounders, Brian Schmetzer. “Lo abbiamo seguto giocare dal vivo un paio di volte, e poi sia i nostri osservatori che l'amico Brian garantiscono per lui".
“Maykel merita quest'opportunità - ha ditto Schmetzer -, i Chivas USA andranno bene per lui. Hanno un sacco di tifosi ispanici, in qualche modo è la sua gente e non potrà che piacere loro". Non sarà comunque facile all'inizio per lui. Galindo è infatti reduce da una lunga attività a causa di uno scontro con Burpo in cui si fratturato male il naso, durante un'amichevole a Seattle proprio coi Chivas USA organizzata ai fini del pagamento del portiere. Si dovrà poi confrontare con la concorrenza in campo, composta dall'esperto Ante Razov, da Matt Taylor e dal giovanissimo e bravissimo David Arvizu.
Un piccolo sguardo ai Sounders. Con la partenza di Galindo l'attacco sarà il problema maggiore nel 2007, avendo perso oltrelui anche il capocannoniere (alla pari con Romario di Miami FC) e rookie of the year della USL First Division 2006, Cam Weaver, passato ai norvegesi del FK Haugesund, non accettando quindi le basse offerte della MLS per i giocatori provenienti dalla USL.
Una delle ultime cose che Galindo mi disse nell'intervista a Seattle fu: "Sarebbe un sogno poter avere mia madre vedermi giocare". Immaginiamo quanto lo sia ancor di più ora che Maykel è arrivato nell'olimpo del soccer USA. Speriamo che qualcosa a Cuba cambi e che una famiglia, come anche tanta gente, possa finalmente essere libera.