Dwayne De Rosario: le speranze dei Dynamo poggiano tutte su di lui; potrebbe non bastare…
I Houston Dynamo sono gli (ormai ex) San José Earthquakes: la franchigia è "defunta" in California ed è "risorta" in Texas con un altro nome.
Ma tutto questo è successo solo da un punto di vista formale, perché i giocatori sono gli stessi che costituivano il telaio di quella squadra che l'anno scorso, ammazzando la regular season, conquistò il Supporters' Shield ponendo un'autorevolissima candidatura alla vittoria del titolo. Poi com'è andata lo sappiamo tutti.
A Houston, dunque, c'è un'identità nuova, una squadra "neonata" che in nessun modo si può considerare una squadra di espansione, bensì è una contender per lo scettro di Campione MLS 2006.
La classifica recita abbastanza chiaramente: 9 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte, 36 gol fatti e 33 subiti. E questo sarebbe il ruolino di marcia di una squadra che vuole combattere per il titolo?
Di certo non è un buon viatico per una realtà che deve insediarsi e identificarsi con il territorio di cui fa parte; gli appassionati di calcio di Houston certamente speravano in una continuità di risultati più spiccata: 9 vittorie non sono poche, ma 7 sconfitte sono certamente troppe, così come un campanello d'allarme devono risultare i 33 gol subiti fin qui.
Certamente i tifosi dei Dynamo devono ancora prendere confidenza con la nuova squadra, creare un più stretto rapporto di identificazione; questo però verrebbe di molto facilitato se la squadra offrisse prestazioni più in linea col suo passato californiano.
Ci sono anche segnali positivi: dei 3 derby texani finora giocati (su 4 previsti), i Dynamo hanno vinto entrambi quelli casalinghi e pareggiato quello giocato a Dallas (l'ultimo, sempre a Dallas, si giocherà proprio stanotte). Se consideriamo che Dallas è in testa alla classifica dell'Ovest con 6 punti proprio su Houston ci rendiamo conto di quante siano state le occasioni sprecate da parte dei nero-arancio per agganciare i cugini.
Ma d'altra parte nel front-office dei Dynamo è ben presente la delusione patita lo scorso anno: dopo una regular season condotta allo spasimo arrivò la caduta contro i L.A. Galaxy (poi vincitori del titolo) nel 1° turno dei play-off; molto probabilmente, anzi quasi certamente, il ritmo compassato di De Rosario e compagni è dettato più da considerazioni di carattere atletico che squisitamente tecnico. Ma qualche rilievo va comunque fatto.
Ora, Dwayne De Rosario è l'anima, il cuore e il cervello di questa squadra; tutto bellissimo, quando lui è in giornata si vedono giocate di alto livello, perché Dwayne sa servire il compagno smarcato al momento giusto, sa alzare o abbassare il ritmo secondo le necessità , e spesso segna gol bellissimi. Ma se lui non c'è o incappa in una giornata storta?
Nel roster di Houston non esiste un giocatore che lo possa sostituire; ci hanno provato in tanti: Mullan, Serioux, Davis, ma non c'è stato rimedio; se si riescono a servire assist non c'è l'impegno difensivo; la ricerca del gol fa dimenticare l'importanza di alternare i ritmi, oppure se si tenta di mantenere le distanze tra i reparti c'è poca capacità di penetrazione.
Ci sono altri 10 centrocampisti nel roster di Houston: ben 5 sono rookie e con gli altri 6 (Clark, Davis, Mullan, Wondolowski e Storey) coach Kinnear tenta di far quadrare il reparto; impresa non facile.
Dwayne De Rosario è forse il giocatore migliore mai prodotto dal Canada: ma Houston dovrà presto trovare un sostituto, perché il buon Dwayne potrebbe trovare un ingaggio in Europa (dove, con le sue qualità , potrebbe fare un'ottima figura) e anche perché, purtroppo, un suo eventuale infortunio ammazzerebbe le possibilità dei Dynamo in post-season.
È un dato di fatto, d'altro canto, che le partite perse sono state perse o in assenza di De Rosario o quando il canadese stava in campo per onor di firma; a questo va aggiunto che tra i cannonieri della squadra Ching aveva iniziato a spron battuto (4 gol nella 1ª giornata di campionato), poi si è "normalizzato" ed ora è a quota 10 reti e 2 assist, che sono sempre un ottimo bottino (tanto più che li ha realizzati in 16 partite), ma che non permettono di riporre assoluta fiducia in lui.
In tutto questo sorprende comunque come, con solo 3 attaccanti (Ching, Moreno e Nash, ma quest'ultimo è più nella reserve division che in 1ª squadra), Houston sia riuscita finora a segnare un buon numero di gol e mantenersi nei piani alti della Lega.
Ma più che ai gol fatti bisogna stare attenti a quelli presi: sotto accusa c'è la fase difensiva dei Dynamo, che finora non ha prodotto gli effetti sperati. 8 difensori a roster, di cui un rookie (Ianni), un sophomore (Goldthwait) e gli altri? Gente come Aloisi, Barrett, Cochrane, Waibel: buoni giocatori, ma tra di loro non c'è l'elemento di personalità tale da comandare la difesa di una squadra che punta al titolo.
E dunque? Houston ha una seria possibilità di vincere il campionato?
Sì, e lo diciamo da inizio stagione, ma sempre con l'avvertenza: se sta bene De Rosario tutto può accadere; ma se non gira lui per i Dynamo le possibilità si azzerano o quasi"
Alla prossima!