La piccola Roma d’America

Il simbolo del Roma FC

In Inghilterra è la FA Cup, la coppa che fa sognare tutti i fan calcistici inglesi, che consente di vedere il Preston North End o il Notts County buttare fuori il Manchester United o l'Arsenal, e che per questo è più sentita anche della stessa Premier League. Il corrispondente americano della FA Cup è la US Open Cup, competizione ad eliminazione diretta che vede scendere in campo tutte le squadre della US Soccer Federation, dilettanti o professionistiche che siano, ed è l'unica competizione che non si è fermata, in 92 anni di storia, nonostante i vari fallimenti delle leghe calcistiche USA.

Per capire quello che sta succedendo in questi giorni, facciamo che ti chiami Michael Schell, che per vivere mandi avanti un negozio di elettrodomestici a Dallas e che vorresti mettere in piedi una squadra di calcio. La squadra neoformata si comporta bene nella North Dallas Premier Soccer Association, e così hai l'occasione di andare avanti nella US Open Cup dove batte il Laredo Heat SC della Premier Development League (una sorta di quarta divisione). Ed è così che la fantasia più sfrenata inizia a diventare realtà .

A quel punto la squadra di Schell, denominata Roma FC e con simbolo una lupa, supera il Miami FC (USL 1, seconda divisione) dei brasiliani campioni del mondo nel 1994 Romario e Zinho, e diventa poi anche la prima squadra amatoriale a battere un team professionistico della MLS, i Chivas USA di Los Angeles, lo scorso 12 luglio, ai rigori dopo aver terminato il match a reti bianche. L'eroe della serata è il portiere dilettante Jesse Llamas, che para il rigore di Juan Francisco Palencia, il giocatore con l'ingaggio più alto dell'intera Major League Soccer: 1.36 milioni di dollari.

Anche ieri, la squadra di Schell si è data appuntamento per l'allenamento alle 7 del mattino presso la University of Texas, a Dallas. I ragazzi sono poi andati a lavorare e si sono messi d'accordo su dove incontrarsi per andare insieme all'aeroporto e fare un altro viaggio verso la West Coast, dopo quello che li ha portati a battere i Chivas.

Questa volta, stanotte (alle 4 del mattino in Italia), il Roma FC incontrerà  i Los Angeles Galaxy di Landon Donovan all'Home Depot Center di Carson, vicino Los Angeles. I Galaxy sono i detentori della US Open Cup, oltre che campioni in carica della MLS, e sono ovviamente strafavoriti dal pronostico.

Questa è la prima volta, da quando i team della MLS partecipano alla US Open Cup, che una squadra formata da dilettanti arriva agli ottavi di finale. Le altre quindici squadre arrivate a questo punto sono tutte appartenenti alla MLS o alle divisioni professionistiche USL, ma tutto l'interesse è per il Roma FC, bastione dello sport puro in un mondo del calcio che inevitabilmente anche negli USA sta prendendo i vizi europei.

"Abbiamo già  giocato a quel livello, ed abbiamo dimostrato di poter essere competitivi", ha dichiarato Schell. "E stavolta abbiamo avuto tre settimane per allenarci come si deve. È chiaro che se i Galaxy metteranno in capo tutti i titolari, a differenza di quanto hanno fatto i Chivas, che comunque avevano solo metà  squadra di riserve, non è che le nostre possibilità  saranno altissime. Il problema è che loro sono nel pieno della stagione, mentre la nostra forma fisica è discutibile. Fondamentalmente siamo gente che fa un altro lavoro, e non abbiamo tempo per metterci in forma nel modo giusto".

Esatto. Questo perché uno dei giocatori lavora per la Lonestar Concrete, costruzioni. Uno è un manager di una società  telefonica. Uno fa l'attore in spot televisivi per shampoo e simili. Un altro lavora come cameriere in una pizzeria. Due lavorano nel settore medico. Molti altri allenano a livello giovanile. Ma tutti lavorano insieme. Giocano a calcio la domenica nella "adult league" della North Texas Premier Soccer Association, in un parco nei sobborghi di Dallas, con un pubblico composto generalmente da mezza dozzina di "wags" (wife and girlfriends) e qualche bambino, seduti su sedie portate da casa. Per dare un'idea del campionato, uno dei team della lega si chiama Cheaters.com. (traduzione: cornificatori.com). È da qui che è partito Michael Schell quando ha fondato il Roma FC sei anni fa, prima di arrivare a giocarsi i quarti della US Open Cup contro i Galaxy.

"Sono italiano, e mi è sempre piaciuta l'AS Roma,” racconta Schell. "Decidemmo così di usare questo nome per la nuova squadra". Italiano? Schell? "Sì, lo so che il mio nome è Tedesco, ma non c'è niente di Tedesco in me. Mio nonno arrivo qui dalla Sicilia e di cognome faceva Aiello, ma per qualche ragione lo cambiò in Schell. La ragione per cui lo fece è un segreto che tutti in famiglia vorrebbero sapere". Schell reclutò quindi il fratello, Dominic, che giocava con i Columbus Crew nella MLS e fece in modo di inserire in squadra Quattro ex professionisti che avevano giocato con i Dallas Sidekicks nella lega indoor.

"Forse è semplicemente un talento il mio", dice Schell parlando della sua abilità  di scovare talenti. "Io non prometto nulla ai miei giocatori. Non sono neanche pagati. Vengono a giocare perché lo vogliono. Ma con noi hanno la possibilità  di ritrovarsi ad affrontare team professionistici, e noi siamo l'unica squadra nella zona che dà  una seria possibilità  di farlo".

Alexi Lalas, general manager dei Los Angeles Galaxy, ed ex difensore del Padova a metà  anni '90, e il cui nome è finito insieme a quello di Carl Lewis e di altri in una storia di doping coperta dalle autorità  sportive americane, è stato molto sprezzante nei confronti del Roma FC. "Siamo tutti molto colpiti dalla storia, chef a un po' Cenerentola, che si chiama Roma FC, ma la bella avventura è ora giunta al termine. Aspettiamo di incontrare questa squadra, che è andata ben oltre le aspettative, per far vedere ad essa qual è il livello di una squadra della MLS".

Schell non si è molto divertito a leggere queste dichiarazioni. "Ci sta buttando fango addosso", dice Schell. "Probabilmente ci batteranno, ma I nostri ragazzi scenderanno in campo per dimostrare che molte delle squadre della MLS non sono così brave a scovare talenti, ma cercano solo giocatori pronto ad accettare contrattini da $27,000 l'anno".

Continua Shell: "Per noi è differente dalla MLS. Mi rendo conto che suona un po' come un cliché, ma la nostra è un'isola felice. Effettivamente noi non dovremmo essere qua, a questo livello. Ma ci stiamo divertendo, e finché giocheremo come sappiamo, avremo una possibilità  di passare. Non ci vedo come un club - Cenerentola. Ho lavorato su questa squadra per due anni, cambiando, provando e insistendo, arrivando a trovare il giusto equilibrio".

Questioni tecniche a parte, è interessante andare a vedere come il Roma FC si stia organizzando, anche logisticamente, per arrivare a Los Angeles. "Oltre che allenatore, sono anche General Manager e responsabile delle divise e di tutto il resto". "Qualche volta, scherzando, – continua Schell - racconto alle persone che almeno per quest'estate voglio sentirmi il general manager. Ma la verità  è che devo scendere in campo ed allenare questi ragazzi. È un lavoro che mi piace, ma in realtà  vorrei giocare con loro invece di allenarli". Schell ha stanziato un budget di $17,000 per il viaggio in California, incluso l'affitto di due pulmini per trasportare la squadra. Il tutto pagato con la sua carta di credito. "Come paghero? Bah, vedremo quando tutto sarà  finito - dice Schell - in fondo il tasso d'interesse è sotto il 10%"! Comunque, il Rome FC ha ricevuto un premio di $7.500, provenienti dall'organizzazione della US Open Cup, ed è riuscito a raggranellare altri soldi da sponsor locali e donazioni tramite il sito web della squadra, [url]www.romafc.net[/url].

La vittoria sui Chivas ha certamente alzato il livello di attenzione e interesse per il Roma. Addirittura la University of Texas ha concesso al Roma FC di allenarsi sul campo da calcio invece che su quello da baseball (!). "Rusty, il giardiniere che si occupa del terreno da gioco, ci conosceva ed era molto dispiaciuto che dovessimo allenarci sul campo da baseball", racconta Schell. "Così ci disse che, essendo quel terreno troppo duro, potevamo trasferirci sul campo di calcio, aggiungendo che finché continuiamo a vincere possiamo rimanere lì, e che se qualcuno dovesse protestare contro di noi di spedirlo da lui, che saprà  come rispondergli!".

Roma FC, per quelli che dicono no al calcio moderno.

PS: per la cronaca, nella Sacramento Adult Soccer League gioca un altro Roma FC!

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