Servono nuove basi

Landon Donovan, non è passato per il college

Dopo la sconfitta degli USA con la Repubblica Ceca, tutta la stampa, noi compresi, abbiamo dato addosso al CT Arena: "gli USA fuori, arrivederci al 2010". In pratica, da parte di molti la Nazionale USA era già  stata data per morta, ed era stata fatta anche l'autopsia. Ma dopo il pareggio con l'Italia è possibile - ripeto, possibile - che gli americani possano sopravvivere fino al turno successivo. Servirà  però una difficile combinazione di risultati che veda gli USA battere il Ghana e l'Italia batterere la Repubblica Ceca. Nel caso di un pareggio dei cechi infatti, I tre gol che hanno infilato nella porta di Keller nel match d'esordio, saranno probabilmente sufficienti a far loro passare il turno.

Ma nel condurre quest'analisi post-mortem un po' in anticipo, ci siera forse fatti un po' troppo ingannare dal match d'esordio, non considerando che il paziente era forse solo malato, e non morto, come ha poi infatti dimostrato. Anche se alcune scelte di Bruce Arena, come lo scarso livello delle amichevioli di preparazione, rimangono discutibili.

In termini più ampi, innanzitutto va preso in considerazione il disappunto di buona parte di coloro che hanno seguito la Nazionale americana in questi anni. Molto di questo deriva dal ranking FIFA raggiunto dai ragazzi di Arena nel periodo pre-Mondiale, in cui arrivarono a toccare quota quinto posto, irrealisticamente davanti a Nazionali quali Germania, Italia, Inghilterra, e Argentina. In troppi forse avevano dato credito a quella classifica.

Per vincere a certi livelli è necessaria una serie di fattori combinati di tecnica, acume tattico, esperienza e un pizzico di fortuna. È possibile, probabile, che questa sia la migliore Nazionale USA mai scesa in campo, ma certo, pur riuscendo a misurarsi in modo competitivo a certi livelli, non è ancora sicuramente da podio. Ma perché?

Credo che uno dei problemi principali vada rintracciato nell'età  con cui i giocatori americani giungono al professionismo, molto più avanzata rispetto agli altri paesi ed alla tradizione. Da notare che alcuni dei migliori giocatori oggi in campo infatti, arrivano da soccer academies, il Project 40 di cui abbiamo già  scritto, e non dal college. Cioè come avviene di solito nel calcio, seppur con modalità  un po' diverse. La USSF, la federazione calcistica americana, sembra intenzionata a ripetere l'esperimento, ma potrebbero volere altri dieci anni prima di vedere i risultati per la Nazionale.

La Major League Soccer, va detto, al momento non è che sia il massimo nella fornitura di giovani talenti, anche se ben 18 americani su 23 della rosa e giocatori di Messico, Costarica e Trinidad & Tobago sono scesi in campo ai Mondiali. La situazione è tale, per gli americani, perché la maggior parte delle scelte delle squadre della MLS arriva dal college, e il salto dal livello amatoriale a quello professionale e internazionale è troppo alto, in particolare quando è fatto ad un'età  avanzata per il calcio. L'opinione generale tra i coach è che giocatori con più di 20 anni, acquisiscono nelle stagioni di college cattive abitudini che difficile da estirpare in seguito o solo correggere.

Far arrivare da giovani i calciatori sarà  già  un passo avanti, ma non abbastanza. Sarà  fondamentale lo sviluppo di soccer academies sul modello europeo, qualcosa di simile alle squadre giovanili dei nostri club, magari con l'importazione di coach europei (magari non inglesi, ricordando i disastri che fecero, a livello di gioco, nella NASL) e sudamericani. A quel punto gli USA, con il potenziale che hanno, potrebbero davvero diventare una potenza mondiale del calcio. In fondo in dodici anni hanno fatto tantissima strada. Perché non sognare?

Un'ultima cosa. Domani gli USA giocheranno una partita importantissima senza due giocatori che Arena considera titolari, Pablo Mastroeni ed Eddie Pope (ma che quest'ultimo manchi forse è meglio), a causa di due cartellini rossi rimediati contro l'Italia. Entrambi giocano nella MLS. I giocatori che militano nella lega USA hanno necessità  di abituarsi add uno stile arbitrale diverso, che lasci meno spazio alle entrate modello-Mastroeni che spesso si vedono sui campi americani, e questo specie a livello internazionale, dove la FIFA aveva annunciato determinate reazioni arbitrali. La MLS ha bisogno di elevare il livello dei propri arbitri infatti. Ai Mondiali non c'è un arbitro americano, quando ve n'è uno anche da Singapore, e una ragione ci sarà .

Giovani e arbitri. Se gli Stati Uniti vogliono giocare e raggiungere livelli mondiali, debbono iniziare a giocare come gioca il resto del mondo, secondo le sue regole, in tutti i campi.

Comunque, la qualificazione e una buona prova degli USA ai Mondiali sarebbe importantissimo per tutto il movimento calcistico americano. Non è un caso che nel 1998/99, dopo la pessima prova dei Mondiali francesi, la MLS fosse sull'orlo del fallimento, mentre invece dopo il 2002 c'è stato un boom di franchigie e interesse da parte di pubblico e TV. Impensabile in fondo fino a poco tempo fa che persino Sky Italia potesse trasmettere le partite della MLS. E che a fare da telecronista fosse uno di Playitusa!

C'mon. USA. C'mon soccer.

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