Eddie Pope, per lui sarà il terzo mondiale.
George Edward Pope, conosciuto dagli addetti ai lavori semplicemente come Eddie Pope, è nato a Greensboro, in North Carolina, la vigilia di Natale del 1973 ed è il difensore più esperto nella rosa della nazionale statunitense. Da otto anni parte del team USA, Pope ha legato i suoi primi successi calcistici allo stato americano che le ha dato i natali, giocando per quattro anni con i Tar Heels di University of North Carolina. Con la stessa università che ha prodotto atleti del calibro di Michael Jordan, o del campione di football americano Julius Peppers, il giovane Eddie ha conquistato le chiamate nelle selezioni "All-ACC", "All South-Region" e "All American first team" nel 1994, rivelandosi come uno dei migliori difensori emergenti del paese.
Selezionato dai D.C. United al MLS College Draft del 1996, Eddie ha giocato 18 partite nell'arco della sua prima stagione da professionista, alternando gli impegni con la squadra di club a quelli con la nazionale under-23, impegnata nelle Olimpiadi di Atlanta. La presenza nella nazionale olimpica statunitense non ha impedito a Pope di presenziare con i United alla prima finale della MLS Cup, contro i Los Angeles Galaxy, vinta grazie ad un suo "golden goal" al novantaseiesimo minuto, nel primo tempo supplementare.
Dopo aver iniziato nel migliore dei modi il suo cammino nella MLS, vincendo il titolo nell'anno d'esordio, Pope esegue alla lettera il famoso detto "Chi ben comincia è a meta dell'opera" e nella stagione 1997 fa incetta di premi a livello personale e di squadra. Al suo secondo anno da professionista Eddie rivince la MLS Cup, aiutando con ottime prestazioni la squadra della capitale a raggiungere la seconda affermazione consecutiva nel campionato nazionale. Le buonissime partite giocate con la maglia dei United garantiscono a Eddie la prima chiamata nel MLS Best XI, nonché il titolo di "Bic Tough Defender of the Year", che premia il miglior difensore dell'anno, e il premio "MLS Fair Play Award", per la correttezza mostrata sul rettangolo di gioco.
Conclusa la stagione con 29 presenze, 3 reti e 2 assist all'attivo, Pope si appresta a vivere un 1998 da protagonista a livello internazionale. Con la sua squadra di club Eddie vivrà infatti una stagione di grandissime soddisfazioni vincendo la CONCACAF Champions Cup, primo titolo continentale conquistato da una squadra della MLS, e la CONCACAF Interamerican Cup; in questo secondo match, che mette di fronte i "campioni" del nordamerica e quelli del sudamerica, Pope realizzò il goal del 2-0 che permise ai D.C. United di battere i brasiliani del Vasco Da Gama. Chiamato per la seconda volta nel MLS Best XI, il difensore conclude in crescendo la stagione che lo ha consacrato come uno dei migliori difensori statunitensi.
Dopo tanti successi con la squadra capitolina l'ascesa di Eddie subisce un brusco rallentamento causato da una serie di infortuni che lo costringe a giocare part-time per diverse stagioni. Nel 1999 rimane fermo per tre mesi causa un serissimo infortunio alla gamba, giocando 19 partite e realizzando un solo goal, nel 2000 salta diversi mesi per un infortunio al ginocchio altrettanto grave, disputando 21 partite, e nonostante tutto in entrambe le stagioni Eddie viene nominato tra i top players del campionato statunitense, la selezione MLS All-Star.
Nel 2001 i posti dell'infortunio condizionano ancora la stagione di Eddie che gioca 19 partite, confezionando 2 assist, che le permettono di essere nominato per la terza volta in carriera miglior difensore del club. Dopo tre stagioni costernate da guai fisici che ne hanno ridotto le apparizioni da titolare per Pope diventa sempre più difficile ritagliarsi spazio nell'undici iniziale dei D.C. United. Conclusa la stagione 2002 con la squadra della capitale dopo aver disputato 17 partite ed aver realizzato 1 goal e un assist, Eddie viene traddato con i New York Metrostars, insieme a Jaime Moreno e Richie Williams, in cambio di Mike Petke e un pick del primo round al successivo draft.
Pope firma ad inizio 2003 un nuovo contratto con la Major League Soccer e contribuisce con rinnovato impegno a guidare la difesa della sua nuova squadra durante le 20 partite in cui scende in campo. Conclusa la sua prima stagione nella "Big Apple" con la conquista insperata dei playoffs Eddie continua a giocare ad ottimi livelli anche per tutta l'annata 2004, dimostrandosi sempre più leader difensivo dei Metrostrars e disputando 22 match. Nei 2 anni giocati a New York Pope ha conquistato la terza e la quarta nomina al MLS Best XI prima di passare all'expansion team dei Real Salt Lake nel febbraio 2005. Dopo dieci anni di Major League Soccer in cui ha segnato 9 goal e realizzato 10 assit, Pope ha ricevuto la nomina nel corso della scorsa stagione nella MLS All-Time Best XI, la selezione dei migliori undici giocatori di tutti i tempi della lega statunitense. Nel 2006 ha iniziato il suo undicesimo campionato nazionale, il secondo, con la squadra della capitale dello Utah.
Considerato fin dagli esordi uno dei difensori più forti d'America, Eddie ha conosciuto la nazionale maggiore prima dei 25 anni, esordendo nel 1998 e disputando il suo primo mondiale lo stesso anno. Pope ha giocato infatti due delle tre partite disputate dagli USA nella fase finale di France 1998. L'anno successivo il difensore americano ha risentito dell'infortunio alla gamba che lo ha colpito anche in nazionale, ricevendo la convocazione in solo tre partite; la stessa serie di infortuni che ha "minato" l'ascesa nella MLS di Pope, lo ha costretto a giocare pochissime partite con gli USA a cavallo delle annate 2000 e 2001, disputando 15 partite nell'arco delle stesse.
Dopo aver conquistato sul campo la qualificazione ai mondiali nippocoreani, Eddie ha giocato tutti e cinque i match disputati dagli Stati Uniti nella fase finale del Mondiale 2002, che hanno visto la nazionale a stelle e strisce fino ai quarti.
Nel 2003 il difensore centrale americano ha giocato solo due partite con la nazionale USA, ma è tornato ad essere presenza fissa con la stessa dal 2004, in cui ha disputato, partendo nell'undici iniziale, le nove partite giocate nel corso dell'anno. Presenza fissa in tutte le partite di qualificazione ai mondiali tedeschi, Pope si è rivelato il perno su cui poggia la solidità della difesa statunitense.
In possesso di un buonissimo fisico, 86 kilogrammi distribuiti su 186 centimetri d'altezza, Eddie è riemerso come il miglior difensore centrale della Major League Soccer e della nazionale USA dopo i due brutti infortuni che ne avevano limitato le capacità e le potenzialità fatte intravedere nei primi anni di carriera. Tornato alla ribalta nelle ultime stagioni giocate con New York e Salt Lake, Eddie ha poggiato la sua nuova esplosione sulla intelligenza tattica e la grinta, le stesse che le hanno permesso di ricoprire un ruolo dominante all'interno delle difese in cui gioca.
Sposato con Corina, Pope ha un figlio di nome Emilio; da sempre molto legato ai destini dei giovani disagiati durante i suoi anni passati a Washington ha contribuito alla creazione della Eddie Pope Soccer League, che si "occupa" di far conoscere il calcio nei quartieri più poveri della capitale. La creazione di questo torneo unita al lavoro svolto dalla Eddie Pope Foundation per la comunità hanno consegnato al difensore statunitense il premio "United's New York Life Humanitarian of the Year" nel 2000.
Dopo aver totalizzato 77 caps e 8 goal con la nazionale statunitense Pope si appresta a vivere da protagonista il suo terzo mondiale, e c'è da scommettere che a Germania 2006 guiderà con la sua solita grande personalità la difesa della squadra di Bruce Arena verso obiettivi, tuttora, insperati.