Sono stati tanti i momenti belli, ma questo bambino ci ha fatto sognare….
Dopo un solo anno gara 7 è tornata alle World Series e ha regalato il titolo alla squadra sfavorita dai pronostici. Dopo i D'Backs quindi è stata la volta degli Anaheim Angels, continuando con le analogie, anche per i californiani è il primo successo della storia, il primo dopo 42 anni di attesa.
Cosa ricorderemo di queste Series ? Ecco, in ordine decrescente per importanza, i 10 motivi per cui queste World Series 2002 sono state tra le più belle di sempre.
10. “REGGIE, PRENDI QUESTO !”
Si era visto poche volte un ballpark così affollato e chiassoso con i tifosi a sventolare simultaneamente gli stemmi della loro squadra ed ad incitare i propri eroi. Ma la cosa più bella è stato picchiare Reggie Sanders reo di voler fare il proprio lavoro in esterno sinistro. Evviva l'entusiasmo !
9. “ROOKIE SOLO DI NOME”
Gara 7 delle World Series, la vostra gara più importante. Sul monte di lancio, praticamente il luogo dove si decidono le partite nel baseball chi mi andate a mettere ? Ma sì, un rookie di 24 anni da Salt Lake City con nessuna esperienza importante nella sua carta d’identità sportiva. John lancia bene, dimostrando né di strafare né di soccombere ma anzi oscurando un lanciatore che in questa delicatissima situazione già c’è stato e per di più ha vinto, Livan Herdandez (nel 1997 con Florida). E’ dal 1909 che non succedeva, ci riuscì Babe Adams con i Pirates contro la mitica Detroit di Ty Cobb.
8. “GLAUS MVP”
Alla fine il titolo di MVP è andato a questo ragazzone californiano che battuto .385 con 3 HR e 8 RBI nelle World Series. Ok, grande giocatore, peraltro ha solo 26 anni e può ancora migliorare ma questo riconoscimento è corale e vale per tutti gli Angels, una squadra solida che gioca insieme senza una vera e propria superstar. Se poi vogliamo proprio trovarne una scegliamo questo terza base da 3 milione e mezzo di dollari l’anno.
7. “AMMAZZA CHE GRINTA !”
In questa categoria potrebbe starci benissimo anche il rilievo Weber e la sua rabbia sul monte ma preferiamo ricordare a dovere il lead-off David Eckstein. E’ stato divertente ammiralo a fondo in questi playoff per la sua tenacia e la sua aggressività . Ragazzi, se volete iniziare a giocare a baseball e magari non siete dei bestioni riguardatevi la tecnica di David ; ecco, magari non in tutto, non è necessario correre i 100 metri dopo che ti hanno regalato la prima base…
6.”SLEEPY HERO”
E’ Garret Anderson, colui che ha portato a casa i punti decisivi per il 4-1 finale in gara 7. L’ho osservato al piatto come in esterno destro, ha sempre la stessa espressione dormiente che ricorda quella di Tracy McGrady ma ugualmente sicuro dei propri mezzi. Altro che TMC, l’ala dei Magic al confronto sembra Weber o Eckstein (di cui sopra) ma con l’unica differenza che Anderson in finale ci è arrivato e ha realizzato il giro di mazza decisivo…
5. “PIZZA, SPAGHETTI E SCIOSCIA”
Vabbè, nemmeno abbiamo smaltito i tanti (troppi) successi di Joe Torre che un altro manager dal cognome inequivocabile torna sul tetto del mondo. Ha condotto ottimamente la squadra per tutto l’anno superando le avversità iniziali e finendo col migliorare partita dopo partita. Orgoglio anche un po’ italiano.
4. “BAKER, L’HAI PERSA TU !”
Far partire Livan Herandez in gara 7 e mettere un certo Lopez al posto di Shawon Dunston che il giorno prima aveva buttato la palla fuori sono stati errori imperdonabili, alla stregua di un Trap che non toglie un Vieri esausto nel finale coreano. Mi dispiace Dusty, hai sbagliato, “you can’t teach winning”…
3. “COMUNQUE UN MITO, BARRY BONDS”
Matematica : .471 BA, 4 HR e 6 RBI nelle World Series, il migliore di sempre. Fisica : a Pittsburgh era un modello, oggi è un impiegato del Burger King. Economia : si è risparmiato colpevolmente in difesa, a volte pessimo e imbarazzante. Arte : i suoi homer sono meglio di moti quadri. Religione : promosso, l’orecchino a forma di croce mi sembra si sia visto. Psicologia : odiato o amato follemente, caso difficile. Pagelle altalenanti, resta comunque un mito nella storia di questo gioco.
2. “ DARREN BAKER”
Se la vista brutta il bat boy di 3 anni nonché figlio del manager dei Giants Darren Baker quando stava per compiere “il suo lavoro”. E’ stato dovuto essere preso di forza e in modo repentino da J.T Snow per non finire sotto i piedi di qualche corridore rischiando la vita ; è stato un episodio curioso che ci ha fatto morire dal ridere. Diverso il discorso nell’immediato post-gara 7, le sue lacrime che scendevano a dirotto ci hanno fatto commuovere. Il prossimo miglior slugger della lega.
1. “THE RALLY MONKEY”
La numero uno, senza dubbio, è la Rally Monkey. E’ stato il motivo conduttore di una stagione intera per gli Angels, eternamente in rincorsa e poi finalmente vincitori. Il capolavoro è stato recuperare da 0-5 a vincere addirittura gara 6 e via allora con le scimmiette che si agitavano in tribuna o sul maxi-schermo nel delirio generale. Il simbolo di questa vittoria, la forza di non dichiarasi mai vinti e la caparbietà di crederci sempre, anche quando sembra impossibile.