Ryan Briscoe esulta dopo la vittoria di sabato sera al Chicagoland Speedway
Mancano ormai solo due gare (Motegi e Homestead) per assegnare il titolo 2009 della Indycar Series e sono rimasti tre piloti a giocarselo: Ryan Briscoe, Dario Franchitti e Scott Dixon. In vista della penultima agara della stagione, il prossimo 19 settembre a Motegi, Briscoe si presenta con 25 punti di vantaggio su Franchitti e 33 su Dixon.
I finali di stagione sul filo di lana sono ormai diventati una tradizione per la Indycar, e nelle ultime stagioni i titoli si sono decisi all'ultimo centimetro dell'ultima gara: nel 2008 Dixon ha vinto il titolo a Chicago anche se battuto in volata da Castroneves, nel 2007 Franchitti ha beffato Dixon rimasto senza carburante a pochi metri dal traguardo, nel 2006 Hornish vince gara e titolo in volata contro Wheldon (con i due che terminarono la stagione a pari punti), Castroneves e Dixon, così come nel 2002 gara e titolo si decidono in volata per pochi millesimi tra Hornish e Castroneves (sempre col primo a trionfare). E anche quest'anno il finale si prospetta simile.
Non ci sono dubbi che dopo il mese di agosto Briscoe sia il pilota più in palla. Nonostante abbia vinto una gara in meno rispetto ai piloti di Ganassi, sette secondi posti gli permettono di avere un solido vantaggio in campionato su Franchitti e Dixon. Briscoe rimane comunque cauto circa la sua leadership.
L'australiano ha aumentato il suo vantaggio grazie alla bellissima vittoria ottenuta sabato sera in volata (il quarto distacco più ridotto nella storia della Indycar) contro Dixon al Chicagoland Speedway, ma è ben consapevole del fatto che tuto può succedere nelle ultime due gare e la situazione potrebbe anche capovolgersi.
“Abbiamo visto quanto velocemente la testa della classifica può cambiare”, ha detto Briscoe riferendosi al fatto che quest'anno la leadership del campionato è cambiata in 13 delle 15 prove disputate finora.
“Dobbiamo solo rimanere concentrati e cercare di battere Dario e Scott nelle prossime due gare. Dobbiamo cercare di evitare guai come quelli capitati sabato, con quel problema al pit stop, ed eseguire sempre tutto al meglio, stare davanti e vedere quello che succede.”
Un altro punto a favore di Briscoe potrà essere il fatto che il suo compagno di squadra, Castroneves, è ormai fuori dalla lotta per il titolo e che quindi potrà , nei limiti del possibile, dargli una mano, mentre i due piloti di Ganassi dovranno inevitabilmente farsi guerra tra di loro.
“Non è assolutamente un remake del campionato 2008”, ha detto Dixon, che ha vinto quattro volte quest'anno. “Sono contento che siamo ancora in corsa perché è stato un anno con molti alti e bassi, ma è una situazione sicuramente diversa, perché stiamo inseguendo invece di essere inseguiti. Siamo concentrati sul nostro obiettivo. Speriamo che ci sia molta pressione su Ryan e che noi siamo in grado di trarne benefici. E' bello quando si hanno molti punti, quando si guida e le cose continuano ad andare per il verso giusto. Ma credo che quando sei inseguito e la distanza è minima, come è stato nel 2007 tra me e Dario, c'è una grande pressione ed è veramente interessante vedere come le cose possano cambiare nelle ultime due gare.”
Nonostante abbia disputato una buona corsa a Chicago, Franchitti non è stato abbastanza forte dA lottare per la vittoria, accontentandosi di un quarto posto. Nella stagione del ritorno in Indycar non ha certamente deluso (ha vinto quattro volte), ma per vincere il titolo probabilmente avrà bisogno di qualche episodio sfortunato per Briscoe.
Franchitti insiste comunque sul fatto che lui può ancora vincere il titolo: “Ovviamente siamo ancora in lotta per il campionato, ma Ryan ha fatto un altro buon lavoro sabato ed ora dobbiamo vedere cosa può succedere nelle prossime due gare.”
Per quanto riguarda le ultime due gare, Dixon ha un terzo e un quarto posto negli ultimi due anni a Motegi, mentre Briscoe è arrivato nono nel 2008 e terzo nella sua ultima uscita in terra giapponese(nel 2007). Dixon ha invece vinto partendo dalla pole position a Homestead nel 2008, quando la gara era la prova d'apertura della stagione, mentre Briscoe finì a muro dopo un contatto con Milka Duno.