Sorpassato Stewart al terz'ultimo giro, Jimmie festeggia la vittoria
Dopo la vittoria a Las Vegas, il campione in carica della Nextel Cup, Jimmie Johnson, concede il bis dominando la gara sul veloce ovale dell'Atlanta Motor Sperdway. La superiorita' della Chevrolet n.48 è apparsa evidente sin dall'inizio, consentendo a Jimmie di rimanere in testa per 135 dei 325 giri previsti, complessivamente.
Le vetture del Team Hendrick sono apparse le piu' in forma in questo inizio di stagione. Jeff Gordon, con la sua Chevy n.24 dopo il secondo posto a Vegas, è rimasto sempre nel gruppo di testa, spesso inseguendo proprio il compagno di squadra al comando, finendo pero' per perdere un giro a causa di una penalita' per velocita' eccessiva in corsia box. Ha chiuso 12esimo, rimontando la tornata persa.
Anche la vettura di Kyle Busch (n.5) si è mostrata molto veloce, ma il piu' piccolo dei Busch è finito presto in fondo per un problema ad un pneumatico. All'appello manca quindi solo la vettura guidata da Casey Mears, la n.25, che sta avendo un inizio non facile, addirittura in ombra.
Dopo la conclusione con una carambola e 39esimo posto a Daytona, Johnson è ritornato subito ad un passo da vero leader. Due vittorie e un terzo posto nelle tre gare seguenti tanto per ricordare a tutti chi sia il migliore in pista. Anche se nella prima parte della corsa vedere la Chevy 24 di Gordon volare letteralmente davanti a tutti ci ha ricordato che quest'anno per la corsa alla Nextel Cup, che potrebbe diventare anche un affare interno al Team Hendrick, bisognera' fare i conti anche col 4 volte campione.
Col secondo posto Tony Stewart (Chevy 20) continua a recuperare posizioni in classifica generale. Matt Kenseth (Ford 17) terzo e Jeff Burton (Chevy 31) quarto mantengono un solido passo, attendendo tempi migliori, soprattutto Burton, per provare a piazzare una zampata vincente.
Ma l'eroe di giornata è senza dubbio proprio Juan Montoya, che ha portato la sua Dodge n.42 al quinto posto,, il suo migliore piazzamento su di un ovale, e che ad Atlanta è stata anche la migliore Dodge al traguardo, unica i insieme alla Ford di Kenseth a contrastare il dominio Chevrolet.
Quello che ha stupito e impressionato è stato il modo in cui Montoya ha guidato nel piu' veloce tracciato della NASCAR. Girando sempre in alto vicino al muro, trovando la traiettoria migliore per la sua vettura, dispensando aggressivita' nei sorpassi mixata ad una strategia di gara concreta. Ha preso rischi ma non ha commesso errori. In pochi si aspettavano un'evoluzione cosi' rapida nel suo apprendistato con un tipo di corse completamente differente da quello a ruote scoperte della F1.
Juan Pablo potrebbe diventare il miglior rookie nella storia della NASCAR. Ha corso in difesa a Daytona, cercando forzatamente di stare lontano dai guai in un esordio cosi' difficile, ed è stato comunque competitivo in California e a Vegas accumulando esperienza. Nel frattempo ha vinto la gara della Busch Series su un tracciato stradale in Messico, facendo capire che su questo tipo di circuito sara' impossibile batterlo, a meno di problemi alla macchina.
Dal 15esimo posto in classifica generale Montoya ha alle spalle gente come Dale Jr., il campione 2004 Kurt Busch, e Ryan Newman, non proprio i peggiori. Newman tra l'altro che occupava la pole è dovuto partire dall'ultima posizione causa la sostituzione del motore, chiudendo solo 23esimo.
Il calendario pronopone ora due prove sui tracciati piu' piccoli della serie. Gli short track Bristol e Martinsville. Soprattutto Bristol con le curve inclinate paurosamente di ben 36 gradi (!) rappresenta una sfida davvero nuova e difficile anche per un pilota che ha vinto su uno dei tracciati piu' difficili in assoluto come Montecarlo. Se dovesse far bene anche su queste piste, Montoya in meno di sette mesi dal suo esordio lo scorso ottobre nella Busch, sarebbe gia' un serio canditato per la Chase, anche considerando l'allargamento ai primi 12 posti della serie finale.
A Bristol diventeranno realta' anche le COT, dopo tanta attesa e dubbi sulle nuove vetture introdotte dalla NASCAR, si potra' avere, i piloti in primis, un quadro piu' chiaro di quello che potranno offrire queste vetture in termini di spettacolo e prestazioni, oltre che di sicurezza. Questo elemento potrebbe anche giocare piu' a favore proprio del pilota colombiano, dato che tutti partono dallo stesso piano a livello di conoscenza della nuova vettura.
Iniziamo a vedere anche la classifica generale: al comando sempre Mark Martin (10imo ad Atlanta) con 629 punti. Lo seguono nei primi cinque Jeff Gordon (621), Jeff Burton (618), Jimmie Johnson (601) e Matt Kenseth (567). Il vincitore di Daytona, Kevin Harvick è settimo (482) dietro a Tony Stewart (507) in recupero. Completano i primi dieci Denny Hamlin (480), Clint Bowyer (479) e Carl Edwards (471). Lets go racing boys!