Dustin Byfuglien l'anno prossimo vestirà la maglia degli Atlanta Thrashers
Manca pochissimo all'inizio del mercato dei giocatori senza contratto e, detto tra noi, era ora. Mai come quest'anno le settimane che separano l'assegnazione della Stanley Cup dal 1° luglio sono trascorse con pochi squilli di tromba. Persino il weekend del draft, da sempre terreno fertile per grandi operazioni - basti pensare al passaggio di Chris Pronger ai Philadelphia Flyers dodici mesi or sono -, è stato di una noia mortale, con pochi sussulti, concernenti per lo più scambi di scelte.
Eppure qualcosa si è mosso, diciamo che è stato preparato il terreno per un periodo, quello dei Free Agent, che ci auguriamo entusiasmante. Vediamo che cosa è accaduto negli ultimi giorni, oltre ai movimenti che hanno interessato Jaroslav Halak, Dan Hamhuis (i cui diritti nel frattempo sono passati dai Philadelphia Flyers ai Pittsburgh Penguins) e Jason Arnott, di cui abbiamo già riferito in questa sede.
Si sapeva che i Chicago Blackhawks avrebbero incontrato problemi a mantenere intatto l'organico che ha appena alzato il trofeo più ambìto, e infatti il General Manager Stan Bowman ha già iniziato un repulisti volto a creare il necessario spazio sotto il tetto salariale. Il 24 giugno, Dustin Byfuglien, Brent Sopel, Ben Eager e il giovane e turbolento talento Akim Aliu hanno fatto le valigie alla volta di Atlanta, in cambio di Marty Reasoner, due giovani promesse (Jeremy Morin e Joseph Crabb) e le due scelte al draft (una al primo e una al secondo turno) ricevute dai New Jersey Devils nel quadro della cessione di Ilya Kovalchuk. Poche ore dopo, Colin Fraser è stato ceduto agli Edmonton Oilers in cambio di una scelta al sesto turno. Ma è l'operazione portata a termine con i Thrashers che desta curiosità e, da un certo punto di vista, sconcerto.
I Chicago Blackhawks, sostanzialmente, hanno fatto ciò che dovevano fare, sbolognando un totale di cinque milioni di dollari di stipendio in cambio di un contratto poco oneroso di un giocatore pronto subito (Marty Reasoner) e di due talenti che, se tutto va come deve andare, fra qualche anno garantiranno il ricambio generazionale. Senza contare le due scelte al draft.
È l'operato di Atlanta che lascia quantomeno perplessi. Cedendo Ilya Kovalchuk nel mese di febbraio per Johnny Oduya, Niclas Bergfors, Patrice Cormier e due scelte al draft, i Thrashers hanno lanciato un segnale: cediamo il nostro pezzo migliore per ricostruire ricominciando con giovani di valore. O almeno era questo ciò che tutti hanno pensato. E invece, quattro mesi dopo, Rick Dudley, il nuovo General Manager, cede proprio quelle scelte e due ottimi talenti in cambio di Dustin Byfuglien, Brent Sopel e Ben Eager. Tre buoni giocatori, sia chiaro, ma non tre fuoriclasse che cambiano il destino di una franchigia. Se quello dei Thrashers non è un'inversione di marcia a livello strategico, poco ci manca.
Molto interessante anche la situazione dei Boston Bruins, che il 22 giugno hanno prelevato Nathan Horton e Gregory Campbell dai Florida Panthers in cambio di Dennis Wideman e due scelte al draft. La squadra di Peter Chiarelli dispone di una batteria di centri seconda probabilmente solo a quella dei Pittsburgh Penguins e dei Philadelphia Flyers. Mancava un'ala in grado di trasformare il loro lavoro in reti, visto che nella stagione appena conclusa Marco Sturm è stato il miglior realizzatore con 22 gol. Nathan Horton potrebbe rivestire questo ruolo e beneficiare della visione di gioco dei vari Marc Savard, David Krejci e Patrice Bergeron. Senza contare che Tyler Seguin, appena draftato in seconda posizione assoluta, è un centro naturale, anche se in un primo tempo potrebbe essere schierato all'ala, un ruolo meno sollecitante dal punto di vista tattico.
I Florida Panthers, dal canto loro, non si sono fermati qui. Forti dell'arrivo di Dennis Wideman, infatti, la sera del draft hanno potuto sacrificare Keith Ballard, spedito insieme all'ala destra Victor Oreskovich ai Vancouver Canucks in cambio del talentuoso Michael Grabner, di Steve Bernier e di una scelta al primo turno, che ha consentito al nuovo General Manager Dale Tallon di selezionare ben tre giocatori nella prima tornata. E considerato che Tallon è il maggior artefice dell'assemblaggio attraverso il draft dei Chicago Blackhawks, è lecito immaginare un futuro roseo per i Panthers.
Per concludere, un'occhiata ai Montréal Canadiens, che ceduto Jaroslav Halak ai St. Louis Blues sono alla ricerca di un portiere da affiancare a Carey Price. Ebbene, la franchigia canadese ha mosso un passo in quella direzione acquisendo i diritti di Matt Ellis (e di Dustin Boyd) dai Nashville Predators in cambio di Sergei Kostitsyn. Se Pierre Gauthier, il General Manager, riuscirà a mettere sotto contratto Ellis prima che scatti il mercato dei Free Agent, i Canadiens saranno riusciti in un sol colpo ad assicurarsi un ottimo portiere di riserva che all'occorrenza può fungere da titolare e a liberarsi di Kostitsyn, che apparentemente era diventato una mela marcia nello spogliatoio.
Altre operazioni degne di nota sono il passaggio del terzino Jim Vandermeer dai Phoenix Coyotes agli Edmonton Oilers in cambio di Patrick O'Sullivan, e di Daniel Winnik sempre dai Phoenix Coyotes ai Colorado Avalanche in cambio di una scelta al quarto turno nel 2012.