Mike Comrie: c'è ben poco per cui leccarsi i baffi…
Da primo a 208°.
Pochi mesi e una ventina di partite dopo, la stagione di Mike Comrie, centro degli Edmonton Oilers, è svoltata. Da re della preseason Nhl, a uomo qualunque della regular. Ci vuole fisico e testa per resistere a un cambiamento così radicale.
Un fisico che gli ha permesso di affrontare e superare anche l'influenza. Quella pesante, una via di mezzo tra quella che torna ogni inverno e la H1N1.
E dire che la preseason pareva schiudergli una stagione ad alto livello. In cinque partite giocate, 10 punti (3 gol e 7 assist). Meglio di tutto il resto della truppa Nhl. Meglio di chi ha giocato decisamente di più.
Pat Quinn, head coach di Edmonton, già si fregava le mani. Ritrovare un Comrie così brillante, magari quello della stagione 2006/2007, quello che con la maglia degli Ottawa Senators arrivò a giocarsi la Stanley Cup contro Anaheim (serie ai Ducks per 4-1) avrebbe potuto garantire ai canadesi una stagione ad alto livello.
Invece no. Solo 16 partite giocate e soprattutto numeri che lo lasciano indietro nelle varie graduatorie.
Appunto 208° nella classifica dei punti. Cinque gol e tre assist sono pochi, troppo pochi. E nelle ultime cinque apparizioni di Comrie, quelle post-influenzali, ha segnato solo un gol (contro Colorado, nell'unico successo delle last-5), lo scorso 8 novembre.
Poi, contro Ottawa, Buffalo, Atlanta e Columbus un buon minutaggio e nemmeno l'ombra di assist o gol.
Certo, il roster non lo aiuta.
La squadra della Northwest può tenere dietro di sé solo poche franchigie: tre per la precisione (St. Louis, Minnesota e Anaheim).
Puntare ai playoff in realtà non è solo un gioco di parole. L'ultimo posto buono, al momento, è quello di Dallas (22 punti). Edmonton ne ha 19, con una striscia pessima in trasferta e da primi posti della Conference quando gioca alla Rexall Place.
A Comrie quindi il compito di tenere viva la speranza degli Oilers e di rimettere se stesso in posti più blasonati. Lui che nel 1999 venne scelto con il numero 91, ma che preferisce uscire con Hillary Duff (alla quale due anni fa regalò un Suv da 100 mila dollari per il suo compleanno) piuttosto che con la ragazza della porta accanto, non può accontentarsi di un 208° posto.