Ken Hitchkock e i suoi Blue Jacket davvero ad un passo dai playoff
I Blue Jackets sono l'unica fra le esistenti franchigie della NHL ad avere il poco invidiabile record di non avere giocato nemmeno una volta i playoff; negli ultimi anni la squadra non è mai andata oltre il terzo posto nella Central Division, ma questa sembra la volta buona per vedere il team di Ken Hitchkock in post season nell'anno in cui le "sorelle" divisionali viaggiano a gonfie vele e potrebbero, addirittura, andare tutte ai playoff.
Manca pochissimo alla fine della stagione regolare e l'obiettivo sembra dietro l'angolo, l'attuale classifica della Western Conference vede Columbus sesta con 90 punti (79 gare giocate) davanti a Anaheim e St. Louis a 88 (80 giocate ciascuna) e Nashville a 86 (80 giocate). Classifica alla mano l'ottimismo del coach Hitchkock e dell'ambiente è giustificato, ma ci vuole ancora un piccolo sforzo per conquistare un traguardo atteso dal 2000, anno in cui la franchigia ha debuttato in NHL.
Nella scorsa settimana i Jackets hanno ospitato i Predators, reduci dalla vittoria a Detroit e orfani del ceco Martin Erat, secondo top scorer del team dopo J.P. Dumont. Columbus tiene in mano il match sin dalla prima frazione con un prolungato possesso del puck, Nash e soci, dopo aver subito il goal di O'Reilly ben assistito da Sullivan, pareggiano con Umberger su assist di Vermette, già alla fine del primo periodo lo score dei tiri in porta era di 17-6 per Columbus.
Nel secondo periodo ancora dominio dei padroni di casa, che impegnano più volte Rinne grazie alla linea Vermette-Williams-Umberger, i tre infatti si trovano a meraviglia e mettono alle corde la difesa Predators, ma è all'inizio del terzo che i Jackets segnano in un'azione due contro uno in cui Peca che assisteva Raffi Torres (ottavo goal nelle ultime sedici partite), la sirena finale consacra una vittoria fondamentale e meritata.
Nel "ritorno" di sabato a Nashville i Jackets partono bene nel primo periodo riuscendo a mettere pressione ai Predators già nella zona d'attacco, Nash apre le danze per l'1-0 Columbus, poi arriva il pareggio di Weber con uno slap shot deviato da Peca davanti alla gabbia, 2-1 per Columbus di Novotny, ma gran parte del merito va a Voracek, che difende benissimo il puck nel cerchio d'ingaggio e serviva l'assist prezioso per il compagno.
All'inizio del secondo ancora Nashville in difficoltà con Arnott che finisce in panca puniti per 2 minuti e ne approfitta Nash per il 3-1 che pare chiudere i conti, ma qui i Predators si svegliano e trovano il goal con Arnott al termine di un'azione rocambolesca davanti alla porta di Mason.
Columbus a questo punto va in apnea e subiva alcune penalità di troppo, tra cui quella di due minuti a Umberger, nel successivo powerplay é ancora Arnott a segnare dopo un tiro di Hamhuis.
Nel terzo periodo Bonk sigla il 4-3 i suoi, ma Williams, assistito da Vermette e Torres, risponde a soli 4 minuti dalla fine per il 4-4, con i Jackets bravi a resistere in shorthanded all'assedio Nashville per 4 minuti (PIM per highsticking a Tyutin), dopo i 5 minuti di overtime ai rigori vince la squadra di casa.
Domenica sera di nuovo alla Nationwide Arena contro i Chicago Blackhawks, il match finisce 1-0, il risultato però non deve trarre in inganno perché la gara è stata spettacolare e ben giocata da ambo le parti, maggior velocità delle linee degli Hawks e splendido duello di portieri tra Khabibulin e Mason, autori di grandi parate e alla fine giustamente premiati tra i tre migliori della serata assieme a Versteeg.
Buona la disciplina tattica dei Jackets, ma poca efficacia sotto porta in occasione dei powerplay, solo all'overtime un puck perso in zona d'attacco permette un rapido breakaway di Versteeg, che dalla propria zona difensiva si invola verso la gabbia e trafigge l'incolpevole Mason.
Nel post game Ken Hitchkock si è dichiarato soddisfatto del punto ottenuto contro gli Hawks e della prestazione dei suoi, giudicata migliore rispetto alla quella di sabato contro i Predators. La unica nota dolente riguarda Kris Huselius, infatti il compagno di linea di Rick Nash si è infortunato sabato contro i Predators e potrebbe saltare l'ultima settimana di regular season.
Ora la strada verso i primi playoff di sempre è più in discesa, gli ultimi tre ostacoli si chiamano Chicago (altro back-to-back), St. Louis e Minnesota, la prime due saranno affrontate in trasferta e l'ultima in casa.
Quello che conta di più è che Nash e soci saranno artefici del proprio destino e potranno realizzare finalmente il sogno dei tifosi della Nationwide Arena.